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Il mal di testa cronico? Non è solo stress

Quando il dolore nasconde segnali più gravi

Il mal di testa cronico non è solo stress. Spesso lo associamo a una giornata particolarmente difficile o a momenti di tensione. Tuttavia, quando il dolore diventa ricorrente, persistente e più intenso di quanto ci si aspetti, potrebbe essere il segnale di qualcosa di più serio. Emicranie, cefalee o mal di testa che si ripresentano con regolarità potrebbero nascondere problemi neurologici o altre patologie più gravi, come tumori cerebrali o aneurismi. In questo articolo esploreremo il mal di testa cronico da diverse angolazioni, comprendendo le sue cause e offrendo alcuni consigli pratici che uniscono la medicina tradizionale e le pratiche naturali per migliorare il benessere.

Le cause del mal di testa cronico

Quando si parla di mal di testa cronico, spesso si pensa immediatamente a fattori come stress, affaticamento o tensioni emotive. Seppur questi possano effettivamente influire sulla salute, la verità è che il mal di testa cronico non è solo stress. Un’emicrania ricorrente o una cefalea persistente potrebbe essere causata da disordini neurologici, malformazioni o addirittura tumori.

Il cervello è un organo estremamente complesso, e quando il dolore si fa costante o molto intenso, non va mai ignorato. Le cause potrebbero essere diverse:

  • Tumori cerebrali: Sebbene meno comuni, i tumori al cervello possono manifestarsi con mal di testa persistenti. Il dolore potrebbe essere localizzato in una zona specifica e potrebbe peggiorare con il tempo.
  • Aneurismi cerebrali: Un aneurisma cerebrale si verifica quando una parte di un vaso sanguigno nel cervello si indebolisce e si gonfia. Questo può causare un forte mal di testa improvviso, simile a un “colpo” alla testa, spesso accompagnato da nausea e vomito.
  • Disturbi neurologici: Condizioni come la neuropatia trigeminale, che provoca dolore intenso lungo il nervo trigeminale del viso, possono essere una causa sottostante di mal di testa cronici.
  • Cefalee tensionali: Queste sono tra le cause più comuni e possono derivare dalla tensione muscolare, ma anche da squilibri ormonali, alimentazione scorretta o problemi visivi.

Quando il mal di testa è cronico, potrebbe non essere solo stress, è fondamentale rivolgersi a un medico per escludere possibili cause patologiche gravi. Consultare un professionista può aiutare a diagnosticare il problema e pianificare un trattamento efficace.

La medicina tradizionale e il mal di testa cronico

In ambito medico, il trattamento per il mal di testa cronico può variare notevolmente a seconda della causa sottostante. Di solito, un medico si concentra su una combinazione di terapie farmacologiche e non farmacologiche per gestire il dolore e prevenire i futuri episodi:

  • Farmaci per il dolore: Antidolorifici come ibuprofene o paracetamolo sono spesso usati per trattare il mal di testa da tensione o emicranie. Tuttavia, questi devono essere usati con cautela, poiché l’abuso può portare a mal di testa da sovradosaggio.
  • Farmaci preventivi: In alcuni casi, i medici prescrivono farmaci preventivi come i beta-bloccanti o gli antidepressivi triciclici, che agiscono sul sistema nervoso per ridurre la frequenza e l’intensità degli episodi.
  • Terapie fisiche: Massaggi o fisioterapia possono essere utili nel caso di mal di testa legati a tensioni muscolari, come la cefalea tensionale. L’agopuntura è un’altra opzione che molti trovano utile, in quanto stimola punti specifici per alleviare il dolore e ridurre la tensione.

Mentre la medicina tradizionale fornisce soluzioni farmacologiche, è altrettanto importante considerare approcci naturali per migliorare il benessere e ridurre la frequenza e l’intensità dei mal di testa.

Rimedi naturali per alleviare il mal di testa cronico

Dunque, mal di testa cronico non è causato esclusivamente dallo stress. Fortunatamente esistono diverse soluzioni naturali che possono contribuire a ridurre il dolore e prevenire futuri episodi. Questi approcci non solo supportano il corpo nel suo processo di guarigione, ma offrono anche un modo per mantenere l’equilibrio mentale e fisico in modo naturale.

  • Erbe adattogene: Piante come la rhodiola e l’eleuterococco sono noti per la loro capacità di aiutare il corpo a rispondere meglio allo stress e migliorare la resilienza. Queste erbe possono essere particolarmente utili per chi soffre di mal di testa cronici legati a stress o stanchezza.
  • Oli essenziali: L’uso di oli essenziali come la lavanda e la menta piperita può essere molto efficace nel trattamento del mal di testa. Un massaggio sulle tempie con qualche goccia di olio di menta piperita può aiutare ad alleviare il dolore, mentre l’aromaterapia con lavanda favorisce il rilassamento.
  • Tecniche di rilassamento: La meditazione, lo yoga e il rilassamento muscolare progressivo sono metodi eccellenti per gestire la tensione che spesso provoca mal di testa. Dedica alcuni minuti al giorno alla pratica della respirazione profonda e del rilassamento per abbassare i livelli di stress.
  • Alimentazione equilibrata: Alcuni alimenti, come il cioccolato, i latticini e i cibi ricchi di glutammato monosodico, possono scatenare mal di testa in alcune persone. Seguire una dieta sana ed evitare i cibi che scatenano il dolore può essere un passo importante nel trattamento naturale del mal di testa.

Conclusione

Soffri di mal di testa ricorrente? Non ignorarlo. Il tuo corpo ti sta inviando dei segnali che indicano che c’è qualcosa che non va. Le medicine antidolorifiche possono alleviare temporaneamente i sintomi, ma non risolvono la causa. È fondamentale agire per individuare il problema principale; solo così potrai ottenere un benessere fisico duraturo.

Con questo articolo non volevamo spaventarti, ma piuttosto mettere in guardia. Un dolore non appare mai senza motivo, e se il mal di testa è cronico, allora non si tratta solo dello stress, c’è una causa sottostante che non puoi sottovalutare. Se stai leggendo queste parole, significa che questo problema riguarda te o qualcuno che ti è caro. Usa queste informazioni come motivazione per agire e prevenire problemi ben più gravi.

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5 motivi per allenare i tuoi glutei

Cinque motivi per allenare il tuo fondoschiena. Alcuni dei motivi ti sorprenderanno!

Ti è mai capitato di notare che quando passiamo accanto a qualcuno, indipendentemente dal fatto che si tratti di uomini o donne, tutti tendiamo a dare un’occhiata al sedere? Potrebbe sembrare un comportamento involontario, ma in realtà, c’è una ragione psicologica profonda dietro questo. E non si tratta solo di un interesse estetico. Ecco 5 motivi per allenare i tuoi glutei che ti sorprenderanno, e che ti aiuteranno a capire perché questo gruppo muscolare è così importante!

1. Perché guardiamo il sedere degli altri? Un istinto primordiale

Sapevi che, secondo Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere di John Gray, tutti tendiamo a guardare il sedere degli altri quando passiamo accanto, senza nemmeno rendercene conto? Ma qual è la motivazione dietro questo comportamento così universale? La psicologia evolutiva offre una spiegazione interessante. L’attrazione per il sedere, infatti, è legata a un istinto primordiale che ha radici lontane.

Il sedere, essendo una delle zone più visibili del corpo, è inconsciamente associato alla forza, alla salute e alla fertilità. Nei tempi antichi, gli esseri umani avrebbero avuto bisogno di identificare velocemente i segnali di buona salute nei potenziali partner, e il corpo sodo, tonico e ben sviluppato era un chiaro indicatore di un buon stato fisico e di vitalità. Inoltre, la forma dei glutei è direttamente correlata al movimento: il modo in cui camminiamo e ci muoviamo è influenzato dalla forza e dalla tonicità dei glutei. Un corpo che si muove con grazia e potenza è, in sostanza, un corpo forte.

Il parere della psicologia moderna

La psicologia moderna suggerisce che questa attrazione non è solo un atto estetico, ma una reazione istintiva che può derivare dalla ricerca inconscia di un partner sano e vigoroso. In altre parole, guardare il sedere potrebbe essere una risposta automatica e naturale legata al nostro desiderio primordiale di selezionare un compagno che, dal punto di vista evolutivo, possa offrire buoni progetti genetici.

In ogni caso, che si tratti di un’attrazione inconscia o di un semplice apprezzamento estetico, il fatto che tutti, uomini e donne, siano attratti dalla forma dei glutei dimostra quanto questi muscoli siano importanti non solo per la nostra postura e salute, ma anche per il modo in cui ci percepiamo gli uni gli altri.

2. Migliorare la postura e combattere i dolori alla schiena

Quando pensiamo ai glutei, la prima cosa che viene in mente è spesso il loro aspetto estetico. Ma questi muscoli svolgono un ruolo ben più importante per la nostra salute di quanto possiamo immaginare. I glutei non sono solo “il lato B” che attrae gli sguardi, ma sono i muscoli principali che ci supportano nella vita quotidiana. Quando si tratta di mantenere una postura corretta e prevenire dolori alla schiena, i glutei sono dei veri e propri eroi invisibili.

I muscoli dei glutei, in particolare il gluteo massimo, sono i principali responsabili della stabilizzazione del nostro corpo. Lavorano in sinergia con altri muscoli, come quelli della parte inferiore della schiena e dell’addome, per mantenere l’allineamento della colonna vertebrale e il corretto equilibrio del bacino. Se i glutei sono deboli o poco tonici, la nostra postura ne risente, e la parte inferiore della schiena è la prima a pagare il prezzo.

Il legame sottile tra i dolori cronici alla schiena e glutei

5 motivi per allenare i tuoi glutei (2)
5 motivi per allenare i tuoi glutei. I muscoli dei glutei sono più importanti di quanto pensavi.

Molti di noi, specialmente chi trascorre lunghe ore seduto alla scrivania, sono soggetti a dolori cronici alla schiena. La sedentarietà provoca una disconnessione tra il nostro corpo e i muscoli posteriori, in particolare i glutei. Sedersi per periodi prolungati fa sì che questi muscoli vengano “abbandonati” e non svolgano il loro compito di supporto. Il risultato? La colonna vertebrale si trova a fare il lavoro che normalmente sarebbe affidato ai glutei, con il rischio di provocare tensione muscolare e dolore. Inoltre, quando i glutei non sono attivi, i muscoli della parte bassa della schiena devono compiere sforzi maggiori per mantenere il corpo in posizione eretta, il che porta a fastidiosi e debilitanti dolori lombari.

Buona notizia

Ma c’è una buona notizia: rafforzare i glutei può risolvere questo problema. Esercizi come gli squat, gli affondi, il ponte e gli stacchi da terra sono mirati a rinforzare i glutei, stimolando non solo i muscoli dei glutei, ma anche quelli della coscia e della parte bassa della schiena. Rafforzando questi muscoli, miglioriamo la nostra postura, riduciamo il carico sulla colonna vertebrale e, di conseguenza, preveniamo e alleviamo i dolori alla schiena.

Un gluteo forte contribuisce a stabilizzare il bacino, migliorando l’allineamento della colonna vertebrale e mantenendo la schiena in una posizione neutra, riducendo la compressione sui dischi lombari. Inoltre, un buon tono muscolare nei glutei aumenta la mobilità del bacino, facilitando i movimenti quotidiani come camminare, alzarsi da una sedia o salire le scale, senza mettere a rischio la schiena.

In definitiva, tra i 5 motivi per allenare i glutei, oltre la questione di estetica, possiamo trovare una vera e propria necessità per il nostro benessere fisico. Se vogliamo una postura migliore, una schiena sana e meno dolori, è il momento di dare ai nostri glutei l’attenzione che meritano. E non dimenticare che l’esercizio regolare, insieme a una buona postura quotidiana, può trasformare il nostro corpo e ridurre drasticamente il rischio di mal di schiena.

3. Un gluteo forte è un gluteo funzionale

Quando si parla di allenamento, spesso ci concentriamo su esercizi che ci aiutano a migliorare l’aspetto esteriore, come tonificare il corpo e perdere peso. Ma i glutei sono molto più di una questione estetica: sono fondamentali per la funzionalità del nostro corpo. Un gluteo forte non solo ci rende più attraenti, ma soprattutto ci permette di muoverci in modo più fluido ed efficiente nella vita quotidiana.

I glutei sono coinvolti in molte delle azioni più comuni che facciamo ogni giorno. Se camminiamo, corriamo, saliamo le scale o anche solo ci alziamo da una sedia, stiamo utilizzando i muscoli dei glutei. Quando i glutei sono deboli, il nostro corpo non riesce a muoversi in modo corretto, il che può portare a un compenso da parte di altri muscoli, come quelli della parte bassa della schiena, delle cosce e dei fianchi. Questo può causare inefficienze nei movimenti e, a lungo andare, portare a dolore, infortuni o rigidità muscolare.

Il tuo fondoschiena è più importante di quanto pensi

Immagina, per esempio, di dover salire una rampa di scale. Se i tuoi glutei sono forti, sarai in grado di farlo senza sforzo, utilizzando il giusto movimento delle anche e delle gambe. I tuoi glutei lavoreranno in sinergia con gli altri muscoli per farti compiere l’azione senza fatica. Tuttavia, se i glutei sono deboli, il tuo corpo compenserà con i muscoli della parte inferiore della schiena e delle gambe, il che potrebbe causare affaticamento e tensione. A lungo termine, questa compensazione aumenta il rischio di infortuni e limitazioni nei movimenti.

Un altro esempio di come i glutei influenzano la funzionalità del corpo è quando corriamo. La corsa richiede una forte spinta da parte dei glutei per generare la forza necessaria ad avanzare. Se i glutei sono deboli, potremmo finire per sovraccaricare altre aree del corpo, come le ginocchia o la parte bassa della schiena, con conseguente perdita di efficienza e maggiore affaticamento. Inoltre, un gluteo forte aiuta a mantenere la postura corretta durante la corsa, riducendo il rischio di traumi.

I glutei e il livello di energia e resistenza

Allenare i glutei significa migliorare la nostra capacità di svolgere queste azioni quotidiane con maggiore facilità e meno sforzo. E non si tratta solo di movimento fisico, ma anche di energia e resistenza. Quando i glutei sono forti, il nostro corpo riesce a produrre e a mantenere l’energia durante l’attività fisica, senza sforzi eccessivi. Questo si traduce in un miglioramento complessivo della nostra mobilità, della resistenza e dell’energia quotidiana.

In definitiva, avere glutei forti significa avere un corpo più funzionale, capace di affrontare le sfide quotidiane con maggiore efficienza e senza dolore. Allenarli non è solo un investimento in estetica, ma in salute e benessere generale. Un gluteo forte è un gluteo che lavora per te, migliorando ogni aspetto della tua vita attiva, dal salire le scale al correre al parco, fino a semplicemente stare in piedi senza sentire fatica.

5. L’effetto specchio: perché vederti migliorare ti motiva ancora di più

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5 motivi per allenare i tuoi glutei: vedere i glutei diventare più tonici ci fa sentire più energici, più motivati e più fiduciosi nelle nostre capacità.

Quando si parla di allenamento, non dobbiamo dimenticare che il cambiamento fisico ha anche un impatto psicologico significativo. L’allenamento dei glutei, ad esempio, non solo migliora l’aspetto del nostro corpo, ma ha anche un potente effetto sulla nostra autostima e motivazione. Il cosiddetto “effetto specchio” è qualcosa che tutti sperimentiamo, ma non riguarda solo l’apparenza esterna; si tratta di come ci sentiamo dentro, di come percepiamo noi stessi.

Ogni volta che vediamo i nostri glutei diventare più tonici e sodi, non stiamo solo osservando un miglioramento fisico, ma stiamo anche alimentando un processo mentale che ci fa sentire più forti e più sicuri di noi. Quando iniziamo a notare i cambiamenti nel nostro corpo, qualcosa dentro di noi si risveglia. È come se il nostro corpo e la nostra mente iniziassero a lavorare insieme, creando un circolo virtuoso che ci spinge a continuare a prenderci cura di noi stessi.

Il gluteo bello e la soddisfazione: un legame invisibile

Vedere i glutei diventare più tonici non è solo una questione estetica, è una sensazione di soddisfazione che ci fa sentire più energici, più motivati e, cosa più importante, più fiduciosi nelle nostre capacità. Questa fiducia si traduce in un aumento della nostra autoefficacia, che è la convinzione che possiamo raggiungere i nostri obiettivi e affrontare le sfide con successo. Quando vediamo progressi, anche piccoli, nel nostro allenamento, il nostro cervello riceve segnali positivi che ci motivano a continuare e ad impegnarci di più.

Questo miglioramento fisico non è solo visibile, ma anche tangibile. Ci sentiamo più leggeri, più energici e più capaci di affrontare le sfide quotidiane con maggiore vitalità. La forza che guadagniamo allenando i glutei si riflette anche nella nostra vita di tutti i giorni: ci sentiamo più pronti ad affrontare le attività fisiche, ma anche le difficoltà mentali ed emotive. Il nostro corpo diventa non solo più bello da vedere, ma anche più forte e più capace, il che aumenta la nostra sensazione di benessere complessivo.

Conclusioni

Ecco quindi 5 motivi per allenare i tuoi glutei, che vanno ben oltre il semplice aspetto estetico. Non è solo una questione di sguardi e complimenti, ma anche di salute, funzionalità e benessere psicologico. Un sedere sodo è, senza dubbio, simbolo di forza, ma anche di salute, comfort e autostima. E ora che conosci tutti questi motivi, non c’è più scusa per non iniziare a fare quegli esercizi!

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Stanchezza Primaverile e Mancanza di Energia

Come le Energie delle Stagioni Influenzano il Nostro Corpo e Come Adattarci con Rimedi Naturali

Con l’arrivo della primavera, molti di noi si sentono stanchi, svuotati e privi di energia. Questo fenomeno, che può sembrare inevitabile, è legato non solo ai cambiamenti climatici, ma anche alle energie più sottili che governano il nostro corpo. La stanchezza primaverile e mancanza di energia sono un effetto diretto di come il nostro organismo reagisce al passaggio da un inverno freddo e introspettivo a una primavera vibrante e dinamica. La primavera, infatti, è l’elemento della rinascita e del rinnovamento, ma per molti di noi, il corpo ha bisogno di un po’ di tempo per adattarsi al risveglio energetico che questa stagione porta con sé.

Le energie delle stagioni: Il passaggio tra inverno e primavera

Ogni stagione ha la sua propria energia, e il nostro corpo si adatta a ciascuna di esse. L’inverno è legato a un’energia più lenta e raccolta, come la terra che riposa sotto la neve. La primavera, invece, è associata all’elemento aria e al fuoco, che portano con sé un’energia di movimento e trasformazione. Questo risveglio della natura, tuttavia, può sembrare travolgente per il nostro corpo, che non è ancora completamente pronto a rispondere con la stessa vivacità.

La stanchezza primaverile, quindi, non è solo un fenomeno fisico, ma un segno di come le energie del pianeta e degli elementi stiano influenzando il nostro sistema. Il passaggio da una stagione di riposo a una di rinnovamento richiede un adattamento, e in questo processo, il nostro corpo può sentirsi temporaneamente debole o a corto di energia.

Le Erbe Adattogene: Alleate del Corpo Durante il Cambiamento Energetico

Per affrontare questo cambiamento energetico, le erbe adattogene possono essere un supporto fondamentale. Queste piante hanno la capacità di risvegliare, bilanciare e stimolare il nostro organismo durante periodi di stress o cambiamento. In particolare, durante la primavera, quando il nostro corpo sta cercando di adattarsi all’energia crescente della stagione, le erbe adattogene possono aiutarci a sostenere il sistema nervoso, migliorare la vitalità e combattere la stanchezza.

Astragalo: Per Stimolare il Sistema Immunitario e la Vitalità

L’astragalo (Astragalus membranaceus) è una pianta straordinaria che rinforza il sistema immunitario, aiutando il corpo ad adattarsi ai cambiamenti stagionali. È particolarmente utile per sostenere l’energia durante il passaggio tra l’inverno e la primavera. Grazie alle sue proprietà toniche, l’astragalo rinvigorisce il corpo e lo prepara a ricevere l’energia primaverile senza sentirsi sopraffatto.

Rhodiola: Il Rimedi per la Fatica Mentale e Fisica

La rhodiola (Rhodiola rosea) è uno degli adattogeni più conosciuti per combattere la fatica mentale e fisica. Questa pianta aiuta a stimolare il corpo durante i periodi di stress, migliorando le prestazioni mentali e fisiche. Per chi si sente esausto o sopraffatto dalle sfide quotidiane, la rhodiola è un rimedio efficace per aumentare l’energia e contrastare la stanchezza primaverile e mancanza di energia.

Eleuterococco: Aumenta la Resistenza e la Resilienza

L’eleuterococco (Eleutherococcus senticosus), noto anche come ginseng siberiano, è una pianta che supporta l’adattabilità del corpo alle sfide. Durante la transizione stagionale, quando il corpo è chiamato ad adattarsi a nuove energie, l’eleuterococco aiuta a mantenere un buon equilibrio, aumentando la resistenza e la capacità di affrontare i cambiamenti.

Schisandra: Per Stimolare la Produzione di Energia Cellulare

La schisandra (Schisandra chinensis) è una pianta che favorisce la produzione di energia a livello cellulare. La sua capacità di stimolare il metabolismo e migliorare la resistenza fisica la rende ideale per sostenere il corpo in questa fase di transizione stagionale. La schisandra aiuta anche a rinvigorire il sistema nervoso e a migliorare la concentrazione, perfetta per contrastare la stanchezza mentale che può accompagnare la primavera.

Come Sostenere il Corpo con le Erbe Adattogene

Per trarre beneficio dalle erbe adattogene, è possibile assumerle in diverse forme: tisane, estratti liquidi, capsule o polveri. Ogni forma ha i suoi vantaggi, ma l’importante è integrare questi rimedi nella routine quotidiana, facendo attenzione alla qualità delle erbe utilizzate. Una buona pratica potrebbe essere iniziare la giornata con una tisana di astragalo, accompagnata da un estratto di rhodiola per una spinta energetica, e concludere la giornata con un integratore di eleuterococco o schisandra per favorire il recupero e il rilassamento.

Conclusioni: Ripristinare l’Energia con le Erbe

La stanchezza primaverile e mancanza di energia non devono essere viste come un ostacolo, ma come un segno del corpo che sta cercando di adattarsi al risveglio delle energie primaverili. Grazie alle erbe adattogene come astragalo, rhodiola, eleuterococco e schisandra, possiamo ripristinare l’energia e aiutarci a passare con successo alla nuova stagione. Se impariamo a sintonizzarci con le energie degli elementi naturali e a supportare il nostro corpo con i giusti rimedi, possiamo non solo superare la stanchezza, ma anche abbracciare pienamente l’energia della primavera.

Hai provato queste erbe adattogene? Qual è la tua esperienza con la stanchezza primaverile? Condividi nei commenti e non dimenticare di diffondere questo articolo per aiutare anche gli altri a superare la stanchezza primaverile e ritrovare l’energia!

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Il potere della luce

Come la cromoterapia può migliorare il tuo benessere

La luce e i colori influenzano il nostro umore, la nostra energia e persino la nostra salute. La cromoterapia, una pratica che sfrutta i colori per riequilibrare mente e corpo, si basa proprio su questa potente connessione tra luce e benessere. Scopriamo insieme come funziona e come puoi integrare i suoi principi nella tua vita quotidiana.

Cosa è la cromoterapia?

Il potere della luce 2
Il potere della luce il Giallo stimola la creatività

La cromoterapia è una disciplina olistica che utilizza i colori per stimolare l’equilibrio fisico, mentale ed emotivo. Ogni colore ha una lunghezza d’onda e una frequenza specifica che interagisce con il nostro organismo in modo unico. Ad esempio:

  • Rosso: associato all’energia, alla vitalità e alla passione. Può stimolare la circolazione e dare una spinta nei momenti di stanchezza.
  • Blu: noto per le sue proprietà calmanti. Aiuta a ridurre l’ansia, favorire il sonno e promuovere la serenità.
  • Giallo: legato alla gioia e alla creatività. Può stimolare la concentrazione e migliorare il tono dell’umore.
  • Verde: simbolo di equilibrio e armonia. È ideale per favorire la calma e ridurre lo stress.
  • Arancione: coniuga l’energia del rosso e la positività del giallo, stimolando entusiasmo e socialità.
  • Viola: considerato il colore della spiritualità, promuove introspezione e relax.

Gli effetti dei colori sulla mente e sul corpo

Gli studi dimostrano che i colori possono avere effetti fisiologici e psicologici. Ad esempio, il blu è noto per abbassare la pressione sanguigna, mentre il rosso può aumentarla leggermente. Anche la percezione emotiva cambia: colori caldi come il rosso e l’arancione evocano energia e calore, mentre i colori freddi come il blu e il verde inducono calma e introspezione.

La cromoterapia è spesso utilizzata in combinazione con altre pratiche, come lo yoga o la meditazione, per massimizzare i benefici. Può anche essere applicata attraverso lampade colorate, tessuti, bagni di luce o semplicemente scegliendo i colori giusti per l’abbigliamento e l’arredamento.

Come integrare la cromoterapia nella vita quotidiana

Ecco alcuni consigli pratici per sfruttare il potere dei colori:

  • Arredamento: decora i tuoi spazi con colori che rispecchiano il tuo stato d’animo o l’energia che desideri. Ad esempio, il blu e il verde sono perfetti per la camera da letto, mentre il giallo e l’arancione sono ideali per la cucina o il soggiorno.
  • Illuminazione: utilizza lampadine a luce colorata o strisce LED per creare un’atmosfera adatta ai diversi momenti della giornata. Una luce soffusa blu può essere rilassante la sera, mentre una luce calda arancione è perfetta per le mattine.
  • Abbigliamento: scegli colori che ti facciano sentire bene. Indossare il rosso in un giorno importante può darti sicurezza, mentre il verde può calmarti in situazioni stressanti.
  • Bagni di colore: sperimenta con bagni caldi arricchiti da luci colorate o oli essenziali legati a specifici colori (ad esempio, lavanda per il viola o agrumi per il giallo).
  • Meditazione cromatica: durante la meditazione, immagina di essere circondata da una luce del colore che desideri. Visualizza il colore mentre respiri profondamente per amplificarne gli effetti benefici.

Un tocco di colore per il tuo benessere

La cromoterapia non è solo una moda, ma un modo affascinante per connettersi con la natura e con il proprio io interiore. Integrare i colori nella tua vita quotidiana è semplice e può fare una grande differenza nel tuo benessere generale. Che tu scelga di indossare un abito colorato, di dipingere una parete o semplicemente di rilassarti sotto una luce soffusa, lascia che i colori diventino i tuoi alleati nel viaggio verso una vita più equilibrata e felice.

Se hai trovato utile questo articolo, condividilo con i tuoi amici e lascia un commento per raccontarci la tua esperienza con la cromoterapia. I tuoi pensieri possono ispirare altri!.

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Cosa è la trombosi e come prevenirla?

Cosa sono i trombi e la trombosi?

Ultimamente si parla sempre piu spesso dei trombi e della trombosi. Ma cosa è la trombosi e come prevenirla? I trombi sono coaguli di sangue che si formano per fermare le emorragie da vasi sanguigni danneggiati, a seguito dei traumi come tagli o graffi, ad esempio. Quindi è un meccanismo naturale dell’organismo creare i coaguli di sangue, quando è utile.
Di solito questi coaguli si dissolvono o si frammentano in sicurezza quando non sono più necessari. Ma a volte i trombi bloccano i vasi sanguigni, provocando una trombosi. Leggi per scoprire perché ciò accade.

Chi è a rischio di trombosi?

Normalmente, con età aumenta la probabilità di sviluppare un trombo, se si fa uno stile di vita poco salutare. Tra i fattori “naturali” che possono aumentare il rischio della trombosi includono:

  • Danni a una vena causati da una frattura, un trauma muscolare o un intervento chirurgico.
  • Scarsa mobilità, come durante un ricovero ospedaliero o a letto.
  • Obesità. Il sovrappeso aumenta la pressione nelle vene del bacino e delle gambe.
  • Fumo. Danneggia la circolazione sanguigna.
  • Alcune condizioni mediche: malattie cardiache, renali o polmonari, morbo di Crohn, colite ulcerosa, cancro e trattamenti oncologici.
  • Ereditarietà: una persona ha maggiori probabilità di soffrire di trombosi se qualcuno in famiglia ha avuto questa condizione.
  • Eccesso di estrogeni nel sangue, ad esempio a causa di pillole contraccettive, terapia ormonale o gravidanza.
  • Trombofilia: una caratteristica genetica che fa coagulare il sangue più velocemente del normale.

Cause non “naturali” della trombosi

Le cause non naturali della trombosi, spesso legate a fattori ambientali e all’esposizione a sostanze chimiche, sono un argomento di crescente interesse nella ricerca medica.

Farmaci:

  • Contraccettivi orali: L’aumento degli estrogeni associato a questi farmaci può aumentare il rischio di trombosi, soprattutto nelle donne che presentano già altri fattori di rischio.
  • Terapia ormonale sostitutiva: Similmente ai contraccettivi orali, la terapia ormonale può aumentare il rischio di trombosi.
  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): Un uso prolungato e ad alto dosaggio di FANS come l’aspirina e l’ibuprofene può aumentare il rischio di trombosi in alcune persone.
  • Alcuni chemioterapici: Alcuni farmaci utilizzati nella chemioterapia possono danneggiare le cellule endoteliali dei vasi sanguigni e aumentare il rischio di coagulazione.
  • Altri farmaci: Alcuni farmaci per il trattamento dell’HIV, dei disturbi del ritmo cardiaco e altri farmaci possono aumentare il rischio di trombosi in determinate circostanze.
  • Vaccino Covid-19: La trombosi in seguito alla vaccinazione contro il COVID-19 è stata un evento avverso molto discusso. In particolare, sono stati segnalati casi di trombosi venosa cerebrale e addominale associati a trombocitopenia (basso numero di piastrine) dopo la somministrazione di alcuni vaccini a vettore virale.

Inquinamento:

  • Particolato fine: L’esposizione a elevate concentrazioni di particolato fine, presente nell’inquinamento atmosferico, è associata a un aumentato rischio di trombosi. Queste particelle possono causare infiammazioni e danni ai vasi sanguigni.
  • Ossidi di azoto: L’esposizione a lungo termine agli ossidi di azoto, presenti nei gas di scarico e nelle industrie, può aumentare il rischio di trombosi.
  • Benzene: L’esposizione al benzene, un composto organico presente nel petrolio e nei suoi derivati, può danneggiare le cellule del midollo osseo e aumentare il rischio di trombosi.

Inquinamento dell’acqua:

  • Composti organici volatili (COV): L’esposizione a COV, come il tricloroetilene e il tetracloroetilene, presenti nell’acqua contaminata, può aumentare il rischio di trombosi.
  • Metalli pesanti: L’esposizione a metalli pesanti come il piombo e il mercurio, presenti nell’acqua contaminata, può danneggiare i vasi sanguigni e aumentare il rischio di coagulazione.

Anche coloro che hanno già avuto un trombo sono a rischio, poiché potrebbe ripresentarsi.

Quali sono i pericoli della trombosi?

Un trombo non sempre rimane fermo. Se si stacca, può entrare nel flusso sanguigno. Ciò può causare gravi problemi:

  • Embolia arteriosa. È una condizione in cui un coagulo blocca un’arteria, interrompendo l’afflusso di sangue agli organi o alle parti del corpo.
  • Attacco cardiaco. Può verificarsi se un coagulo blocca i vasi sanguigni del cuore, interrompendo l’apporto di sangue.
  • Embolia polmonare. Se un coagulo passa attraverso il cuore, può raggiungere i polmoni, bloccandone l’apporto di sangue.
  • Ictus. Questa condizione si verifica quando un coagulo blocca un’arteria che fornisce sangue al cervello. L’apporto di sangue all’organo viene interrotto, causando danni.
  • Trombosi venosa profonda. È una condizione in cui si formano coaguli di sangue in vene non danneggiate, più spesso nelle gambe, meno spesso nelle braccia. Ciò causa problemi di circolazione sanguigna.
  • Tromboflebite. È un processo infiammatorio che porta all’occlusione di una o più vene, di solito nelle gambe.

Ciascuna di queste condizioni può portare a gravi problemi. Pertanto, è estremamente importante conoscere i sintomi con cui si manifestano i coaguli di sangue. La tua vita potrebbe dipendere da questo.

Quando chiamare immediatamente un’ambulanza

Chiamare immediatamente il numero di emergenza se:

Hai difficoltà a respirare all’improvviso, senti mancanza d’aria.
Hai dolore al petto o disagio che peggiora con la tosse o con respiri profondi.
Tosse con sangue.
Difficoltà a parlare.
La tua vista è peggiorata – vedi doppio, hai macchie cieche, “nebbia”.
La tua pressione sanguigna è improvvisamente crollata, accompagnata da vertigini, confusione, svenimento.

Questi sono sintomi di infarto, ictus o embolia polmonare. Non è detto che siano causati proprio da un coagulo di sangue staccato. Ma in ogni caso, non c’è tempo per pensare alle cause: se avverti i sintomi sopra elencati, cerca immediatamente aiuto medico.

Come capire se hai un trombo

Capire cosa è la trombosi e come prevenirla è molto importante, può capitare a chiunque, considerando le cause possibili sopra elencati. Ma come capire se hai un trombo e quindi sei a rischio? Partiamo dal dire che è meglio non aspettare manifestazioni critiche e pericolose per la vita. È importante rilevare la trombosi nella fase più precoce possibile per prevenire complicanze.

Il problema è che è difficile sospettare la presenza di coaguli di sangue nei vasi. Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, circa la metà delle persone con coaguli di sangue non presenta quasi alcun sintomo. Tuttavia, è possibile sospettare un’occlusione vascolare. Ecco alcuni segni che possono indicare una possibile trombosi in diverse parti del corpo:

  • Gonfiore a una gamba o un braccio
  • Crampi alle gambe
  • Dolore improvviso alla gamba
  • Cambiamenti di colore della pelle
  • Cambiamenti di temperatura della pelle
  • Nausea o vomito inspiegabili
  • Dolore addominale

Se avverti uno qualsiasi dei sintomi sopra elencati, consulta il tuo medico il prima possibile. Ti indirizzerà a un flebologo o a un chirurgo vascolare se sospetta un trombo.

Come diagnostica un medico la trombosi

Durante la visita, il medico può fare domande sui sintomi e sulla loro frequenza, e chiedere informazioni sul tuo stile di vita. Successivamente, lo specialista effettuerà un esame e potrà prescrivere gli esami:

  • Elettrocardiogramma, o ECG – per valutare l’attività cardiaca e identificare anomalie nel suo funzionamento.
  • Ecografia – per valutare lo stato di vene e arterie.
  • Ecocardiografia – un’ecografia del cuore che consente di visualizzare la sua struttura e il suo funzionamento.
  • Radiografia – ottenere un’immagine degli organi interni per rilevare possibili ostruzioni.
  • Tomografia computerizzata o risonanza magnetica – per ottenere immagini ad alta risoluzione del corpo per uno studio dettagliato dei vasi sanguigni e il possibile rilevamento di coaguli di sangue.

Saranno necessari anche esami del sangue per valutare i parametri del sangue, come la coagulazione e il numero di cellule di ciascun tipo.

Come si cura la trombosi

Per eliminare un coagulo, i medici possono proporre diverse opzioni di trattamento.

  • Prescrizione di anticoagulanti. Sono farmaci che fluidificano il sangue. Sebbene questi farmaci non dissolvano effettivamente i coaguli, aiutano a prevenire la formazione di nuovi. Gli anticoagulanti possono essere in forma di compresse o iniezioni, la scelta di un farmaco specifico dipende da molti fattori e quindi deve essere effettuata da un medico.
  • Utilizzo di trombolitici. La seconda opzione di trattamento possibile è l’uso di farmaci che dissolvono i coaguli già formati. Questi farmaci vengono utilizzati in casi che mettono a rischio la vita, ad esempio quando una persona è ad alto rischio di gravi complicanze della trombosi venosa profonda o è alta la probabilità di embolia polmonare. La terapia trombolitica ha un effetto collaterale: può verificarsi un forte sanguinamento. Pertanto, è importante che il medico valuti tutti i pro e i contro di tale trattamento.
  • Posizionamento di un filtro nella vena cava inferiore Il medico può suggerire l’inserimento di un filtro nella vena cava inferiore: un dispositivo che consente al sangue di passare ma intrappola i coaguli e impedisce loro di risalire al cuore e ai polmoni. Durante la procedura, viene praticata una piccola incisione in una vena nell’inguine o nel collo. Viene inserito un catetere attraverso il quale viene inserito un filtro nella vena che trasporta il sangue dalla parte inferiore del corpo al cuore. Si apre e si attacca alle pareti della vena.
  • Chirurgia. In casi gravi, il medico può prescrivere un intervento chirurgico per rimuovere il coagulo.
  • Cambiamenti nello stile di vita. Oltre ad assumere farmaci, che devono essere presi secondo le prescrizioni del medico, il medico può consigliare di cambiare stile di vita. Ciò aiuterà il tuo corpo a far fronte più rapidamente alla malattia.
  • Muoversi di più. Camminare migliora la circolazione sanguigna nelle arterie colpite. Ciò riduce il rischio di formazione di nuovi coaguli.

Se hai dei coaguli nella gamba, tienila sollevata quando sei sdraiato. Ciò riduce la pressione nelle vene del polpaccio e migliora il flusso sanguigno. Se sei seduto sul divano, metti un cuscino sotto i piedi. E quando sei seduto su una sedia, metti un poggiapiedi o una panca sotto i piedi.

Prevenzione della trombosi: consigli pratici

Per prevenire la formazione di trombi, è consigliabile adottare uno stile di vita sano e attivo. L’attività fisica regolare, anche solo una camminata quotidiana, favorisce la circolazione sanguigna. È importante mantenere un peso forma, seguire una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura e fibre, e limitare il consumo di sale, grassi saturi e alimenti processati.

Inoltre, potrebbe essere utile assumere alcuni integratori per pulire il sangue e fluidificarlo. Ma è necessario ricordare che alcuni integratori possono interferire con l’azione di alcuni farmaci. Quindi se stai assumendo dei farmaci, consulta il tuo medico prima di prendere qualsiasi integratore.

E’ stato dimostrato che alcuni prodotti sono molto utili per purificare il sangue da metalli pesanti e altre sostanze inquinanti:

  • Calcio disodico EDTA: è un integratore alimentare che offre una varietà di benefici per la salute. Supporta la salute circolatoria, aiuta a mantenere la funzione cerebrale, rafforza la salute del fegato e contribuisce alla salute dei reni.
  • Vitamina C in alte concentrazioni.
  • Acido Nicotinico ( Niacina o vitamina B3).

Leggi anche “Come purificare il sangue dalle tossine“. Hai trovato utile questo articolo? Scrivilo nei commenti e condividi, potresti aiutare altre persone a riconoscere in tempo un possibile trombo e prevenire gravi conseguenze.

Cancro – Un Nemico Subdolo

Il cancro: nemici subdoli, spie silenziose e la tua arma segreta: la conoscenza

Immaginiamo il cancro come un nemico subdolo che si infiltra nel nostro corpo. All’inizio, la sua presenza è silenziosa, quasi impercettibile. Ma come una spia astuta, lascia tracce del suo passaggio: segnali che, se colti in tempo, possono rivelare la sua presenza e permetterci di sconfiggerlo.

I sintomi precoci del cancro: le spie che smascherano il nemico subdolo

  • Stanchezza persistente: un senso di affaticamento che non si placa neanche con il riposo, come se il corpo fosse in costante lotta.
  • Febbre senza causa: un incendio che brucia dentro di noi, senza un’infezione a spiegarlo.
  • Perdita di peso: un enigma se non si è cambiata dieta o routine.
  • Cambiamenti dell’appetito: il gusto che si altera, un rifiuto o un desiderio improvviso di cibo.
  • Sudorazioni notturne: bagni di sudore che ci svegliano infreddoliti, senza un motivo apparente.
  • Dolore persistente: un fastidio che si insidia in una zona del corpo, come un campanello d’allarme.

Oltre i sintomi generali, ogni organo ha le sue spie:

  • Noduli: sentinelle che si ingrossano nel seno, collo, ascelle o inguine.
  • Alterazioni cutanee: macchie, cambiamenti di colore o ferite che non guariscono.
  • Problemi digestivi: difficoltà a deglutire, nausea, vomito, diarrea o stipsi, come un ingorgo nel sistema digerente.
  • Cambiamenti dell’alvo: sangue nelle feci o nelle urine, un messaggio inquietante che arriva dal corpo.
  • Alterazioni respiratorie: tosse persistente, raucedine o difficoltà respiratorie, come un ostacolo che impedisce di respirare liberamente.
  • Sanguinamento anomalo: perdite vaginali o rettali che non coincidono con il ciclo mestruale.

La tua arma segreta: la diagnosi precoce

Abbiamo detto che il cancro è un nemico molto subdolo. Quindi è molto importante riconoscerlo precocemente. Esami del sangue, radiografie, ecografie, TAC, risonanza magnetica e biopsie: un arsenale di armi diagnostiche per smascherare il nemico e identificarlo con precisione.

Non sei solo: affrontare la sfida con coraggio

  • Ricerca informazioni: affidati a fonti attendibili come AIRC, ISS e Ministero della Salute.
  • Dialoga con il medico: il tuo alleato nella battaglia, capace di chiarire dubbi e fornire supporto.
  • Condividi le emozioni: apriti con familiari, amici o un gruppo di supporto, trovando conforto e forza nella condivisione.
  • Stile di vita sano: alimentazione equilibrata, attività fisica e riposo adeguato per fortificare il tuo corpo.
  • Non perdere la speranza: la diagnosi precoce è un’arma potentissima contro il cancro.
  • Ricorda: Il cancro non è una condanna a morte. La tempestività è fondamentale. Una rete di supporto ti accompagna nel tuo viaggio. Con coraggio e tenacia puoi vincere la sfida.

Tumori: golosi di zuccheri, nemici delle verdure. La clorofilla come alleata nella prevenzione e cura?

È un dato interessante: le cellule tumorali hanno un vero e proprio debole per gli zuccheri. Come api attratte dal miele, proliferano in un ambiente ricco di glucosio. Al contrario, le verdure, con il loro carico di fibre e vitamine, sono un ostacolo alla loro crescita.

Da questa osservazione nasce l’idea di utilizzare cocktail di verdure ricche di clorofilla come arma di prevenzione e cura. La clorofilla, infatti, non solo contrasta l’eccesso di zuccheri nel sangue, ma ha anche proprietà antiossidanti e antinfiammatorie che possono aiutare a tenere sotto controllo lo sviluppo del cancro.

Dottori e nutrizionisti stanno sperimentando l’utilizzo di questi cocktail, composti da:

  • Verdure a foglia verde: spinaci, bietole, cavolo nero, ricche di clorofilla, fibre, vitamine e minerali.
  • Crucifere: broccoli, cavolini di Bruxelles, verza, potenti antiossidanti e antinfiammatori.
  • Carote: fonte di beta-carotene, un precursore della vitamina A che aiuta a proteggere le cellule dai danni dell’ossidazione.
  • Pomodori: ricchi di licopene, un potente antiossidante che combatte i radicali liberi.

Naturalmente, i cocktail di verdure non sono una panacea. La loro efficacia è ancora in fase di studio e non sostituiscono in alcun modo le terapie tradizionali. Tuttavia, possono essere un valido alleato per:

  • Prevenire il cancro: una dieta ricca di verdure e povera di zuccheri aiuta a mantenere un ambiente cellulare sano e a ridurre il rischio di mutazioni genetiche.
  • Coadiuvare le cure: durante la terapia oncologica, i cocktail di verdure possono aiutare a rafforzare il sistema immunitario e a contrastare gli effetti collaterali.

Ricorda:

  • La prevenzione è fondamentale nella lotta contro il cancro.
  • Una dieta sana e bilanciata è un pilastro della prevenzione.
  • I cocktail di verdure possono essere un utile complemento alle terapie tradizionali.
  • Consulta sempre il tuo medico prima di iniziare qualsiasi nuovo trattamento.

La ricerca sul cancro è in continua evoluzione e nuove scoperte possono portare a nuovi approcci terapeutici. L’utilizzo della clorofilla e di altri composti naturali rappresenta una promettente frontiera nella lotta contro questa malattia.

Per approfondire:

L’allarme MST in Italia

Amore bollente, ma attenzione alle “fiamme”: l’allarme MST in Italia. Le malattie sessualmente trasmissibili sono in aumento, soprattutto tra i giovani. Ecco cosa c’è da sapere per proteggersi.

L’amore è nell’aria, o forse è solo il polline? In ogni caso, con l’avvicinarsi della primavera, i cuori iniziano a battere più forte e le lenzuola a scaldarsi. Ma attenzione, tra le passioni infuocate si nasconde un pericolo insidioso: l’aumento delle malattie sessualmente trasmissibili (MST). L’allarme MST in Italia.

I dati parlano chiaro: in Italia, nel 2021, le segnalazioni di MST sono aumentate del 17,6% rispetto all’anno precedente. A farne le spese sono soprattutto i giovani, con la fascia d’età tra 15 e 24 anni che rappresenta la più a rischio.

Quali sono le MST più diffuse? La sifilide, con un preoccupante aumento del 400% dal 2000, la gonorrea, quasi raddoppiata in Europa tra il 2008 e il 2013, e la clamidia, la MST più comune in Italia con circa 40.000 nuovi casi ogni anno.

Perché questo aumento? Diverse le cause: maggiore mobilità, aumento dei partner occasionali e, purtroppo, un calo nell’uso del preservativo, il metodo più efficace per prevenire le MST.

Cosa fare per proteggersi?

  • Informarsi: Conoscere le MST e i rischi associati è il primo passo per prevenirle.
  • Usare il preservativo: Non è sexy, ma è fondamentale per la tua salute e quella del tuo partner.
  • Eseguire regolari test: Se hai avuto rapporti sessuali a rischio, è importante testare anche se non si presentano sintomi.
  • Non aver paura di parlare: Se pensi di avere una MST, consulta un medico il prima possibile. La diagnosi precoce è fondamentale per una cura efficace.

L’amore è bello, ma sicuro è meglio! Considerando che ci sia l’allarme MST in Italia negli ultimi anni, è importante essere informati dei rischi e pericoli di queste malattie sessualmente trasmesse. Proteggiti e goditi le tue passioni senza pensieri. È importante sottolineare che le MST possono essere curate se diagnosticate precocemente. Se si pensa di avere una MST, è importante consultare un medico il prima possibile.

Crepe sui Talloni – Cause e Rimedi

Sotto i Piedi: La Correlazione tra Crepe sui Talloni e Carenza di Vitamine

Le crepe sui talloni possono essere non solo fastidiose ma anche indicative di una serie di problemi sottostanti, tra cui la carenza di vitamine. I talloni secchi e screpolati non solo compromettono l’aspetto estetico dei piedi, ma potrebbero essere un segnale che il nostro corpo sta cercando di comunicarci qualcosa in merito alla nostra salute generale. In questo articolo, esploreremo le cause della comparsa delle crepe sui talloni e rimedi validi per la cura. Inoltre, analizzeremo come la nutrizione adeguata possa svolgere un ruolo cruciale nella prevenzione e nel trattamento di questo problema.

Vitamine Essenziali per la Salute della Pelle

La salute della pelle dipende da diversi nutrienti, tra cui le vitamine. Tra le cause, e quindi anche rimedi, della comparsa delle crepe sui talloni al primo posto si trova la carenza di specifiche vitamine, che può portare non solo ad avere i talloni screpolati, ma anche i problemi dermatologici in generale. Le vitamine chiave per mantenere la pelle sana includono la vitamina A, la vitamina E, la vitamina C e la vitamina B.

Vitamina A

Essenziale per la rigenerazione delle cellule cutanee, la vitamina A contribuisce alla formazione di una pelle sana e può prevenire la secchezza e le crepe.

Vitamina E

Un potente antiossidante, la vitamina E aiuta a proteggere la pelle dai danni causati dai radicali liberi, favorendo la sua idratazione e prevenendo la formazione di crepe.

Vitamina C

Favorisce la produzione di collagene, una proteina chiave per la struttura della pelle. La vitamina C contribuisce a mantenere la pelle elastica e idratata.

Vitamina B

Le vitamine del gruppo B, come la B5 (acido pantotenico) e la B7 (biotina), sono fondamentali per la salute della pelle. La biotina, in particolare, è nota per il suo ruolo nella prevenzione della secchezza cutanea.

La Carenza di Ferro e Rame: Una Possibile Causa delle Crepe sui Talloni

La salute dei talloni può essere influenzata non solo dalla carenza di vitamine, tra le cause delle crepe sui talloni possiamo trovare anche la mancanza di specifici minerali, tra cui ferro e rame, integratori dei quali possiamo aggiungere tra i rimedi. La carenza di ferro, nota come anemia ferropriva, può compromettere la capacità del sangue di trasportare ossigeno alle cellule della pelle, risultando in secchezza cutanea e crepe. Il ferro è fondamentale per la produzione di emoglobina, la molecola responsabile del trasporto dell’ossigeno nel corpo.

D’altra parte, il rame svolge un ruolo chiave nella sintesi del collagene, una proteina strutturale che contribuisce alla salute della pelle. La mancanza di rame può portare a una compromissione della struttura e dell’elasticità della pelle, favorendo la comparsa di screpolature, soprattutto sui talloni soggetti a pressioni costanti. Assicurarsi di includere alimenti ricchi di ferro e rame nella dieta quotidiana, come carne magra, legumi, noci e cereali integrali, può contribuire a prevenire la carenza di questi minerali e a mantenere la salute della pelle, riducendo così il rischio di crepe sui talloni. In caso di sospetta carenza, è sempre consigliabile consultare un professionista della salute per una valutazione accurata e consigli personalizzati.

Altre Cause delle Crepe sui Talloni

Oltre alla mancanza di vitamine, diversi altri fattori possono contribuire alle crepe sui talloni, compresi l’uso eccessivo di calzature aperte, la mancanza di idratazione, le condizioni climatiche estreme e problemi dermatologici specifici.

Prevenzione e Trattamento

Dieta Equilibrata

Assicurarsi di consumare una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre per garantire un adeguato apporto di vitamine e nutrienti essenziali.

Integratori

Se la dieta non è sufficiente a fornire tutte le vitamine necessarie, è possibile considerare l’assunzione di integratori vitaminici sotto la supervisione di un professionista della salute.

Idratazione Adeguata

Bere una quantità sufficiente di acqua è fondamentale per mantenere la pelle idratata e prevenire la secchezza.

Cure Topiche

Oltre a una dieta equilibrata e all’integrazione di vitamine essenziali, le cure topiche giocano un ruolo cruciale nel mantenere i talloni morbidi ed esenti da crepe. L’applicazione regolare di creme idratanti ricche di agenti emollienti contribuisce a mantenere la pelle elastica, prevenendo la secchezza. In particolare, l’uso di creme contenenti urea può rivelarsi efficace, poiché questa sostanza aiuta ad esfoliare la pelle secca e a promuovere la rigenerazione cellulare.

L’olio di cocco e l’olio di mandorle sono opzioni naturali che possono essere utilizzate per nutrire la pelle e mantenerla idratata. Si consiglia di applicare le creme idratanti dopo il bagno o la doccia, quando la pelle è più recettiva all’assorbimento, e di indossare calzature adeguate per proteggere i talloni da fattori ambientali dannosi. La combinazione di cure topiche mirate e una corretta nutrizione può contribuire in modo significativo a prevenire e trattare le fastidiose crepe sui talloni.

Conclusioni

Le crepe sui talloni possono essere un campanello d’allarme che indica una mancanza di vitamine essenziali nel nostro organismo. Mantenere una dieta equilibrata, assicurarsi di ricevere le vitamine necessarie e adottare pratiche di cura della pelle possono contribuire significativamente a prevenire e trattare questo problema. Nel dubbio, è sempre consigliabile consultare un professionista della salute per una valutazione più approfondita e consigli personalizzati.

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Le Medicine Anticolesterolo: benefici e rischi

Il Dibattito sulle Medicine Anticolesterolo: Un’Analisi Critica

L’aumento dei livelli di colesterolo nel sangue è da lungo tempo considerato un fattore di rischio per malattie cardiovascolari. Per combattere questa minaccia, molte persone si affidano a farmaci anticolesterolo, noti come statine, per ridurre i livelli di colesterolo e prevenire le complicanze cardiache. Tuttavia, negli ultimi anni, sono emerse preoccupazioni riguardo alla sicurezza di queste medicine e alla loro possibile correlazione con malattie come l’Alzheimer. Con questo articolo vorrei aprire il dibattito sulle medicine anticolesterolo: benefici e rischi.

Le Statine: Un’Introduzione al Ruolo e alla Storia

Le statine rappresentano una classe di farmaci ipolipidemizzanti utilizzati per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. La loro introduzione segna un capitolo significativo nella storia della medicina cardiovascolare. Questi farmaci hanno fatto la loro prima comparsa negli anni ’70, quando gli scienziati iniziarono a esplorare approcci terapeutici per gestire l’ipercolesterolemia, un fattore di rischio ben noto per le malattie cardiovascolari.

Obiettivo Terapeutico: Riduzione del Colesterolo

Le statine agiscono inibendo un enzima coinvolto nella produzione di colesterolo nel fegato, riducendo così la quantità di questa sostanza nel flusso sanguigno. L’obiettivo primario di questo trattamento è diminuire il colesterolo a bassa densità (LDL), spesso indicato come “colesterolo cattivo“, per prevenire la formazione di placche nelle arterie e ridurre il rischio di eventi cardiovascolari.

Produzione delle Statine: Sintesi e Fonti Naturali

Le statine possono essere prodotte sia sinteticamente che estratte da fonti naturali. La produzione sintetica coinvolge complessi processi chimici, mentre alcune statine, come la lovastatina, sono derivanti da microrganismi come il lievito rosso fermentato. Alcune varietà di funghi e piante contengono naturalmente composti simili alle statine. L’industria farmaceutica ha sviluppato diverse varianti di statine, tra cui atorvastatina, simvastatina e rosuvastatina, ciascuna con caratteristiche uniche e dosaggi specifici.

In conclusione, le statine rappresentano un potente strumento terapeutico nella gestione dell’ipercolesterolemia e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Tuttavia, l’utilizzo delle medicine anticolesterolo e la loro utilità deve essere bilanciata attentamente con la consapevolezza dei potenziali rischi e delle considerazioni sulla salute a lungo termine.

Il Ruolo delle Statine e le Preoccupazioni Emergenti

Le statine sono farmaci comunemente prescritti per abbassare i livelli di colesterolo LDL nel sangue. Sebbene siano ampiamente utilizzate per la prevenzione delle malattie cardiache, alcuni studi hanno sollevato dubbi sulla loro sicurezza a lungo termine.

Correlazione con l’Alzheimer

Alcune ricerche hanno suggerito una possibile correlazione tra l’uso prolungato di statine e un aumento del rischio di sviluppare malattie neurodegenerative, in particolare l’Alzheimer. Tuttavia, è importante sottolineare che la natura di questa correlazione non è ancora chiara, e ulteriori studi sono necessari per stabilire una connessione definitiva.

Effetti Collaterali

Le statine possono causare effetti collaterali come dolori muscolari, disturbi digestivi e, in casi rari, danni al fegato. Questi effetti possono variare da persona a persona e possono influenzare la qualità di vita dei pazienti.

Il consumo crescente di statine all’anno

Attualmente, il consumo globale di statine rappresenta una componente significativa nella gestione delle malattie cardiovascolari e nella riduzione dei livelli di colesterolo. Secondo le statistiche mediche, il numero di persone che assume statine è in costante aumento, riflettendo la diffusa consapevolezza dei rischi associati all’ipercolesterolemia. Si stima che milioni di individui in tutto il mondo siano utenti regolari di queste medicine, sottolineando l’ampia adozione di questo tipo di trattamento nella pratica medica contemporanea.

Tuttavia, la crescente consapevolezza delle potenziali preoccupazioni legate agli effetti collaterali a lungo termine e alle possibili correlazioni con malattie come l’Alzheimer sta alimentando un dibattito sempre più approfondito sui rischi e benefici e sull’efficacia delle medicine anticolesterolo.

Le ricerche scientifiche e l’efficacia dei farmaci

Il processo di valutazione delle ricerche scientifiche sulle medicine anticolinesterolo, in particolare le statine, solleva dubbi su una possibile focalizzazione eccessiva sull’efficacia del farmaco, a discapito di una visione più completa e bilanciata degli impatti complessivi sulla salute. Spesso, gli studi sono progettati con l’obiettivo principale di dimostrare l’efficacia delle statine nel ridurre i livelli di colesterolo e prevenire le malattie cardiovascolari. Tuttavia, questa focalizzazione potrebbe limitare la considerazione di altri aspetti cruciali, come gli effetti collaterali a lungo termine, le possibili correlazioni con malattie neurodegenerative e la varietà di risposte individuali ai trattamenti.

La ricerca scientifica sulle medicine anticolesterolo dovrebbe essere incentrata su un approccio più olistico, che comprenda una valutazione accurata dei benefici e dei rischi, nonché delle possibili alternative. Inoltre, è essenziale esaminare attentamente le metodologie di studio, garantendo che siano imparziali e che includano la diversità dei partecipanti per riflettere meglio la varietà di risposte individuali. Questa prospettiva più ampia consentirebbe una comprensione più completa degli impatti delle statine sulla salute, fornendo così informazioni più affidabili e utili per la pratica clinica e la consapevolezza pubblica.

La Complessità del Nostro Organismo: Oltre alla Sostituzione di Parti

Il nostro corpo è un sistema straordinariamente complesso, lontano dall’essere paragonabile a una macchina in cui è sufficiente sostituire un singolo componente per ripristinare il funzionamento ottimale. Questa analogia spesso trascura la realtà intricata dei processi biologici e dell’interconnessione fra gli organi.

Molti medici, talvolta, sembrano dimenticare che un farmaco, pur mirando a trattare specifiche condizioni o sintomi, agisce inevitabilmente sull’intero organismo. Questa prospettiva limitata può portare a sottovalutare gli effetti collaterali sistemici e le possibili implicazioni a lungo termine.

È essenziale considerare il nostro corpo come un sistema interdipendente, dove ogni intervento può avere ramificazioni che vanno al di là del bersaglio iniziale. Una visione olistica della salute e della cura, tenendo conto della complessità del nostro organismo, dovrebbe guidare la pratica medica per garantire approcci terapeutici più equilibrati e consapevoli.

Le Meraviglie Inesplorate del Nostro Corpo: Un Appello alla Prudenza nella Medicina

Nonostante i progressi straordinari nella ricerca medica, il nostro corpo rimane in gran parte un terreno inesplorato, ricco di complessità e misteri. Organi vitali come il cervello e l’intestino, pur essendo oggetto di intensi studi, conservano molte sfaccettature ancora sconosciute. La scienza moderna sta solo iniziando a graffiare la superficie di come questi intricati sistemi funzionino, e ogni nuova scoperta apre la porta a nuove domande e incredibili possibilità.

L’esempio più eloquente di questa complessità è il cervello, il centro del nostro sistema nervoso, che continua a sfidare la piena comprensione degli scienziati. Allo stesso modo, l’intestino, una volta considerato principalmente coinvolto nella digestione, è emerso come un organo chiave nel sistema immunitario e addirittura nella regolazione delle funzioni cognitive.

Queste scoperte in continuo movimento sollevano importanti interrogativi sulla certezza dell’uso dei farmaci. Poiché la scienza non ha ancora svelato completamente i segreti del nostro corpo, ogni intervento farmacologico dovrebbe essere considerato con la massima attenzione. Nonostante i benefici indiscutibili di molte terapie farmacologiche, l’incertezza sulla comprensione completa del corpo umano richiama l’importanza della prudenza.

L’uso di farmaci dovrebbe essere una misura ponderata e attentamente considerata, con consapevolezza degli effetti collaterali potenziali e delle limitazioni della nostra attuale conoscenza. In questo contesto, la medicina dovrebbe mirare a integrare l’approccio farmacologico con una comprensione più approfondita delle individualità biologiche e delle dinamiche complesse del nostro organismo.

La Potenza Preventiva e Curativa della Dieta: Un Patrimonio Naturale Inestimabile

Nel nostro mondo moderno, sempre più orientato verso la ricerca di soluzioni mediche complesse, spesso dimentichiamo il potere intrinseco che la natura offre attraverso gli alimenti che ci circondano. La dieta, intesa non solo come regime alimentare, ma come uno stile di vita fondato su scelte consapevoli, si rivela un elemento cruciale nella prevenzione delle malattie e nella promozione del benessere generale.

La natura, con la sua saggezza millenaria, ha fornito una ricca varietà di alimenti che contengono non solo sostanze nutritive essenziali, ma anche composti bioattivi con proprietà preventive e curative. Frutta, verdura, cereali integrali, legumi e erbe aromatiche sono veri e propri alleati nella nostra lotta contro le malattie. Questi alimenti forniscono vitamine, minerali, antiossidanti e fibre, elementi che contribuiscono non solo a mantenere il nostro corpo in salute, ma anche a proteggerlo da patologie croniche.

Contrariamente ai farmaci sintetizzati in laboratorio, spesso associati a effetti collaterali indesiderati, la dieta appropriata si configura come una via naturale e armoniosa per prevenire e persino curare alcune condizioni. La scelta consapevole di cibi integrali e la riduzione dell’apporto di alimenti processati sono fondamentali per mantenere un equilibrio fisiologico ottimale.

Inoltre, la dieta rappresenta uno strumento personalizzabile e sostenibile nel tempo. Adattare le scelte alimentari alle specifiche esigenze e condizioni di ciascun individuo può costituire un’approccio più mirato e rispettoso del nostro corpo.

Riscoprire il valore della dieta come mezzo di prevenzione e cura ci offre l’opportunità di abbracciare uno stile di vita più sano e in armonia con la natura. Una tavola ricca di nutrienti naturali è un tesoro di benessere che la natura ha generosamente fornito, sottolineando che spesso la cura migliore è già presente nei cibi che scegliamo di portare sulle nostre tavole.

La Trappola della Pigrizia Farmacologica: Una Scelta che Costa Salute

In un’epoca in cui la convenienza spesso prevale sulla consapevolezza, molte persone si trovano tentate a preferire una soluzione rapida e apparentemente indolore alla gestione del colesterolo: l’assunzione di due o tre pasticche anti-colesterolo. Questa mentalità riflette la speranza illusoria che queste medicine possano annullare magicamente gli effetti nocivi di una dieta squilibrata e di uno stile di vita sedentario.

Fuga dalla Responsabilità

In realtà, questa fuga dalla responsabilità può comportare conseguenze gravi sulla salute a lungo termine. Affidarsi alle medicine anticolesterolo senza apportare cambiamenti sostanziali alla dieta e all’attività fisica è come costruire un castello di carte. Le medicine possono fornire un supporto temporaneo, ma senza una correzione del comportamento, la struttura fragile del benessere può sgretolarsi rapidamente.

Ripensare alla Salute a Lungo Termine

È cruciale comprendere che le medicine anticolesterolo dovrebbero essere considerate non solo per i benefici , ma anche per i possibili rischi a lungo termine. Assunzione di tali farmaci dovrebbe essere preso come un complemento a uno stile di vita sano e non come una soluzione autonoma. Cambiare abitudini alimentari, aumentare l’attività fisica e adottare uno stile di vita equilibrato sono investimenti preziosi nella salute a lungo termine, riducendo la dipendenza da farmaci e promuovendo una qualità di vita migliore.

Riassumendo, il percorso verso la salute non può essere abbreviato con una pillola magica. La consapevolezza della propria salute, il cambiamento di abitudini e la gestione responsabile sono fondamentali per una vita soddisfacente e duratura. L’illusione della soluzione immediata deve essere sostituita dalla consapevolezza che la salute è un viaggio continuo, sostenuto da scelte quotidiane sagge e consapevoli.

Statine Naturali: Alimenti Come Rimedio Naturale

Le Medicine Anticolesterolo benefici e rischi (1)
Le Medicine Anticolesterolo: benefici e rischi. Alternative naturali

La consapevolezza crescente sull’importanza di mantenere livelli di colesterolo sani ha portato molti a cercare soluzioni naturali, e alcuni alimenti sono stati riconosciuti per la loro capacità di agire come fonti di “statine naturali”.

Frutta con Fibre Solubili

Frutti come mele, pere e agrumi contengono fibre solubili come la pectina, che è stata associata alla capacità di ridurre i livelli di colesterolo LDL. Queste fibre agiscono legandosi al colesterolo nel tratto digestivo, contribuendo alla sua eliminazione.

Frutta Secca e Semi

Noci, mandorle, semi di lino e semi di chia sono ricchi di acidi grassi omega-3 e fitosteroli, che possono contribuire a mantenere equilibrati i livelli di colesterolo. Gli omega-3 sono noti per i loro benefici sulla salute cardiaca, mentre i fitosteroli possono bloccare l’assorbimento del colesterolo nel tratto digestivo.

Legumi

I legumi come fagioli, lenticchie e ceci sono ricchi di fibre solubili e proteine vegetali. Consumarli regolarmente può aiutare a migliorare i profili lipidici nel sangue, contribuendo a una gestione equilibrata del colesterolo.

Olio d’oliva extravergine

L’olio d’oliva extravergine è una fonte di grassi monoinsaturi salutari, che possono contribuire a mantenere bassi i livelli di colesterolo LDL. L’adozione di questo olio come parte di una dieta equilibrata è associata a numerosi benefici per la salute cardiaca.

Pesce Grasso

Alcuni tipi di pesce grasso, come il salmone, la trota e il tonno, contengono acidi grassi omega-3 che possono svolgere un ruolo nella riduzione del colesterolo. Integrare il pesce nella dieta può essere una strategia gustosa per promuovere la salute cardiaca.

Curcuma

La curcuma contiene curcumina, un potente antiossidante che potrebbe contribuire a ridurre i livelli di colesterolo. Tuttavia, è importante consultare un professionista della salute prima di integrare la curcuma nella dieta, specialmente se si stanno già assumendo farmaci.

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Omega-3

Gli acidi grassi omega-3, presenti in alimenti come il pesce e gli integratori di olio di pesce, possono contribuire a mantenere sani i livelli di colesterolo.

Integrare questi alimenti nella dieta quotidiana può essere un modo delizioso ed efficace per sostenere la salute cardiovascolare.

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Conclusione

In conclusione, l’assunzione delle medicine anticolesterolo a vita, dovrebbe essere considerata come un’opzione estrema, da adottare solo dopo un’attenta valutazione dei rischi e dei benefici, sotto la guida di professionisti della salute. È essenziale che i pazienti dialoghino apertamente con i propri medici riguardo alle possibili alternative, comprese le opzioni naturali, prima di intraprendere trattamenti farmacologici a lungo termine.

Tuttavia, ancor prima di arrivare a questo punto, è fondamentale adottare uno stile di vita sano e prevenire le malattie cardiovascolari e degenerative. La prevenzione, attraverso scelte di vita consapevoli, come una dieta equilibrata e l’attività fisica regolare, gioca un ruolo chiave nella salvaguardia della salute. Iniziare a pensare alla propria salute quando si è ancora in buona forma può ridurre la necessità di ricorrere a trattamenti farmacologici drastici in seguito.

In definitiva, la consapevolezza, l’educazione sulla salute e uno stile di vita preventivo sono fondamentali per mantenere il benessere generale e per ridurre la dipendenza da farmaci a lungo termine. La salute è un bene prezioso che merita attenzione sin dall’inizio, e investire in pratiche preventive può essere la chiave per godere di una vita sana e attiva nel lungo periodo.

Insetti nell’Alimentazione

Insetti nell’Alimentazione: Una Tendenza Controversa Piena di Dubbi e Pericoli

Insetti nell’alimentazione? Il consumo di insetti è diventato un argomento di tendenza negli ultimi anni, spinto da molteplici affermazioni sui suoi presunti benefici ambientali e nutrizionali. Tuttavia, dietro questa moda emergente si celano diversi dubbi e preoccupazioni legate ai veri pericoli di introdurre gli insetti nella nostra dieta quotidiana.

Durata degli studi e incertezze

Uno dei principali dubbi che emergono riguarda la durata degli studi condotti sui benefici e i rischi del consumo di insetti. Molti sostenitori citano ricerche scientifiche, ma spesso tali studi sono limitati nel tempo e non coprono a sufficienza gli effetti a lungo termine sulla salute umana. Senza una base scientifica solida e duratura, è difficile garantire la sicurezza di un cambiamento così radicale nelle abitudini alimentari.

Benefici ambientali vs. impatto sociale

Un altro aspetto controverso degli insetti nell’alimentazione riguarda l’equilibrio tra i presunti benefici ambientali del consumo di insetti e l’impatto sociale di questa pratica. Sebbene gli insetti siano considerati una fonte proteica sostenibile, è importante considerare gli effetti sulle comunità agricole tradizionali che potrebbero vedere diminuire la domanda di carni convenzionali.

Il ruolo dei politici e dei governatori

Un ulteriore elemento di discussione è rappresentato dalla questione se i politici e i governatori, principali sostenitori di iniziative ecologiche, includano effettivamente insetti nella loro dieta quotidiana. È sorprendente notare che, nonostante le campagne per promuovere il consumo di insetti, molti leader sembrano esimersi dall’adesione a questa pratica alimentare, sollevando domande sulla reale fiducia nei benefici annunciati.

Impossibilità di Disinfettare Gli Insetti: Un Ostacolo Significativo

Oltre alle incertezze riguardanti la sicurezza e i benefici a lungo termine del consumo di insetti, emerge un ulteriore ostacolo che solleva serie preoccupazioni: l’impossibilità di disinfettare adeguatamente gli insetti destinati al consumo umano.

Molti sostenitori del consumo di insetti spesso tralasciano il fatto che questi organismi sono in grado di accumulare e concentrare agenti patogeni presenti nell’ambiente in cui vengono coltivati. A differenza di altre fonti di proteine, gli insetti non possono essere sottoposti a processi di cottura o preparazione termica simili a quelli adottati per carne e pesce, il che solleva serie preoccupazioni in merito alla sicurezza alimentare.

La natura stessa degli insetti, il loro ambiente di crescita e le condizioni di allevamento contribuiscono alla presenza di microrganismi indesiderati, tra cui batteri, virus e funghi, che possono risultare pericolosi per la salute umana. Mentre alcune ricerche tentano di affrontare questo problema attraverso metodologie di coltivazione più controllate, la scala industriale e la domanda di massa di insetti alimentari sollevano dubbi sulla reale possibilità di garantire la disinfestazione completa.

Le pratiche di allevamento intensivo, spesso necessarie per soddisfare la crescente richiesta, potrebbero aumentare il rischio di contaminazione batterica o virale, portando a seri problemi sanitari. Inoltre, la mancanza di standard globali per la coltivazione e la manipolazione degli insetti alimentari rende difficile stabilire linee guida uniformi per garantire la sicurezza alimentare.

L’impossibilità di disinfettare adeguatamente gli insetti rappresenta un ostacolo significativo per coloro che promuovono il loro consumo. Senza soluzioni chiare e protocolli rigorosi per garantire la sicurezza alimentare, il passaggio a questa nuova fonte proteica può comportare rischi considerevoli per la salute pubblica. Prima di abbracciare completamente l’idea di integrare gli insetti nella dieta umana, è essenziale affrontare e risolvere questa sfida fondamentale.

Adattamento dell’Apparato Digerente: Siamo Veramente Fatti per Consumare Insetti?

  1. Evoluzione dell’Alimentazione Umana:
    Storicamente, l’essere umano ha evoluto la sua dieta basandosi su una varietà di alimenti, principalmente di origine vegetale. Sebbene alcune teorie suggeriscano che l’uomo abbia avuto periodi di alimentazione più carnivora, la base della nostra dieta è sempre stata prevalentemente erbivora.
  2. Insetti vs. Alimenti Tradizionali:
    Gli insetti rappresentano un elemento distante dalle tradizionali fonti di nutrimento umano. Il nostro apparato digerente è evoluto per elaborare alimenti prevalentemente di origine vegetale, con una struttura e una funzionalità che non sono ottimizzate per la digestione di insetti.
  3. Difficoltà di Digestione:
    Gli insetti possiedono una composizione chimica unica, con strutture cellulari e componenti come chitina, che possono rendere la digestione più complessa. Insetti possono causare disagio o problemi gastrointestinali a causa delle loro caratteristiche particolari.
  4. Nutrienti e Assorbimento:
    Sebbene alcuni sostengono che gli insetti possano offrire una fonte concentrata di proteine e altri nutrienti, è fondamentale considerare come il nostro corpo assorba e utilizza questi elementi. La differenza nella struttura e nella composizione degli insetti potrebbe influenzare l’efficacia con cui otteniamo benefici nutrizionali da questi alimenti, sollevando dubbi sulla loro effettiva utilità nella nostra dieta.
  5. Riflessioni Finali:
    Mentre il consumo di insetti è stato praticato in alcune culture e secondo i promotori di questa pratica può rappresentare una fonte di nutrimento per alcune popolazioni, è importante valutare criticamente la sua adattabilità al contesto alimentare umano globale. La nostra evoluzione dietetica e le caratteristiche del nostro apparato digerente sollevano domande significative sull’efficacia e la sicurezza del consumo di insetti come parte integrante della nostra dieta quotidiana. Invece di adottare ciecamente questa tendenza emergente, è essenziale esaminare attentamente le implicazioni fisiologiche e nutrizionali associate e considerare se gli insetti rappresentino realmente una scelta alimentare adatta per l’essere umano.

Sostanze Potenzialmente Cancerogene Negli Insetti: Un Rischio Nascosto

Composizione Chimica degli Insetti:

Gli insetti, pur essendo una fonte proteica alternativa, presentano una composizione chimica unica che include una serie di sostanze specifiche proprie di questo regno biologico. Alcune di queste sostanze, pur essendo ben tollerate dagli insetti, potrebbero rappresentare un rischio per la salute umana.

Chitina e Altre Sostanze Potenzialmente Dannose:

Uno degli elementi distintivi degli insetti è la presenza di chitina, una sostanza che costituisce il loro esoscheletro. Sebbene la chitina stessa non sia tossica, durante il processo di preparazione degli insetti per il consumo umano, possono essere rilasciate sostanze chimiche cancerogene.

Allergeni e Sensibilità Individuali:

Gli insetti possono anche contenere allergeni che, sebbene possano essere inoffensivi per gli insetti stessi, possono scatenare reazioni avverse nelle persone sensibili. L’esposizione continua a queste sostanze allergeniche potrebbe aumentare il rischio di sviluppare sensibilità o addirittura reazioni allergiche più gravi nel tempo.

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Il Rischio di Sostanze Cancerogene:

Alcune ricerche indicano la presenza di sostanze potenzialmente cancerogene negli insetti. La concentrazione di tali sostanze può variare a seconda della specie di insetto, del loro ambiente di crescita e delle pratiche di coltivazione. Questo solleva seri dubbi sulla sicurezza del consumo di insetti a lungo termine e sull’effetto accumulativo di queste sostanze nel corpo umano.

Necessità di Ricerche Approfondite:

È evidente che, prima di abbracciare completamente il consumo di insetti come fonte alimentare, è necessario condurre ricerche più approfondite sulla composizione chimica e sugli effetti a lungo termine sul corpo umano. La mancanza di chiarezza riguardo alle potenziali implicazioni cancerogene solleva domande cruciali sulla sicurezza di questa pratica alimentare emergente.

Conclusioni:

Il pericolo di sostanze potenzialmente cancerogene negli insetti rappresenta un aspetto critico che deve essere attentamente valutato prima di promuovere il consumo su larga scala. È fondamentale condurre ulteriori ricerche scientifiche per determinare con certezza la presenza e gli effetti di queste sostanze, fornendo così una base più solida per giudicare la sicurezza e l’appropriatezza del consumo di insetti nell’alimentazione umana.

Riflessioni sull’Alimentazione e il Rispetto per la Creazione

Insetti nell'Alimentazione (1)
Insetti nell’Alimentazione: Una Tendenza Controversa Piena di Dubbi e Pericoli

Una Visione dell’Alimentazione:
L’alimentazione è un aspetto fondamentale della nostra esistenza, riflettendo non solo le necessità biologiche ma anche le nostre scelte, credenze e rispetto per la creazione che ci circonda.

Dignità e Rispetto per la Vita:
Essere figli di Dio implica una responsabilità etica nel nostro comportamento e nelle nostre scelte quotidiane. Ciò significa riconoscere e valorizzare la dignità intrinseca del essere umano, evitando pratiche che potrebbero essere percepite come degradanti o incoerenti con il rispetto per la creazione.

Verso Scelte Alimentari Consapevoli:
Invece di strisciare per terra a cercare gli insetti come se fossimo degli animali, possiamo adottare un approccio più consapevole e rispettoso verso l’alimentazione. Questo significa esplorare alternative sostenibili e nutrizionalmente ricche che rispettano la dignità umana, evitando pratiche che potrebbero essere percepite come inadeguate o controverse.

Conclusione

In conclusione, considerando i dubbi e i pericoli associati alla presenza di insetti nell’alimentazione e la complessità di adottare questa pratica su larga scala, potremmo esplorare alternative più sostenibili e in linea con la salute umana e ambientale. La coltivazione di frutta e verdura biologiche rappresenta una soluzione valida che promuove la produzione alimentare rispettando l’ambiente e preservando la salute umana attraverso l’eliminazione di pesticidi e fertilizzanti sintetici.

Inoltre, per affrontare la crescente crisi climatica, dovremmo concentrarci sull’importanza di aumentare la copertura forestale piuttosto che diminuirla. Piantare più alberi e fermare la deforestazione possono contribuire in modo significativo a ridurre l’anidride carbonica nell’atmosfera, mitigando così gli impatti dei cambiamenti climatici. Questa strategia, combinata con pratiche agricole sostenibili come l’agricoltura biologica, potrebbe costituire un approccio più completo e bilanciato per affrontare le sfide ambientali e alimentari che il mondo attualmente affronta. Investire in tali pratiche potrebbe non solo migliorare la nostra salute, ma anche garantire un futuro più sostenibile per il pianeta che chiamiamo casa.

Chirurgia Ginecologica e Problemi alla Schiena

Il Legame Tra Chirurgia Ginecologica e Problemi alla Schiena: Un’Analisi Approfondita

La chirurgia ginecologica è un campo in continua evoluzione che mira a trattare una vasta gamma di disturbi legati all’apparato riproduttivo femminile. Mentre questi interventi sono spesso cruciali per migliorare la salute delle donne, c’è un aspetto meno esplorato che merita attenzione: la possibile correlazione tra chirurgia ginecologica e problemi alla schiena. In questo articolo, esploreremo come alcune procedure possono influenzare la salute della schiena e quali precauzioni possono essere adottate per mitigare tali rischi.

Chirurgia Ginecologica e Impatto sulla Postura

Le operazioni chirurgiche ginecologiche coinvolgono spesso la manipolazione degli organi pelvici, e questa manipolazione può influenzare la postura e la biomeccanica della schiena. Ad esempio, l’isterectomia, che comporta la rimozione dell’utero, può alterare la struttura di supporto nella cavità pelvica, potenzialmente influenzando la posizione della colonna vertebrale.

Anestesia e Posizionamento durante l’Intervento

Durante un intervento chirurgico, le pazienti sono spesso sottoposte a anestesia generale, il che comporta l’immobilità temporanea. Questa immobilità, unita al posizionamento del corpo durante l’operazione, può portare a tensioni muscolari e stress sulla schiena. È fondamentale che i chirurghi e il personale medico siano consapevoli di tali rischi e adottino misure preventive.

Riabilitazione Post-Operatoria

La riabilitazione dopo un intervento chirurgico ginecologico può giocare un ruolo cruciale nel prevenire problemi alla schiena. Gli esercizi mirati a rafforzare i muscoli della schiena e migliorare la flessibilità possono essere incorporati nel piano di cura post-operatorio. La consulenza di fisioterapisti specializzati può essere preziosa per garantire una corretta riabilitazione.

Consapevolezza del Paziente e Follow-up

Le pazienti devono essere informate sui potenziali rischi legati alla salute della schiena in seguito a un intervento chirurgico ginecologico. La consapevolezza del paziente può favorire comportamenti posturali corretti e una partecipazione attiva nel processo di riabilitazione. Inoltre, un adeguato follow-up medico può identificare precocemente eventuali segni di complicazioni alla schiena.

Personalizzazione del Piano Chirurgico

I chirurghi devono considerare attentamente la storia medica e la salute muscoloscheletrica della paziente prima di pianificare un intervento ginecologico. La personalizzazione del piano chirurgico in base alle esigenze individuali può contribuire a minimizzare gli effetti negativi sulla schiena.

Importanza di Consultare Più di Uno Specialista Prima dell’Intervento

Prima di decidere di sottoporsi a un intervento chirurgico ginecologico, è di fondamentale importanza consultare più di uno specialista. Molti problemi legati all’apparato riproduttivo femminile possono essere trattati con approcci diversificati, e l’opzione chirurgica dovrebbe essere considerata solo dopo una valutazione completa delle alternative. Un approccio multidisciplinare coinvolgente ginecologi, fisioterapisti e altri specialisti può contribuire a una decisione informata e considerare gli impatti a lungo termine, compresi quelli sulla salute della schiena.

Statistiche Comparate sulla Rimozione degli Organi Riproduttivi

Per contestualizzare ulteriormente l’argomento, è interessante confrontare la frequenza della rimozione dell’utero nelle donne con quella della rimozione dell’apparato riproduttivo maschile negli uomini. Secondo dati statistici, la rimozione dell’utero, nota come isterectomia, è un intervento chirurgico comune che coinvolge circa 600.000 donne negli Stati Uniti ogni anno. In confronto, la rimozione completa o parziale dell’apparato riproduttivo maschile, come la prostatectomia, è praticata in misura significativamente inferiore, con circa 190.000 casi stimati all’anno negli Stati Uniti. Queste cifre sottolineano la rilevanza dell’isterectomia nei confronti degli interventi chirurgici riproduttivi, evidenziando la necessità di una valutazione approfondita prima di procedere con interventi invasivi.

La decisione di sottoporsi a un intervento chirurgico ginecologico richiede una valutazione ponderata dei rischi e dei benefici, inclusi gli impatti sulla salute della schiena. La consultazione con più specialisti e la consapevolezza delle alternative sono fondamentali per garantire che le donne prendano decisioni informate in merito al loro benessere complessivo.

Statistiche sull’Intervento di Rimozione dell’Utero in Italia

Per quanto riguarda l’Italia, le cifre della statistica sono molto simile a quelle americane. In Italia, l’isterectomia, o rimozione dell’utero, è un intervento chirurgico ginecologico comunemente eseguito per trattare varie condizioni, come fibromi uterini, endometriosi o problemi uterini gravi. Secondo le statistiche più recenti, l’isterectomia è uno degli interventi ginecologici più eseguiti nel paese.

Mentre la vasectomia è un intervento relativamente comune tra gli uomini, l’incidenza è significativamente inferiore rispetto all’isterectomia nelle donne. Questo sottolinea l’importanza di comprendere le differenze nei tassi di intervento chirurgico tra i generi e di considerare attentamente le implicazioni specifiche di ciascun procedimento. La consapevolezza di tali statistiche può essere un punto di partenza prezioso per discussioni informate tra pazienti e professionisti della salute riguardo alle opzioni chirurgiche disponibili.

Riflessione sulla Disparità di Consigli tra Generi

Una riflessione critica sulle raccomandazioni mediche evidenzia un’apparente disparità nella propensione a consigliare interventi chirurgici invasivi tra i generi. Si è notato che, in molte circostanze, le donne sono più facilmente indirizzate verso interventi come l’isterectomia, mentre gli uomini sembrano ricevere suggerimenti per procedure simili solo come ultima misura. Questa osservazione solleva il dubbio sulla presunta solidarietà maschile nel contesto medico.
È possibile che le dinamiche di genere influenzino le decisioni mediche, con uomini che potrebbero essere più riluttanti a suggerire interventi invasivi per i loro coetanei maschi. Questo solleva interrogativi sulla parità di trattamento e sulla necessità di una revisione delle pratiche mediche per garantire che le raccomandazioni siano basate esclusivamente sulle esigenze del paziente, indipendentemente dal genere.

Inoltre, la consapevolezza di questa possibile disparità dovrebbe spingere a una riflessione critica sulla necessità reale di interventi chirurgici e sulla valutazione di alternative meno invasive. È fondamentale incoraggiare un dialogo aperto tra medici e pazienti, indipendentemente dal genere, per garantire che le decisioni riguardanti la salute riproduttiva siano prese in modo informato e in linea con le esigenze individuali. Solo attraverso una discussione aperta e consapevole si può aspirare a un approccio medico che sia veramente centrato sul paziente e privo di bias di genere.

Confronto delle Conseguenze degli Interventi Invasivi tra Uomini e Donne

Gli interventi chirurgici invasivi, come l’isterectomia nelle donne e la prostatectomia negli uomini, possono avere conseguenze significative sulla salute, sia a livello generale che specificamente sulla schiena. È importante considerare attentamente tali conseguenze per garantire una valutazione completa dei rischi e dei benefici.
Per le donne sottoposte a isterectomia, oltre agli impatti sulla salute riproduttiva, possono sorgere questioni legate alla postura e alla biomeccanica della schiena. La rimozione dell’utero può alterare la struttura di supporto nella cavità pelvica, influenzando indirettamente la colonna vertebrale e i muscoli circostanti. La perdita di sostegno può portare a una maggiore pressione sulla schiena, aumentando il rischio di disagi muscolari e articolari a lungo termine.

Per gli uomini sottoposti a prostatectomia, l’intervento può influire sulla salute generale e sulla funzionalità sessuale. La prostata è coinvolta nella produzione di fluido seminale, e la sua rimozione può avere implicazioni sulla fertilità e sulla funzione erettile. Inoltre, gli uomini possono sperimentare cambiamenti nella postura e nel sostegno muscolare, sebbene questi effetti siano generalmente meno evidenti rispetto agli impatti sull’apparato riproduttivo femminile.

Entrambi i generi possono affrontare sfide psicologiche e emotive legate alla perdita di organi riproduttivi e agli eventuali cambiamenti nella loro vita intima. La consapevolezza di tali impatti è cruciale sia per garantire una preparazione adeguata sia per fornire un supporto emotivo durante il processo di recupero.

Conclusione

La correlazione tra chirurgia ginecologica e problemi alla schiena è un argomento complesso che richiede una visione olistica e un approccio personalizzato. Mentre molte donne traggono benefici significativi dagli interventi ginecologici, è fondamentale affrontare la questione della salute della schiena in modo proattivo. La ricerca continua e la collaborazione tra chirurghi, fisioterapisti e pazienti sono essenziali per sviluppare protocolli che minimizzino il rischio di problemi alla schiena dopo la chirurgia ginecologica.

Affrontare la Correlazione Tra Chirurgia Ginecologica e Problemi alla Schiena

Sebbene il legame tra chirurgia ginecologica e problemi alla schiena sia emerso più recentemente come un argomento di studio, è cruciale riconoscere l’importanza di questa interconnessione per garantire un approccio completo alla salute della donna. Studi approfonditi stanno gettando luce su come gli interventi chirurgici sull’apparato riproduttivo femminile possano influire sulla postura e sulla salute della schiena, sottolineando la necessità di una consapevolezza crescente e di protocolli medici mirati.

È fondamentale condividere queste informazioni con il pubblico più ampio possibile. La consapevolezza dell’interazione tra chirurgia ginecologica e salute della schiena può guidare le donne nella presa di decisioni informate prima di un intervento chirurgico. Inoltre, incoraggiare la consultazione con più specialisti prima di intraprendere un intervento invasivo può diventare una pratica comune, contribuendo a ridurre i rischi e migliorare i risultati a lungo termine.

L’obiettivo è prevenire potenziali problemi alla schiena attraverso un approccio proattivo alla salute femminile. Condividere le scoperte scientifiche e promuovere una consapevolezza diffusa tra pazienti e professionisti della salute è essenziale per garantire che ogni donna, insieme al suo team medico, possa prendere decisioni informate e personalizzate rispetto alla sua salute complessiva. In questo modo, possiamo avanzare verso un futuro in cui la chirurgia ginecologica sia non solo efficace nella risoluzione dei problemi riproduttivi, ma anche attentamente integrata per preservare e promuovere la salute della schiena.

5 modi per rafforzare i vasi sanguigni

Come rafforzare i vasi sanguigni: 5 semplici modi

Il cuore e i vasi sanguigni costituiscono il sistema circolatorio del corpo. Lo scopo principale di questo sistema è fornire ossigeno a tutti i tessuti. I danni ai vasi sanguigni grandi sono pericolosi per la salute e talvolta per la vita. Le lesioni episodiche dei piccoli vasi non sono così pericolose, ma la fragilità cronica può portare a gravi malattie in futuro. Vedremo perché i capillari, o meglio le pareti dei capillari, diventano deboli o permeabili, e analizzeremo come possono essere rafforzati. Inoltre forniremo 5 modi per rafforzare i vasi sanguigni.

Le vene e le arterie non sono facili da danneggiare. Ciò richiede un forte effetto meccanico, che porta a sanguinamento esterno o interno. Non sempre notiamo lesioni capillari, poiché causano solo emorragie sottocutanee. Questo si manifesta attraverso ematomi (in altre parole, lividi).

Come capire che hai i vasi sanguigni deboli

Per i motivi spiegati prima in questo articolo ci concentreremo sulla fragilità dei capillari – la tendenza a danneggiare le loro pareti.

Lividi sottocutanei compaiono periodicamente in tutti. Ma in alcune persone questo accade troppo spesso. Appaiono anche senza un colpo o sbattimento, ne basta anche un tocco con un po’ di forza. Questa non è una caratteristica individuale del corpo, ma una condizione patologica che deve essere curata.

Per la diagnosi, viene eseguito un semplice test. Un laccio emostatico o un bracciale viene applicato alla parte centrale della spalla per creare pressione (come quando si preleva il sangue per l’analisi). Se dopo 5-10 minuti compare una piccola eruzione emorragica, è necessario prestare attenzione a questo e cercare di migliorare le condizioni delle pareti vascolari. Quando si esegue questo test, è importante non lasciare troppo a lungo il laccio emostatico per evitare problemi circolatori.

Perché i vasi sanguigni diventano fragili

5 modi per rafforzare i vasi sanguigni
5 modi per rafforzare i vasi sanguigni

Le ragioni di questo fenomeno possono essere divise in due gruppi. Il primo sono le malattie ereditarie o autoimmuni, a seguito delle quali compaiono emorragie ed ematomi. Quando diagnosticato, è necessario un trattamento. Il secondo gruppo riguarda le condizioni sfavorevoli che indeboliscono il corpo nel suo insieme. Per ripristinare la forza e l’elasticità degli elementi del sistema circolatorio in questo caso, i rimedi popolari possono essere sufficienti.

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Malattie che indeboliscono i vasi sanguigni

La malattia di Schonlein-Henoch (altri nomi – vasculite emorragica, porpora) porta direttamente alla fragilità capillare. I lividi sono localizzati più spesso sulle gambe, a volte salendo allo stomaco e alla schiena, così come alle braccia. La malattia è autoimmune ed è associata ad un eccessivo accumulo di immunocomplessi IgA.

Il rafforzamento delle pareti vascolari è necessario anche per i pazienti con disturbi emorragici. Ad esempio, i bambini con emofilia sono costantemente feriti. Con l’età, le conseguenze si aggravano, poiché tutti gli elementi del sistema circolatorio ne risentono. Esiste il rischio di emorragie interne e potenzialmente letali nel cervello.

Le malattie virali trasferite indeboliscono anche i vasi. La comparsa di un rash emorragico una settimana dopo l’influenza è un evento comune. In alcuni casi diventa una reazione non al virus stesso, ma ai farmaci per combatterlo (leggere i figli illustrativi).

Malattie cardiovascolari: cause o conseguenze?

Nella maggior parte dei casi è più corretto parlare di dipendenza reciproca. Sebbene la maggior parte delle malattie cardiovascolari sia associata a patologie delle arterie, anche i capillari ne soffrono. Una diminuzione del tono della parete vascolare o un restringimento del lume dei capillari impedisce la normale circolazione sanguigna e l’apporto di nutrienti e ossigeno al cervello.

Tra le malattie ci sono:

  • Ipertensione;
  • Patologie cerebrovascolari;
  • Sclerodermia sistemica;
  • Lupus eritematoso sistemico.

Ci sono casi in cui la modificazione dell’elasticità e della permeabilità della parete capillare porta allo sviluppo di malattie cardiovascolari, tra cui ipertensione e ictus. In particolare, questo si osserva nel quadro clinico del diabete mellito. Sotto l’effetto tossico dell’eccesso di glucosio, si attivano meccanismi che causano danni alla parete vascolare, aumento della sua permeabilità. Pertanto, i diabetici hanno un rischio molto elevato di emorragia cerebrale e infarto del miocardio.

Fattori che indeboliscono i vasi sanguigni

Il sistema circolatorio è direttamente connesso con tutti gli organi del corpo umano. Aiuta a nutrire ogni cellula e allo stesso tempo a rimuovere i prodotti di scarto. Pertanto, lo stato di salute generale può influire anche sul grado di fragilità.

I vasi sanguigni possono essere indeboliti da:

  • Mancanza di vitamine;
  • Stress prolungato;
  • Cattive abitudini;
  • Esaurimento fisico;
  • Fluttuazioni ormonali;
  • Avvelenamento.

In questi casi è più facile migliorare la situazione e rafforzare i vasi da soli. Uno stile di vita sano, vitamine, rimedi popolari contribuiscono a risolvere il problema, e non localmente, ma in modo completo. Ma prima dovresti sottoporsi a un esame e assicurarti che una grave malattia non sia nascosta dietro la fragilità capillare.

Come rafforzare i vasi sanguigni

I flebologi affermano che devono essere rafforzati sistematicamente e non solo una volta. Non dovresti aspettare fino a quando le vene varicose iniziano a comparire sulle gambe o compaiono i primi segni di disturbi circolatori.

Il vaso sanguigno non riposa mai nemmeno per un attimo, quindi il supporto extra non gli farà mai male. Ma ricordati che è meglio consultare prima un medico. Lo specialista potrà consigliarti il rimedio giusto per te.

Come rafforzare i vasi sanguigni con la dieta

Il principale nemico del sistema cardiovascolare è il colesterolo cattivo. Questa sostanza provoca la sigillatura delle pareti dei vasi sanguigni.

Esistono degli alimenti che hanno un effetto protettivo capillare. Tra essi sono:

  • Verdure e frutta ricche di vitamina C;
  • Legumi;
  • Grano saraceno;
  • Verdure;
  • Pesce;
  • Latte;
  • Frutti di mare;
  • I decotti di varie bacche sono molto utili, in particolare la rosa canina e l’aronia.

Ma cibo sano non significa insapore. L’olio d’oliva, il pepe di cayenna e la curcuma possono migliorare la circolazione sanguigna e aggiungere colore e sapore al piatto.

Se pensi di prendere le vitamine continuando di mangiare fast food, sappi che non funzionerà. Per avere un miglioramento significativo dovresti adottare uno stile di vita sano.

Vitamine che aiutano a rafforzare i capillari

Ci sono molte sostanze utili che hanno un effetto benefico sulla salute del sistema circolatorio. Soprattutto, l’epitelio vascolare è rafforzato dalle vitamine dei gruppi:

  • A (trovato in carote, fegato di manzo, pesce, broccoli, formaggio, albicocche, melone);
  • B (può essere trovato in latte, reni, uova, aringhe, cereali);
  • C (sono ricchi di agrumi, verdure, rosa canina, olivello spinoso, cavoli, pomodori);
  • K (consumato da prugne, cetrioli, olio d’oliva, asparagi, pepe di Caienna).

Le vitamine E e PP aiutano anche a migliorare la condizione dei vasi sanguigni in generale. La loro azione è diretta principalmente alla normalizzazione del metabolismo lipidico. Se non è possibile ottenere la giusta quantità di nutrienti dal cibo, possono essere ottenuti da farmaci.

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Effetto benefico dello stile di vita sano sui vasi sanguigni

Abbandonare le cattive abitudini e mantenere uno stile di vita sano può rafforzare non solo le pareti dei capillari, ma anche il sistema cardiovascolare nel suo complesso. Oltre a smettere di fumare, alcol e cibi grassi, i medici raccomandano:

  • fare l’esercizio fisico con sforzo moderato (soprattutto le gambe per evitare le vene varicose);
  • astenersi dal sollevare pesi eccessivi;
  • non surriscaldare troppo il corpo (sotto il sole, nella vasca da bagno o in sauna);
  • indossare scarpe comode;
  • evitare indumenti stretti (soprattutto con elastici stretti).

Il massaggio ha anche un effetto benefico sullo stato dei vasi sanguigni. Perché migliora le condizioni generali, stimola la circolazione sanguigna, tuttavia nel caso della tromboflebite il massaggio è controindicato. Il drenaggio linfatico e il massaggio vibratorio, al contrario, sono dannosi per l’epitelio vascolare.

Un altro componente utile di uno stile di vita sano è una doccia di contrasto. Allena l’intero sistema circolatorio (non solo i capillari, ma anche le vene e le arterie).

Come rafforzare i vasi sanguigni con rimedi popolari

I rimedi popolari possono essere una misura per prevenire la rottura e avere un effetto rinforzante. Comuni sono decotti e tinture:

  • Rosa canina, erba madre e olmaria;
  • Teste d’aglio e limone;
  • Crespino (puoi prendere sia rami che radici);
  • Fiori di grano saraceno;
  • Rosa canina e biancospino;
  • Mirtilli rossi e aglio.

Ci sono molte opzioni per la loro preparazione (differiscono principalmente nelle proporzioni). La cosa principale sono gli ingredienti.

Se non si desidera preparare un infuso, sono sufficienti i tè naturali. Il tè verde, l’anice o qualsiasi altra foglia aiuta non solo a rafforzare, ma anche a pulire i vasi. Utili anche gli impacchi di foglie di cavolo. Deve essere applicato localmente – in luoghi in cui i capillari sono già danneggiati.

Cura dei vasi capillari con le medicine

Quando i metodi descritti sono stati provati, ma non c’è alcun effetto desiderato, è il tempo di consultare un medico. Sceglierà lui la medicina giusta. Non puoi auto medicarti, perché solo il medico può stabilire esattamente cosa ha causato il problema e quale azione dovrebbe avere il farmaco per risolverlo.

L’azione capillaro-protettiva è esercitata da:

  • troxerutina e altri derivati ​​della rutina;
  • piricarbato;
  • escina;
  • tribùnoside.

Con l’aiuto dei farmaci puoi rafforzare i vasi sanguigni, accelerare il metabolismo nelle loro cellule, aumentare la permeabilità delle pareti. Tuttavia, hanno una serie di controindicazioni e dovresti consultare il tuo medico prima di prenderli. In generale, a seguito della loro assunzione, la circolazione sanguigna migliora. Ma, sebbene alcuni farmaci migliorino la circolazione cerebrale, non sono in grado di rafforzare l’epitelio vascolare.

Abbiamo elencato 5 modi per rafforzare i vasi sanguigni e le pareti dei capillari in assenza di malattie gravi. Tutti possono usarli. Pertanto, mantenere la salute del sistema cardiovascolare non è così difficile come sembra.

Vitamine essenziali per le donne oltre i 40 anni

Quali vitamine sono essenziali per mantenere la bellezza e la salute dopo i 40 anni?

L’età dopo i 40 anni è considerata da molti la migliore, perché sei bella, piena di energia, hai abbastanza esperienza di vita e sei ancora pronta per le nuove scoperte. Tuttavia, è a questa età che il corpo femminile subisce una seria prova: i cambiamenti ormonali. Ignorare questi cambiamenti non solo è dannoso, ma persino è pericoloso. Per mantenere la bellezza, la giovinezza e il vigore, il corpo delle donne oltre i 40 anni ha bisogno di fonti aggiuntive di vitamine e minerali essenziali. Un buon medico consiglierà sicuramente in una situazione del genere un complesso non ormonale di vitamine o integratori alimentari.

Dopo i 40 anni il sistema riproduttivo di una donna inizia a funzionare meno attivamente, il lavoro delle ovaie rallenta e la produzione di una serie di ormoni puramente femminili diminuisce. Qualcuno inizia a sentire i cambiamenti prima, qualcuno dopo, in media, i cambiamenti ormonali si verificano attorno ai 45 anni.

I cambiamenti nel background ormonale comportano cambiamenti sia esterni che interni nel corpo:

  • Il metabolismo rallenta, c’è la tendenza al sovrappeso.
  • La condizione della pelle cambia, compaiono le prime rughe profonde, la pelle richiede un’idratazione più intensa.
  • I capelli e le unghie sono soggetti a ottusità e fragilità, quindi hanno bisogno di un’alimentazione aggiuntiva.

Quali vitamine per le donne dopo i 40 anni sono necessarie prima di tutto?

Le migliori vitamine per le donne sopra i 40 anni sono quelle che garantiranno sia un’ottima salute che un aspetto brillante.

Vitamina D

Il compito principale della vitamina D è garantire un buon assorbimento del calcio da parte dell’organismo. Se hai abbastanza vitamina D, le tue ossa saranno forti e non dovrai affrontare l’osteoporosi in futuro. Se questo micronutriente non viene fornito a sufficienza, il tessuto osseo diventa poroso nel tempo e la donna inizia a essere disturbata da sintomi spiacevoli come debolezza, diminuzione delle prestazioni, crampi muscolari. Questo elemento abbassa anche il livello di fosforo, che ha un effetto positivo sull’aspetto dei capelli e della pelle.

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Vitamina A

Come viene anche chiamato, il retinolo è la chiave dell’attrattiva femminile. È grazie a lui che i capelli diventano forti e spessi, le unghie sono forti e la pelle è piena di luminosità naturale. Questo micronutriente ha un effetto positivo sull’acuità visiva e sul metabolismo. Ha anche un potente effetto antietà, motivo per cui è spesso incluso nei cosmetici antietà.

Vitamina C

Questo elemento rafforza il sistema immunitario, ha un potente effetto antiossidante e libera l’organismo dai radicali liberi. Per l’aspetto, il suo valore è innegabile, perché è coinvolto nella produzione di collagene, il che significa che è necessario per mantenere l’elasticità e la giovinezza della pelle. Per non preoccuparsi delle rughe, prendi la vitamina C e usa cosmetici con questo componente.

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Vitamina E

La vitamina E in combinazione con l’acido grasso omega-3 e il retinolo ha un notevole effetto antietà. È anche necessario per gli organi della vista e della pelle. Se il corpo non riceve abbastanza di questo elemento, c’è una diminuzione della massa muscolare, problemi con il sistema nervoso e la funzione riproduttiva e le funzioni del fegato peggiorano.

Vitamina B12

La vitamina B12 è coinvolta nel processo di formazione del sangue e nel metabolismo. Le vitamine essenziali per le donne oltre i 40 anni includono l’intero gruppo B, ma se inizi a notare capelli fragili, debolezza, sonnolenza e irritabilità, è possibile che il corpo manchi di B12. Per scoprire se è necessario assumere questo micronutriente, i test e la consultazione con un medico aiuteranno.

Magnesio

Questo elemento aiuta il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale. È necessario per un sonno adeguato, resistenza allo stress, capacità del corpo di riprendersi completamente dallo stress. Se vuoi essere energica e dare energia agli altri, prendi minerali utili, incluso il magnesio.

Ferro

Il ferro è il minerale principale della salute e della bellezza delle donne a qualsiasi età. Il ferro è un conduttore dell’emoglobina e la carenza di ferro può causare anemia. Durante le mestruazioni, le donne perdono circa 30 mg di ferro e, a 40 anni, queste perdite sono esacerbate dai cambiamenti ormonali. Vuoi avere capelli lucenti, unghie forti e una bella pelle sana? Gli integratori di ferro ti aiuteranno.

Fitoestrogeni

I fitoestrogeni, preparati a base di erbe, che aiutano a ripristinare il livello degli ormoni femminili, contribuiranno a migliorare il benessere e compensare lo squilibrio ormonale. Può essere una tintura, compresse o un estratto di una pianta contenente composti simili agli estrogeni. I fitoestrogeni includono derivati ​​di luppolo, soia, liquirizia e altri.

Omega 3

Gli acidi grassi polinsaturi Omega-3 sono un must per le donne di età superiore ai 40 anni. Omega-3 ha un effetto positivo sul funzionamento del cervello e del cuore, rafforza i vasi sanguigni. Inoltre, questo acido grasso rafforza il sistema immunitario, previene la formazione di placche di colesterolo e dà energia al corpo. Omega-3 è buono per la condizione della pelle, la forza delle unghie e la condizione dei capelli.

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Come assumere gli integratori

Come avrai capito, è importante per le donne oltre i 40 anni assumere le vitamine e minerali essenziali. Ma prima di acquistare vitamine, devi consultare il proprio medico, perché ogni organismo è unico. Inoltre, se decidi di assumere i micronutrienti singolarmente piuttosto che in combinazione, è importante considerare che alcuni di essi sono incompatibili e non devono essere assunti insieme.

Quindi, ad esempio, l’assunzione di vitamina D non può essere combinata con le vitamine A ed E, perché neutralizza l’effetto dell’assunzione di questi nutrienti e la vitamina B12 neutralizza la vitamina C e PP. Non è facile per una persona senza formazione comprendere tali sfumature.

Se non vuoi aspettare troppo la visita dal medico e vorresti iniziare ad assumere gli integratori, scegli qualche complesso vitaminico e poi consulta il tuo medico in ogni caso.

Anche tu hai la carenza di Omega-3?

Molte persone hanno la carenza di Omega-3, ma non sanno. Scopri i sintomi

Molti di noi sperimentano una grave carenza di vitamine e oligoelementi nel corpo, quasi una persona su due è carente di omega-3. Ma il nostro benessere dipende direttamente da questa sostanza.

Puoi determinare che il tuo corpo ha bisogno di questi acidi grassi dai seguenti sintomi:

Pelle secca

Affinché la pelle mantenga l’umidità e rimanga giovane, ha bisogno di grassi omega-3. Il fatto è che questi grassi fanno parte della struttura della parete cellulare. Più alto è il loro livello, meglio la pelle assorbirà i nutrienti e si libererà più velocemente delle tossine. Se noti che la tua pelle si sta seccando, molto probabilmente hai una carenza di omega-3.

Capelli senza vita

Se non puoi vantarti di capelli folti e lucenti, ma, al contrario, i tuoi capelli hanno un colore spento, allora devi semplicemente assumere gli omega-3. Sono questi grassi che nutrono i tuoi capelli e li rendono più forti. Inoltre, gli acidi grassi possono prevenire la caduta dei capelli, che si verifica più spesso a causa dell’infiammazione del cuoio capelluto.

Unghie fragili

Se sei abituata alla lunghezza corta delle unghie e non ti è possibile farle crescere, allora hai bisogno di omega-3. Prova a prendere l’olio di pesce. A proposito, è abbastanza ben assorbito dal corpo. Puoi anche aggiungere più pesce alla tua dieta.

Sonno disturbato

Secondo gli scienziati, le persone che dormono bene non sono carenti di omega-3. Tuttavia, coloro che soffrono della sua carenza di solito hanno problemi con il sonno e con l’addormentarsi. Nonostante questo problema, non dovresti assumere omega-3 la sera. Dovresti assumere l’omega-3 al mattino. Questo ti aiuterà a sentirti vigile tutto il giorno e ad addormentarti facilmente la sera.

Problemi di concentrazione

Se noti che sei costantemente distratta dal lavoro, non affrettarti a incolpare te stessa. Molto probabilmente hai una carenza di omega-3.

Stanchezza cronica

Se lo stato di stanchezza cronica è una cosa comune per te, allora la ragione potrebbe risiedere nella mancanza di omega-3. Prova ad aggiungere pesce, noci e oli grassi alla tua dieta. Probabilmente sentirai subito più l’energia.

Dolori alle articolazioni

A proposito, l’omega-3 è un agente antinfiammatorio abbastanza forte. Aiuta ad alleviare i dolori articolari.

L’importanza dell’Omega-3 per la pelle

Vorrei sottolineare l’importanza di Omega-3 per la nostra pelle. La nostra pelle è lo specchio dell’intero organismo. Dermatologi e cosmetologi esperti lo sanno che creme, unguenti e procedure esterne aiutano la pelle, ma una pelle diventerà veramente sana e bella solo dopo che i problemi interni saranno stati risolti.

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Perché gli acidi grassi omega-3 sono essenziali per la pelle?

  • In primo luogo, perché inibiscono l’eccessiva attività del sistema immunitario, prevenendo lo sviluppo di allergie cutanee.
  • In secondo luogo, gli acidi omega-3 preservano il collagene, la base elastica della nostra pelle, responsabile dell’elasticità e dell’assenza di rughe. La quantità di collagene, di norma, diminuisce con l’età e la nostra pelle perde elasticità – diventa flaccida.
  • In terzo luogo, gli acidi grassi omega-3 sono i peggiori nemici dell’infiammazione cronica. Combattono l’acne , accelerano la guarigione e fungono da componente importante nel trattamento della dermatite cronica. È stato dimostrato che nei paesi in cui da tempo immemorabile si mangia cibo ricco di acidi grassi polinsaturi, non ci sono praticamente dermatosi e una malattia come l’acne.
  • In quarto luogo, la nostra pelle soffre molto per lo stress costante. Gli ormoni dello stress – la ben nota adrenalina, promuovono lo spasmo dei capillari della pelle, provocando così “fame”, ipossia tissutale. Da qui il colore terroso opaco della pelle, secchezza, assottigliamento. Un aumento di un altro ormone dello stress, il cortisolo, provoca un aumento della glicemia. Il glucosio, a sua volta, danneggia il collagene. Proteggendoci dall’ambiente esterno aggressivo, la pelle è costantemente danneggiata.
  • L’ossigeno atmosferico è il principale aggressore per la nostra pelle. Forti antiossidanti, acidi grassi omega-3, proteggono la pelle dagli effetti dannosi dell’ossigeno e la aiutano a sopravvivere allo stress con perdite minime.
  • Infine, come già accennato, la pelle riflette lo stato dell’intero organismo, la cui salute è estremamente influenzata negativamente dalla mancanza di sonno, da una buona alimentazione, da uno stress eccessivo, sia mentale che fisico, e dalla depressione. La depressione non è solo un cattivo umore e un esaurimento. La nostra psiche è complessa: una persona allenata con lo sforzo del pensiero può rallentare il battito cardiaco, ridurre la sensibilità alle alte e basse temperature, persino liberarsi di alcune malattie. Nella depressione, tutto il potere della psiche è diretto contro il proprio corpo. Come risultato della ricerca, si è scoperto che una parte significativa della depressione è associata a una carenza di acidi grassi omega-3. Con la loro carenza nei “centri dell’umore” situati nel cervello, si formano meno sostanze dagli acidi omega-3, che consentono di guardare letteralmente la vita in modo positivo.

Perché assumere Omega-3 in capsule

Quando gli specialisti hanno scoperto l’importanza dell’Ogea-3 per la salute generale, inizialmente pensarono che il problema potesse essere risolto cambiando la dieta. Sfortunatamente, si è scoperto che i cibi moderni sono estremamente poveri di acidi grassi omega-3. Ce ne sono pochi nella carne a causa del passaggio degli allevamenti di bestiame ai foraggi misti anziché all’erba. Negli oli vegetali c’è la carenza per la scelta delle materie prime: mais e girasole contengono pochissimi acidi omega-3, hanno più omega-6.

È possibile passare all’uso di olio d’oliva e semi di lino. Alcuni usano quotidianamente olio di semi di lino con cucchiai nella sua forma pura, caricando così il fegato, in particolare la cistifellea. Si consiglia di usarli insieme ad altri piatti come insalate, formaggi e pane. Anche nei pesci allevati artificialmente c’è pochissimo Omega-3, poiché, ancora una volta, vengono alimentati con mangime composto invece che con cibo naturale. Il nostro cibo è così povero di acidi omega-3, che indipendentemente dalla dieta, la carenza non può essere evitata. L’unica via d’uscita è utilizzare preparati in cui gli acidi grassi polinsaturi omega-3 naturali sono concentrati in modo che poche capsule possano soddisfare pienamente le esigenze di una persona.

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Come scegliere Omega-3

I primi tentativi di usare integratori di Omega-3 hanno dato risultati molto contrastanti. In alcuni casi l’effetto era sorprendente, in altri era semplicemente assente. Si è scoperto che la questione è nella composizione: l’efficacia dipende direttamente dalla concentrazione delle forme “marine” di acidi grassi polinsaturi omega-3 – DHA e DPA.

Nei preparati derivati ​​dalle piante, le forme “marine” rappresentano solo il 15%. Per la pelle, questa quantità è misera.

La situazione è molto migliore nelle preparazioni a base di pesce, dove la quota di forme “marine” rappresenta il 40-45% della quantità totale di acidi grassi omega-3.

I leader erano complessi di omega-3 dai tessuti dei mammiferi marini, ad esempio dall’olio di foca. In tali preparazioni, il 65-70% degli acidi grassi omega-3 sono forme “marine”, estremamente importanti per la salute della pelle.

Per acquistare un integratore di Omega-3 di qualità, devi prima capire di quali materie prime è composto. Cioè, dal fegato o dalla carcassa del pesce.

Esistono tre fonti di materie prime per la produzione:

  • Fegato di pesce, quindi sul barattolo dovrebbe essere scritto “TRAN” o “Liver Oil”. Ma forse non ci sarà scritto niente.
  • Olio di pesce di scarto catturato al largo delle coste dell’America Latina. L’intero pesce viene lavorato, compreso il fegato. Questo Omega-3 è di bassa qualità ed è economico. Poiché il pesce vive in acqua calda, il contenuto di Omega-3 è basso e le vitamine A e D e varie tossine e sali di metalli pesanti sono elevate.
  • Grasso di tessuto di pesce. E’ l’opzione migliore. Il barattolo dovrebbe dire “Fish body oil”. È molto meglio delle materie prime e, di conseguenza, costoso.

Anche il modulo di rilascio gioca un ruolo importante. Grasso sciolto confezionato nella bottiglia è soggetto a una rapida ossidazione. La maggior parte degli integratori di Omega-3 sul mercato sono sotto forma di capsule di gelatina che li proteggono dall’esposizione all’ossigeno. Le capsule di olio di pesce vengono assunte con il cibo.

Spirulina per la bellezza

Benefici dell’alga spirulina per la bellezza

La spirulina è un’alga blu-verde. Sono essenzialmente cianobatteri fotosintetici che hanno preso il nome dalla ficocianina, il pigmento blu che contengono. Questi batteri non solo donano il colore al prodotto, ma hanno anche proprietà antinfiammatorie. Queste alghe hanno una composizione biochimica unica in natura. Questa alga ha molteplici benefici per la salute, ma non solo. Spirulina è un tesoro per la nostra bellezza. Vediamo perché.

La spirulina contiene il 60% di proteine, che è il doppio della carne. Questa è esattamente la proteina che contiene otto aminoacidi che una persona riceve con il cibo. In termini di proteine, il prodotto supera anche fagioli, piselli, ceci, fagioli e lenticchie. La spirulina contiene anche acidi grassi importanti per il corpo. Ad esempio, gli omega-6 aiutano il sistema riproduttivo e riducono la sensazione di dolore e infiammazione. Inoltre, il prodotto contiene molte altre preziose sostanze: 18 aminoacidi, fitonutrienti, rame, ferro, manganese, potassio e vitamine del gruppo B.

Benefici della spirulina per la salute

I benefici della spirulina per la salute sono molteplici:

  • Rafforza il sistema immunitario aumentando la produzione da parte dell’organismo di citochine, molecole proteiche che combattono virus e infezioni.
  • Riduce la crescita tumorale e contrasta i radicali liberi.
  • Aiuta a far fronte più facilmente alle allergie: anche 2 g di prodotto al giorno riducono significativamente sintomi come starnuti, congestione e prurito.
  • Aumenta la resistenza e l’efficienza dell’allenamento.
  • Promuove la crescita della microflora sana nell’intestino.
  • Gli integratori della spirulina vengono utilizzati per la prevenzione e il trattamento ausiliario delle malattie della tiroide, dell’anemia da carenza di ferro e per la disintossicazione del corpo.
  • E’ ottima anche nel trattamento del diabete mellito, delle malattie cardiache, di alcuni tipi di cancro, della resistenza alle radiazioni radioattive, ecc.

Vorrei sottolineare l’efficacia della spirulina nel trattamento dell’anemia da carenza di ferro. Questa efficacia è dovuta alla composizione chimica unica dell’alga. In effetti, contiene una grande quantità di vitamina B12, acido folico, ferro, cobalto, rame, che spiega le sue proprietà emostimolanti.

Spirulina per la perdita di peso

La spirulina viene anche chiamata super cibo e quindi è naturale utilizzare la spirulina per una corretta alimentazione e perdita di peso. Un complesso di tutti gli aminoacidi essenziali, vitamine e minerali per il corpo, l’alto contenuto proteico riduce la voglia di snack, dona una sensazione di sazietà duratura, chiude il bisogno di alcuni nutrienti.

Come assumere spirulina per la perdita di peso:

  • in polvere in aggiunta al frullato al posto di dei pasti;
  • come integratore alimentare.

Benefici della spirulina per la pelle

Spirulina per la bellezza della pelle
Spirulina per la bellezza della pelle

Il valore della spirulina per il viso è in un potente effetto antiossidante e la composizione vitaminica. L’alga blu-verde è particolarmente indicata per pelli invecchiate, spente e secche.

La maschera alla spirulina satura l’epidermide di sostanze utili (soprattutto vitamina E), migliora l’elasticità naturale della pelle, ha un effetto rassodante, ringiovanente, antiedematoso, è efficace contro le rughe, le pieghe nasolabiali. A casa, è facile preparare una maschera per il viso con polvere già pronta.

Maschere con la spirulina fatte in casa

Ricetta n°1 Maschera per idratare e rassodare la pelle

Ingredienti:

  • mezzo cucchiaino di estratto o polvere di spirulina;
  • 1 cucchiaio di miele;
  • 1 cucchiaino di olio di enotera.

Mescola accuratamente tutti gli ingredienti in un contenitore adatto. Quindi lava il viso e applica la maschera sulla pelle pulita e asciutta. Lasciare in posa per 10-15 minuti, quindi risciacquare con acqua tiepida e pulita e asciugare il viso tamponando.

Ricetta n°2 Maschera per la pulizia della pelle

Ingredienti:

  • mezzo cucchiaino di polvere o estratto di alghe blu-verdi;
  • 1° un cucchiaio di qualsiasi olio vettore, come jojoba, Argan o olio di Rosa.

Unire tutti gli ingredienti e mescolare bene. Quindi applicare la massa risultante con un movimento circolare su un viso asciutto e lavato e attendere 15-30 minuti. Quindi lavare il viso.

Spirulina per la bellezza dei capelli

La combinazione unica di vitamine, minerali e principi attivi delle alghe viene utilizzata nella cura dei capelli. Le maschere per capelli alla spirulina nutrono i follicoli piliferi, attivano la crescita, prevengono la caduta dei capelli, combattono la seborrea, il prurito, la forfora, detergono il cuoio capelluto, levigano le squame e le punte, donando una bella lucentezza ai capelli.

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Controindicazioni della spirulina

Con l’uso esterno di alghe, vale la pena considerare la possibilità di una reazione allergica. Fai una prova allergica prima dell’uso se non sei sicura o consulta il tuo medico.

Segreto delle donne giapponesi per rimanere giovani

Cosa assumono le donne giapponesi per rimanere giovani a lungo?

Siamo propensi a credere che sia impossibile combattere l’invecchiamento e non ci non resta che mascherare i segni visibili con iniezioni e cosmetici costosi. Ma non è esattamente così. Oggi ti svelo il segreto delle donne giapponesi per rimanere giovani a lungo. Perché in Giappone le donne hanno scoperto un metodo che permette loro “congelare” l’età e prolungare la giovinezza. Questo segreto consiste nel agire dall’interno, assumendo una sostanza chiamata glutatione. Ti racconto cos’è glutatione, come viene prodotto e come assumerlo correttamente per ottenere benefici visibili.

Cos’è il glutatione e perché è importante per il corpo

Il glutatione è un antiossidante, cioè una sostanza che rallenta l’invecchiamento delle cellule e dell’organismo nel suo insieme. È costituito da tre aminoacidi: glutammina, cisteina e glicina.

Una delle cause dell’invecchiamento sono i radicali liberi. Si tratta di sostanze che vengono costantemente prodotte nell’organismo come sottoprodotti durante il metabolismo e altri processi fisiologici. In piccole quantità, i radicali liberi sono essenziali per la memoria, la coordinazione e altre funzioni cerebrali. Ma quando queste sostanze si accumulano, ossidano le cellule di tutti i tessuti e gli organi. Ad esempio, distruggono la barriera protettiva della pelle, a causa della quale diventa secca, si formano macchie di pigmento e rughe. 

Inoltre i radicali liberi danneggiano i follicoli – i capelli diventano grigi e iniziano a cadere. L’ossidazione delle cellule non riguarda solo l’aspetto esterno, ma anche i muscoli che possono indebolirsi e gli organi come ad esempio la vista che si deteriora. In generale poi si assiste all’indebolimento generale dell’immunità.

Il glutatione dunque aiuta a combattere l’ossidazione cellulare. Normalmente viene prodotto nel fegato, da dove si diffonde in tutto il corpo con il sangue e blocca l’azione dei radicali liberi, dopodiché li rimuove.

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Mancanza di glutatione

Come già detto in precedenza, glutatione è prodotto naturalmente nel corpo, ma la sua sintesi diminuisce con l’età. Molte donne notano segni di invecchiamento tra i 40 ei 45 anni, quando i livelli di antiossidanti diminuiscono del 20% rispetto ai 20 e 30 anni. La sintesi del glutatione è ridotta anche dallo stress frequente e dalle radiazioni ultraviolette, motivo per cui alcune persone possono sviluppare rughe profonde prima dei 40 anni.

Quando la produzione naturale del glutatione diminuisce, niente impedisce ai radicali liberi di ossidare le cellule, quindi la pelle diventa opaca e perde elasticità, i capelli cadono, le unghie diventano fragili. L’immunità può essere indebolita e l’affaticamento può verificarsi frequentemente.

Così si attiva un circolo vizioso: piu il corpo invecchia → meno glutatione viene prodotto dal corpo → questo aumenta ulteriormente i segni legati all’età.

Come reintegrare e mantenere il livello di glutatione nel corpo

Per alzare i livelli di produzione di glutatione possiamo ingerire gli alimenti ricchi di questa sostanza, come asparagi, carote, arance e mele. Glutatione viene anche aggiunto ad alcuni integratori. Ma se prendi un antiossidante nella sua forma pura, i benefici saranno minimi. Il fatto è che sotto l’influenza dell’acido cloridrico nello stomaco, il glutatione si decompone in aminoacidi e quindi non riesce piu a bloccare i radicali liberi. Per questo motivo, prima questo antiossidante veniva iniettato direttamente nel sangue, attraverso una flebo o con un’iniezione.

Ma adesso c’è un modo per prendere il glutatione senza iniezioni e flebo. Perché è stato scoperto che se alla molecola di glutatione aggiungere un gruppo acetile, un composto che impedisce alla sostanza di scomporsi nello stomaco, la sostanza non perde la sua azione antiossidante. Così l’antiossidante viene assorbito nelle cellule nella sua forma originale e non perde le sue proprietà. 

Personalmente uso l’integratore NAC (o N-Acetilcisteina) di Longlife è un analogo della L-cisteina. Ne basta una capsula al giorno durante i pasti per avere i benefici di questo integratore.

Segreto svelato

Adesso sai il segreto delle donne giapponesi per rimanere giovani. Sempre piu donne assumono il glutatione per rallentare l’invecchiamento e sentirsi belle e giovani a lungo. Prova anche tu e scrivi i scrivi nei commenti i tuoi risultati.

Chi è Osteopata e perché dovresti visitarne uno

Sai che dovresti visitare regolarmente uno osteopata? Ti spiego il perché

Stress, posture scorrette, abitudini malsane e ritmi frenetici di vita moderna sono le principali cause di dolore cronico o localizzato che possono interferire con la tua quotidianità. Siamo talmente abituati a convivere con i fastidi, doloretti e contratture che ad un certo punto non ci rendiamo nemmeno piu conto. Molti pensano che i dolori sono inevitabili, soprattutto se non hai piu vent’anni. Sappi che non è così. Vorresti sapere quale medico può aiutarti? Sai chi è osteopata e perché dovresti visitarne uno? In questo articolo te lo racconterò.

Hai dolori e devi continuare a soffrire?

Il dolore è semplicemente un segno che qualcosa non va nel nostro corpo. La vita moderna è piena di agenti esterni che causano stress, tensione e cattive abitudini che possono causare diverse malattie. Ma ci sono modi per evitarlo e i professionisti osteopatici sono pronti ad aiutarti in questo.

Chi è Osteopata

L’osteopatia è una terapia che visita il paziente integralmente, indagando sulla causa del dolore, perché affinché qualcuno rimanga in perfetta salute, tutte le parti del corpo devono lavorare insieme in sincronia. Se una parte del corpo è danneggiata, il resto del corpo compensa questa limitazione, causando disagio, rigidità, dolore o infezione.

L’osteopata cerca di ripristinare il normale equilibrio del corpo in modo che tutti gli organi e i sistemi funzionino in perfetta armonia.

Come lavora un osteopata

Chi è Osteopata e perché dovresti visitarne uno
Chi è Osteopata e perché dovresti visitarne uno

Nel primo contatto l’osteopata ti parlerà per qualche minuto per conoscerti e scoprire di piu sullo stato di salute generale. È importante per lo specialista avere una prima impressione della persona e dei sintomi che sta vivendo, nonché delle prospettive che avrà per un trattamento adeguato. Non temere di raccontare troppe cose, perché la storia del paziente è molto importante per una buona diagnosi.

Successivamente, l’osteopata eseguirà la terapia manuale. La maggior parte dei loro trattamenti si basa sul riposizionamento di varie vertebre o articolazioni o sulla correzione di alcuni scompensi muscolari. Pensi di non avere problemi con la schiena? Se fai la visita da un osteopata scoprirai che puoi sentirti molto meglio e dopo mi ringrazierai.

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Perché andare da un osteopata?

A differenza di altri specialisti, un osteopata pensa in modo globale. Questo specialista ti studia per capire la causa del problema perché sa che il disturbo può essere associato a uno specifico sistema del corpo. Se, ad esempio, hai dolore nella zona lombare, potrebbe essere dovuto al fatto che il tuo sistema digestivo è in difficoltà o ha problemi come stitichezza, diarrea, irregolarità mestruali, ecc.

Hai un dolore localizzato, ma nessun specialista è riuscito ad aiutarti? Per qualsiasi dolore articolare o fisico che persiste un osteopata può aiutarti. Questo perché, in generale, in altri ambiti della medicina, si limitano alla ricerca e al trattamento del sintomo. Mentre Osteopata va alla ricerca e risoluzione della causa.

Inoltre, l’osteopatia non utilizza procedure o sostanze invasive. il trattamento è naturale e non sono necessari farmaci, quindi è compatibile con altri trattamenti che stai facendo.

D’altra parte, se pratichi sport, visitare regolarmente un osteopata può ridurre al minimo il rischio di lesioni e condizioni. Poiché regolari esercizi terapeutici, stretching, massaggi corporei e consigli professionali aiutano a far funzionare il corpo in modo ottimale. L’aiuto del osteopata dopo un infortunio fa sì che il recupero sia molto più rapido e agevole rispetto a una persona che non ha un regolare mantenimento osteopatico.

Buona seduta da Osteopata!

Adesso sai chi è Osteopata e perché dovresti visitarne uno. Personalmente almeno una volta all’anno faccio la visita osteopatica e ne esco rinata, è diventata una abitudine molto piacevole. Trovatene uno specialista osteopata nella tua citta e poi fammi sapere come ti sei sentita dopo la visita.

Trova un osteopata nella tua citta.

Perché è importante rafforzare pavimento pelvico

Tonicità del pavimento pelvico è molto importante per la salute intima della donna, scopri perché e cosa fare per rafforzarlo

Secondo le statistiche, il problema della riduzione del tono dei muscoli pelvici riguarda una donna su due che ha partorito, così come il 60% delle donne sopra i 50 anni. Questa patologia riduce significativamente la qualità della vita. Ma vediamo in dettaglio perché è importante rafforzare pavimento pelvico e come farlo. 

Vedremo anche le cause della riduzione del tono dei muscoli pelvici nelle donne, quali saranno le conseguenze di questo cambiamento, come prevenire questo problema e aiutare il corpo a ripristinare la tonicità dei muscoli pelvici.

Muscoli pelvici: perché sono importanti e cosa accadrà se si indeboliscono

Ci sono sedici muscoli nell’area pelvica di una donna. Questi muscoli non partecipano attivamente alla vita del corpo. Tuttavia, hanno bisogno di forza e tono per mantenere gli organi del sistema genito-urinario nella posizione corretta, pur mantenendo il loro normale funzionamento.

I muscoli di questo gruppo hanno un secondo nome: muscoli “femminili“. Il loro tono insufficiente porta con se spiacevoli inconvenienti nella vita abituale di una donna. Può portare alla discesa dell’utero e alla minzione involontaria. Una diminuzione della qualità della vita sessuale è anche una conseguenza dell’indebolimento dei muscoli del pavimento pelvico. Molte donne che hanno questo problema lamentano di provare la spiacevole sensazione di “sentire” un corpo estraneo nelle parti intime.

Per mantenere l’utero, la vescica e l’intestino in posizioni anatomicamente corrette, è necessario mantenere il tono di questo gruppo muscolare.

Chi deve allenare i muscoli del pavimento pelvico?

Chi conduce una vita sedentaria

Ci sono molte vene e vasi sanguigni nella zona pelvica. Il lavoro sedentario porta ad una diminuzione della circolazione sanguigna. Di conseguenza, le cellule non sono sufficientemente sature di ossigeno e sostanze nutritive e si rinnovano più lentamente.

Il rallentamento dei processi naturali porta all’assottigliamento della mucosa vaginale, che è una barriera protettiva naturale contro le infezioni. L’equilibrio acido-base del bioambiente vaginale è disturbato, il che porta a una diminuzione dell’immunità locale. Ciò significa crescita batterica e infezioni.

Prurito, arrossamento, bruciore, odore sgradevole sono queste le conseguenze che riducono la qualità della vita di una donna.

Quando una donna esercita regolarmente i muscoli pelvici, la circolazione sanguigna aumenta. I tessuti e gli organi sono saturi di ossigeno. Le cellule “prendono vita”, vengono ricambiate e riparate. I processi di ricambio cellulare migliorano. L’immunità locale equilibrata non consente ai batteri di moltiplicarsi. E c’è una difesa naturale contro le infezioni e il disagio ad esse associato.

Donne incinta

Il corpo di una donna si prepara al parto e produce un ormone che aumenta l’elasticità dei tessuti. Ciò contribuisce all’allungamento muscolare e alla perdita del tono. Pertanto, i muscoli devono essere allenati sin dai primi giorni di gravidanza. Idealmente, le lezioni dovrebbero iniziare quando si pianifica il concepimento di un bambino.

Inoltre, quando un bambino cresce nello stomaco della madre, esercita pressione sui suoi organi interni e muscoli con il suo peso. Poiché la futura mamma è la maggior parte del tempo in posizione eretta – seduta o in piedi – la forza di gravità aumenta il carico del feto sui muscoli della piccola pelvi.

L’allenamento sistematico dei muscoli pelvici è una misura preventiva per ridurre il rischio di rotture muscolari durante il parto. I muscoli allenati hanno una maggiore risorsa di estensibilità. I loro limiti di possibilità di allungamento e contrazione si espandono. Pertanto, i muscoli diventano più flessibili.

Post-parto

I muscoli che si sono indeboliti durante il parto devono essere ripristinati e riportati al loro tono per mantenere il normale funzionamento degli organi pelvici. Soprattutto se la donna ha avuto piu gravidanze.

Durante la menopausa

In una donna, con passare dell’età, la membrana della mucosa si assottiglia a causa dei cambiamenti nei livelli ormonali e della diminuzione della funzione riproduttiva. Le funzioni protettive della mucosa diminuiscono, i batteri iniziano a moltiplicarsi. L’esercizio fisico regolare migliora la circolazione sanguigna nella zona pelvica. Questo migliora le condizioni della mucosa dando maggiore protezione contro le infezioni.

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Quando la vita intima non porta piu soddisfazione

La realizzazione dei desideri sessuali è necessaria per il lavoro attivo degli ormoni. Uno sfondo ormonale equilibrato influisce sulla bellezza esterna di una donna perché viene prodotto l’ormone estrogeno. Inoltre, la produzione dell’ormone della felicità – l’endorfina – dipende dal buon umore e dal sentirsi belli.

Oltretutto, l’allenamento regolare dei muscoli pelvici contribuisce al rilascio di una maggiore lubrificazione durante il rapporto. Influisce favorevolmente anche sul comfort di una donna durante l’atto.

I muscoli vaginali allenati danno una sensazione più piacevole durante il sesso, perché le terminazioni nervose si svegliano e i partner possono sentirsi a vicenda. Ciò contribuisce al raggiungimento dell’orgasmo.

Infertilità

L’esercizio regolare per rafforzare pavimento pelvico aumenta la circolazione sanguigna nei muscoli e negli organi intimi. Le ovaie producono ormoni migliori che sono responsabili della funzione riproduttiva.

Inoltre, con esercizi sistematici, l’equilibrio acido-base viene normalizzato. In un ambiente acido, lo sperma non può sopravvivere. L’ambiente alcalino lo “brucia”. Con un ambiente PH normale, aumenta la probabilità di gravidanza.

Chi ha a cuore la propria salute

E’ importante rafforzare pavimento pelvico per mantenere il tono dei muscoli della piccola pelvi e, quindi, proteggerti dal prolasso degli organi, dal disagio causato da infezioni per colpa di scarsa immunità e preservare la gioia di vivere e gioire.

Esercizi per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico

La ginnastica femminile più famosa è KEGEL EXERCISES. Si tratta di una serie di esercizi per i muscoli pelvici e i muscoli intimi.

Lo sviluppatore di questa serie di esercizi è Arnold Kegel

(1894-1981) è un ginecologo vissuto a metà del XX secolo.

Gli esercizi di Kegel sono esercizi per aumentare il tono dei muscoli del pavimento pelvico.

Esercizi di Kegel

Perché è importante rafforzare pavimento pelvico (1)
Perché è importante rafforzare pavimento pelvico (1)

Prima di fare esercizi, devi svuotare la vescica e rilassarti. Durante l’esercizio, dovresti respirare in modo regolare.

  1. Contrai i muscoli del pavimento pelvico per 5 secondi. Per i principianti, questo è un ottimo esercizio. Non sovraccaricare questi muscoli schiacciandoli troppo a lungo. Se 5 secondi sono troppo lunghi per te, puoi iniziare con 2-3 secondi.
  2. Rilassa i muscoli per 10 secondi. Idealmente, dovresti sempre fare una pausa di 10 secondi prima di ripetere un esercizio. Quindi i muscoli riposeranno e puoi evitare la tensione. Conta fino a 10 prima di ricominciare l’esercizio.
  3. Ripeti gli esercizi 10 volte. Questo conta come una serie di esercizi di Kegel. Se hai iniziato con 5 secondi, contrai per 5 secondi, rilassati per 10 e ripeti l’esercizio 10 volte. Ripeti la serie 3-4 volte al giorno, ma non di più.
  4. Passa a contrarre i muscoli del pavimento pelvico per 10 secondi alla volta. Puoi aumentare la durata della contrazione muscolare ogni settimana. Non è necessario farlo più a lungo o eseguire più di un set alla volta. Quando raggiungi i 10 secondi, mantieni quel tempo e continua a fare una serie di 10 ripetizioni di esercizi da 10 secondi 3-4 volte al giorno.
  5. Tira indentro i muscoli del pavimento pelvico. Questa è un’altra variante degli esercizi di Kegel. Per tirare i muscoli. Stringi i muscoli dei glutei e spingi le gambe in alto e in dentro. Rimani in questa posizione per 5 secondi e rilassati. Ripeti l’esercizio 10 volte di seguito. Tutto dovrebbe durare circa 50 secondi.

Precauzioni

Ricorda! L’esercizio dovrebbe essere fatto regolarmente! In questo caso, il risultato può essere evidente già dopo 4-6 settimane.

Adesso sai perché è importante rafforzare i muscoli del pavimento pelvico. Ma attenzione! Durante gli esercizi non devi sentire nessun disaggio o dolore. Se senti dolore o un forte fastidio smetti di fare gli esercizi e rivolgiti al tuo ginecologo.

Doccia fredda perché fa bene

Perché devi fare la doccia fredda se vuoi essere in salute?

La maggior parte delle persone si fa la doccia ogni giorno senza dare molta importanza. Sì, la doccia è piacevole e poi è importante anche per motivi igienici. Ma sai perché la doccia fredda fa bene alla salute? Inoltre sarai sorpreso a scoprire che c’è anche un effetto psicologico benefico delle docce fredde.

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Benefici delle docce fredde

  • Le docce fredde aiutano ad aumentare i livelli di energia. Lavarsi con l’acqua fredda non è solo una “terapia d’urto” che può svegliarti. Perché l’acqua fredda stimola la circolazione sanguigna in tutto il corpo, fornendo ossigeno ai tessuti. Poiché la circolazione sanguigna migliora e il corpo è più ossigenato, ti senti più vigile ed energico.
  • ​​​​​​La doccia fredda aiuta ad alleviare i sintomi della depressione. Ci sono molti recettori nervosi sulla pelle umana che sono sensibili al freddo. L’acqua fredda entra in contatto con la pelle e un’enorme quantità di impulsi elettrici provenienti da questi termocettori iniziano a fluire nel cervello. In pratica facendo una doccia fredda ricevi lo stesso effetto di un potente antidepressivo. Tra l’altro, quando fai una doccia fredda, le endorfine vengono rilasciate nel sangue e questo migliora anche il tuo umore.⠀
  • Le docce o i bagni sia freddi che caldi contribuiscono a dormire bene la notte. Quando fai una doccia fredda, dopo lo shock iniziale, inizi ad abituarti alla temperatura dell’acqua. Dopo aver finito il bagno entri in una stanza calda, ti sdrai sotto le coperte e ti senti subito caldo e coccolato. Il tuo corpo si rilassa e ti addormenti prima e dormi meglio. Durante una doccia o un bagno caldo, l’acqua calda rilassa i muscoli e allevia le tensioni, il che contribuisce anche a dormire bene.⠀

A proposito, l’estate è il momento migliore per iniziare a praticare le docce fredde.

Come migliorare circolazione delle gambe

5 metodi naturali per migliorare la circolazione delle gambe

Il cuore e i vasi sanguigni costituiscono il sistema circolatorio del corpo. Lo scopo principale di questo sistema è fornire ossigeno a tutti i tessuti. I danni alle grandi vasi sono pericolosi per la salute e talvolta anche per la vita. Le lesioni episodiche di piccoli vasi non sono così pericolosi, ma la fragilità cronica può portare a gravi malattie in futuro. Spiegheremo perché i capillari, o meglio le pareti dei capillari, diventano deboli o permeabili e analizzeremo come possono essere rafforzati e in generale come migliorare la circolazione delle gambe.

Le vene e le arterie non sono facili da danneggiare. Ciò richiede un forte effetto meccanico, che porta a emorragie esterne o interne. Non sempre notiamo lesioni capillari, poiché causano solo emorragie sottocutanee. Questo si manifesta attraverso ematomi (lividi).

Come capire se i tuoi vasi sanguigni sono deboli

La fragilità dei capillari è la tendenza di danneggiarsi le loro pareti. A tutti capita di avere dei lividi ogni tanto, è normale. Ma in alcune persone i lividi compaiono troppo spesso. Non devono nemmeno sbattere da qualche parte, basta anche un piccolo colpetto. Questa non è una caratteristica individuale del corpo, ma una condizione patologica che deve essere curata.

Per la diagnosi, viene eseguito un semplice test. Un laccio emostatico o un bracciale viene applicato alla parte centrale del braccio per creare pressione (come quando si preleva il sangue per l’analisi). Se dopo 5-10 minuti appare una piccola eruzione cutanea emorragica, vuol dire che è necessario prestare attenzione e cercare di migliorare le condizioni delle pareti vascolari. Quando si esegue questo test, è importante non lasciare il laccio emostatico troppo a lungo per evitare problemi circolatori.

Perché i vasi sanguigni diventano fragili

Le ragioni di questo fenomeno possono essere divise in due gruppi. Il primo sono le malattie ereditarie o autoimmuni, a seguito delle quali compaiono emorragie ed ematomi. Quando viene diagnosticato, è necessario un trattamento. 

Il secondo gruppo è costituito da condizioni sfavorevoli che indeboliscono il corpo nel suo insieme. Per ripristinare la forza e l’elasticità dei vasi sanguigni i rimedi popolari potrebbero essere sufficienti.

Malattie che portano a fragilità dei vasi sanguigni

La malattia di Schonlein-Genoch (altri nomi – vasculite emorragica, porpora) porta direttamente alla fragilità capillare. I lividi sono localizzati più spesso sulle gambe, a volte anche sullo stomaco e sulla schiena, così come sulle braccia. La malattia è autoimmune ed è associata a un eccessivo accumulo di immunocomplessi IgA.

Il rafforzamento delle pareti vascolari è necessario anche per i pazienti con disturbi emorragici. Ad esempio, i bambini con emofilia hanno sempre i lividi. Con l’età, le conseguenze si aggravano, poiché tutti gli elementi del sistema circolatorio ne soffrono. C’è il rischio di sanguinamenti e emorragie nel cervello pericolosi per la vita.

Anche le malattie virali indeboliscono i vasi sanguigni. La comparsa di un’eruzione emorragica una settimana dopo l’influenza è un evento comune. In alcuni casi, diventa una reazione non al virus stesso, ma ai farmaci per combatterlo.

Malattie cardiovascolari: cause o conseguenze?

Nella maggior parte dei casi è più corretto parlare di relazione reciproca. Sebbene la maggior parte delle malattie cardiovascolari sia associata a patologie delle arterie, anche i capillari ne soffrono. Una diminuzione del tono della parete vascolare o un restringimento dei capillari impedisce la normale circolazione sanguigna e l’apporto di nutrienti e ossigeno al cervello.

Tra le malattie si segnala:

  • ipertensione;
  • patologie cerebrovascolari;
  • sclerodermia sistemica;
  • lupus eritematoso sistemico.

Ci sono casi in cui la variazione dell’elasticità e della permeabilità dei pareti capillari porta allo sviluppo di malattie cardiovascolari, tra cui ipertensione e ictus. In particolare, ciò si osserva nel quadro clinico del diabete mellito. Sotto l’effetto tossico del glucosio in eccesso, vengono attivati ​​meccanismi che causano danni alla parete vascolare e un aumento della sua permeabilità. Pertanto, i diabetici hanno un rischio molto elevato di emorragia cerebrale e infarto del miocardio.

Fattori che indeboliscono vasi sanguigni

Il sistema circolatorio è direttamente connesso con tutti gli organi del corpo umano. Esso aiuta a nutrire ogni cellula del corpo e allo stesso tempo a rimuovere i prodotti di scarto. Pertanto, lo stato di salute generale può incidere anche sul grado di fragilità.

I vasi sanguigni possono essere indeboliti da:

  • mancanza di vitamine;
  • stress prolungato;
  • cattive abitudini;
  • esaurimento fisico;
  • fluttuazioni ormonali;
  • avvelenamento.

In questi casi è più facile migliorare la situazione e rafforzare le pareti dei vasi sanguigni da soli. Uno stile di vita sano, vitamine, rimedi popolari contribuiscono a risolvere il problema e non a livello locale, ma in modo completo. Ma prima dovresti sottoporti a un esame e assicurarti che non si tratta di una malattia grave.

Come rafforzare i vasi sanguigni

I flebologi affermano che i vasi sanguigni devono essere rafforzati sistematicamente e non di tanto in tanto. Non dovresti aspettare fino a quando compaiono i primi segni di disturbi circolatori.

Siccome un vaso sanguigno non smette mai di funzionare svolgendo il suo lavoro di continuo, quindi un supporto extra non è mai d’intralcio. Ma prima di mettersi a sperimentare è meglio consultare prima un medico.

Come migliorare circolazione con la dieta

Il principale nemico del sistema cardiovascolare è il colesterolo. Questa sostanza provoca la chiusura delle pareti dei vasi sanguigni. Ma la concentrazione moderata di colesterolo è persino utile.

Esiste un complesso di prodotti che hanno un effetto protettivo capillare. Ciò comprende:

  • frutta e verdura ricche di vitamina C;
  • legumi;
  • grano saraceno;
  • verdure (soprattutto acetosa);
  • pesce;
  • frutti di mare.

I decotti di vari frutti di bosco sono molto utili, in particolare la rosa canina e l’aronia.

Ma ricordati che cibo sano non significa insapore. L’olio d’oliva, il pepe di Cayenna e la curcuma possono sia migliorare la circolazione sanguigna che aggiungere colore al piatto.

Però se stai cercando di rafforzare i vasi sanguigni mangiando ogni tanto gli alimenti sano, ma per il resto consumando cibo da fast-food, sappi che non funzionerà. Lo stesso discorso vale per il consumo eccessivo di caffè, bevi alcolici e fumo.

Vitamine che ci rafforzano vasi sanguigni

Ci sono molte sostanze utili che hanno un effetto benefico sulla salute del sistema circolatorio. Soprattutto, l’epitelio vascolare è rafforzato dalle vitamine dei gruppi:

  • A (che si trova in carote, fegato di manzo, pesce, broccoli, formaggio, albicocche, melone);
  • B (si trova nelle uova, nelle aringhe, nei cereali);
  • C (agrumi, verdure, rosa canina, olivello spinoso, cavolo cappuccio, pomodori);
  • K (prugne secche, cetrioli, olio d’oliva, asparagi, pepe di Caienna).

Le vitamine E e PP aiutano anche a migliorare le condizioni dei vasi sanguigni in generale. La loro azione è diretta principalmente alla normalizzazione del metabolismo lipidico. Se non è possibile ottenere la giusta quantità di nutrienti dal cibo, possono essere ottenuti da farmaci multivitaminici.

Come migliorare circolazione delle gambe con stile di vita sano

Rinunciare alle cattive abitudini e mantenere uno stile di vita sano può rafforzare non solo le pareti dei capillari, ma anche il sistema cardiovascolare nel suo complesso. Oltre a smettere di fumare, di bere alcol e mangiare cibi grassi, i medici raccomandano:

  • dare al corpo carichi moderati (soprattutto le gambe per evitare le vene varicose);
  • astenersi dal sollevare pesi eccessivi;
  • non surriscaldare il corpo (sotto il sole, nella vasca da bagno);
  • indossare scarpe comode;
  • evitare indumenti stretti (soprattutto con elastici).

Il massaggio ha un effetto benefico sullo stato dei vasi sanguigni. In questo caso si tratta del solito impatto manuale. Massaggio migliora le condizioni generali, stimola la circolazione sanguigna. Tuttavia, nel caso di tromboflebite il massaggio è controindicato. Il drenaggio linfatico e il massaggio vibratorio, invece, sono dannosi per l’epitelio vascolare.

Un’altra componente utile di uno stile di vita sano è la doccia fredda o alternata. Perché allena l’intero sistema circolatorio, non solo i capillari, ma anche le vene e le arterie.

Rimedi popolari per migliorare circolazione delle gambe

Come migliorare circolazione delle gambe
Come migliorare circolazione delle gambe

I rimedi popolari possono essere una misura preventiva per la fragilità e avere un effetto rinforzante. Comuni sono i decotti e le tinture:

  • da Rosa Canina, Spirea e Betulla;
  • da teste d’aglio e limone;
  • dal crespino (puoi prendere sia rami che radici);
  • dai fiori di grano saraceno;
  • da rosa canina e biancospino;
  • da mirtilli e aglio.

Ci sono molte opzioni per la loro preparazione (differiscono principalmente nelle proporzioni). La cosa principale sono gli ingredienti.

Se non c’è voglia di preparare un infuso, bastano le tisane naturali. Il thè verde, l’anice aiutano non solo a rafforzare, ma anche a pulire i vasi. Sono utili anche impacchi di foglie di cavolo. Gli impacchi devono essere applicati localmente, in luoghi in cui i capillari sono già danneggiati.

Sesso dopo i 40 anni

7 cose che devi sapere sul sesso dopo i 40 anni

Sembra strano ma molte persone affermano che il piacere dall’intimità nell’età adulta aumenta. Dunque, il sesso dopo i 40 anni è bello? Quali sono le caratteristiche del piacere adulto? Vediamo insieme le 7 cose da sapere sul sesso dopo i 40 anni.

1. Il sesso non scomparirà

Secondo la ricerca sul comportamento sessuale un terzo delle persone negli Stati Uniti continua ad avere rapporti vaginali fino all’età di 70 anni. A 40 anni, questa cifra è del 70% per le donne e del 74% per gli uomini.

2. La sicurezza è sempre al primo posto

Nessuna età protegge la sessualità dalle malattie sessualmente trasmissibili. Quindi a qualsiasi età rimane il rischio di contrarre le malattie come sifilide, gonorrea, infezione da clamidia, herpes genitale, epatite B, verruche genitali e tricomoniasi.

Anche il rischio di contrarre l’HIV non diminuisce con l’età. Negli Stati Uniti, la metà di coloro che sono sieropositivi ha più di 50 anni. Questo perché la qualità della medicina moderna aiuta le persone con il virus a vivere più a lungo.

Quindi non trascurare i preservativi con i nuovi partner. E non smettere di sottoporti regolarmente a test per le malattie sessualmente trasmissibili nel corso degli anni .

3. Piacere auto procurato

La ricerca scientifica ha mostrato che la percentuale di donne che si masturbano non diminuisce con l’età e rimane entro il 60% nelle tra 16 e 59 anni. Un terzo delle donne con più di 70 anni si masturba. In media, il 70% degli uomini si masturba prima dei 69 anni. Poi l’indicatore inizia a scendere fino al 46%.

4. Alcune difficoltà

Ciò è dovuto ai cambiamenti fisiologici nel corpo che abbiamo ereditato dalle persone primitive. Raramente qualcuno viveva fino a 40 anni e l’idea era quella di avere il tempo di produrre prole prima della morte. L’evoluzione non vedeva il punto nel lasciare un sistema riproduttivo funzionante per coloro che sarebbero presto morti, quindi le donne ora attraversano la menopausa praticamente nella mezza età, cosa prima impensabile.

Donne

In premenopausa, un periodo tra i 40 e i 50 anni, i livelli di estrogeni iniziano a diminuire, le mestruazioni diventano meno regolari, la vagina può restringersi e le sue pareti possono diventare più sottile. La maggior parte delle donne inizia a secernere meno lubrificazione vaginale, che può causare dolore durante il sesso. Le pareti assottigliate della vagina dopo la penetrazione possono sanguinare e questo aumenta il rischio di infezioni. I lubrificanti a base d’acqua aiuteranno a risolvere questo problema.

Se una donna usa la terapia ormonale per trattare vari sintomi della menopausa, come le vampate di calore, la sua libido può aumentare.

Dovresti informare il tuo medico di tutti i cambiamenti nel corpo che ti disturbano e influenzano la tua vita sessuale. Ti aiuterà a scegliere il modo migliore per risolvere i problemi.

Uomini

Tra i 40 ei 50 anni, negli uomini iniziano i cambiamenti di erezione. Solo le fantasie erotiche non bastano piu per favorire l’erezione. Bisogno aiutare la situazione con le carezze sui genitali.

Il giornalista Michael Castleman, che scrive di sesso da 36 anni, dice che le erezioni negli uomini sopra i 40 anni possono essere molto meno stabili.

Se i cambiamenti in atto ti danno ancora fastidio, vai dal medico prima di assumere i farmaci per l’erezione o di ricorrere alla medicina alternativa. Molto probabilmente, il tuo problema è facilmente risolvibile e non hai alcuna disfunzione erettile.

5. Qualità del sesso migliora con tempo

Molte donne sopra i 40 anni sono più soddisfatte del proprio sesso rispetto a quando erano più giovani. Perché sia le donne che uomini hanno piu esperienza, sono meno frettolosi ed egoisti e si concentrano sul piacere del partner. Inoltre in età adulta i timori e le insicurezze scompaiono e questo rende il godimento piu facile.

Il giornalista Michael Castleman osserva che il dolore durante l’intimità nelle donne e l’erezione insufficiente negli uomini stanno costringendo molti partner a riconsiderare il loro approccio al sesso e a diversificarlo in modo significativo.

Castleman sostiene che questa età rivela davvero l’intimità, perché le coppie si stanno allontanando da questa percezione unica del sesso “corretto” e stanno iniziando a sperimentare. Il sesso orale, i giocattoli e i giochi di ruolo stanno diventando normali.

6. Erezione e orgasmo maschile sono legati?

In realtà gli uomini non hanno bisogno di un’erezione per avere un orgasmo. Anche con un pene flaccido, un ambiente confortevole, fantasie erotiche e carezze energiche di una donna sono sufficienti per raggiungere l’orgasmo. Sarà piacevole come prima.

7. Malattie cardiache contro il godimento

Nell’età avanzata il restringimento e l’indurimento delle arterie colpisce i vasi sanguigni e rende difficile la circolazione del sangue nel corpo. Di conseguenza, uomini e donne potrebbero avere problemi con orgasmi. Potrebbe anche volerci più tempo per eccitarsi e gli uomini potrebbero avere più difficoltà a mantenere l’erezione .

A 40 anni questo ancora non ti minaccia, ma è meglio prendersi cura della propria salute in anticipo. Cerca di mangiare bene, sii attivo fisicamente e non tardare ad andare dal medico se il tuo cuore comincia a darti fastidio.

Risultato

Ricerca ha dimostrato che la maggior parte degli orgasmi si verificano nelle donne di età superiore ai 36 anni. E le donne a 67 anni sperimentano l’orgasmo più spesso che a24. Ma non c’è una ragione fisiologica per questo.

Il punto è che le donne acquisiscono fiducia in se stesse e iniziano a esprimere i propri desideri o le proprie critiche. E gli uomini adulti percepiscono le critiche meglio che a 20 anni e sono più pronti a dedicare più tempo ai preliminari. Sia gli uomini che donne sono pronti per esperimenti e nuove sensazioni.

Secondo l’evoluzione, le persone dopo i 40 anni non avrebbero dovuto fare sesso, ma come si è visto questo periodo è divenuto il migliore nella vita sessuale.

Quindi non aver paura del sesso dopo i 40 anni, perché esso sarà migliore di prima. Ma ricorda, tutto dipende da te, tu stesso deciderai se farai il miglior sesso della tua vita.

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Perché mangiamo troppo

Spiegazione del perché a volte si mangia troppo

Perché mangiamo troppo? Come gestire la quantità di cibo consumato? Il conteggio delle calorie e la restrizione rigorosa sono l’unico modo per mangiare di meno? Cechiamo di capirlo insieme.

Perché l’eccesso di cibo è dannoso?

Il nostro corpo sa adattarsi alla malnutrizione. A livello di fisiologia, ha reazioni adattive come rallentamento del metabolismo, modificazione della combustione dei grassi e regolazione del comportamento. Ma allo stesso tempo, non sa affatto cosa fare con l’eccesso di cibo, perché non ha alcun meccanismo di contenimento per questo. Pertanto, l’eccessivo apporto calorico diventa la causa di molte malattie da abbondanza di cibo.

Ma non si tratta solo di essere in sovrappeso. L’eccesso di cibo accelera l’invecchiamento cellulare del corpo e aumenta il rischio di molte malattie. Inoltre, il grasso più pericoloso non è quello che vediamo, ma quello nascosto agli occhi: nel fegato, nel cuore, nelle anse intestinali. Aumenta anche il rischio di malattie pericolose come diabete e malattie cardiache. Non è un caso che esista l’espressione “falso magro”. Si tratta di persone che, nonostante abbiamo il peso normale, possono avere un eccesso di grasso interno.

Motivi del perché si esagera con il cibo

Esiste un termine che descrive il consumo di cibo in eccesso – iperfagia. Adesso, scopriamo quali trigger esistono e cosa possiamo fare con loro. Eliminando le cause, elimineremo il desiderio di cibo in eccesso e l’abitudine di mangiare troppo.

Iperfagia da stress e voglie di “cibo consolatore”

Perché questo meccanismo è così rilevante? Nel mondo di oggi c’è molto stress cronico, le nostre situazioni di vita stanno diventando più complesse e meno prevedibili. E per il corpo sotto stress, c’è una soluzione ben nota: mangiare. Da qualche parte a livello cellulare, qualsiasi stress cronico è percepito come fame. La risposta naturale a questa situazione è mangiare di più.

A livello dei geni gli organismi che mangiano di più e immagazzinano più grasso hanno maggiori probabilità di sopravvivere.

E molti altri meccanismi sono incorporati in noi a livello di geni. Ad esempio, perché lo zucchero ci fa mangiare troppo? Il fatto è che la maggior parte dei frutti matura in autunno e contiene molto zucchero. Per sopravvivere, l’uomo ha imparato a mangiare più dolci e a trasformarli in grasso. Ma ora questo meccanismo difensivo sta lavorando contro di noi. Perché desideriamo cibi ipercalorici? Perché nella stessa pizza la densità calorica specifica è maggiore, e quindi con uno sforzo minore si ottengono più calorie. In passato questo fatto era molto importante per la sopravvivenza.

Privazione del sonno e iperfagia circadiana

Il motivo successivo è l’iperfagia circadiana, l’eccesso di cibo associato a disturbi del ritmo circadiano, la mancanza di sonno, l’andare a letto tardi, la luce eccessiva la sera. Quando l’orologio interno del corpo si spegne, invece di dormire, si va verso il frigorifero.

La via d’uscita è la sincronizzazione quotidiana. I pratica devi regolare i ritmi diurni e notturni e prestare attenzione al sonno. Vedrai che poi mangerai di meno. Sappi che 1 ora di mancanza di sonno sono 250 calorie in più che mangerai il giorno successivo, 2 ore di mancanza di sonno sono 550 calorie in più che mangerai il giorno successivo. L’autocontrollo è difficile perché la mancanza di sonno indebolisce la forza di volontà e aumenta l’impulsività.

Iperfagia edonistica

Edonistico significa “associato al piacere”. Perché succede? Se in generale ci sono pochi piaceri nella tua vita, non ti piace il tuo lavoro, non hai un hobby che ti piace, il corpo vuole compiacere se stesso in qualche modo. Le prime cose che vengono in mente sono semplici fonti di dopamina: alcol, cibo o forse entrambi. Qui è importante trovare modi sani per divertirsi, alleviare lo stress, ricevere ricompense.

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Iperfagia endocrina

Tale eccesso di cibo è associato a disturbi endocrini. Questo è meno comune di quanto pensiamo.

Iperfagia speculare

Esiste un tipo di comportamento psicologico chiamato “mangiatore negligente”. Questa è una persona che riproduce e copia come mangiano gli altri. Tutti intorno mangiano molto – e lui mangia molto, tutti intorno a lui hanno iniziato a perdere peso – e lui perde peso automaticamente.

Il consumo di cibo in eccesso è davvero contagioso. Gli scienziati hanno scoperto che se i tuoi amici hanno guadagnato qualche chilo, hai un rischio maggiore di ingrassare.

Ma è vera anche un’altra cosa: se hai amici più magri intorno a te, aumenta la probabilità di perdere peso. Ciò è dovuto al fatto che copiamo inconsciamente le abitudini comportamentali delle persone emotivamente significative.

3 modi per mangiare di meno

Come puoi risolvere il problema del consumo delle calorie in eccesso? Esistono diversi metodi in realtà. Ma qualunque cosa sia, l’importante è ridurre l’apporto calorico.

1. Usa il metodo delle proporzioni

Controlla le proporzioni nel tuo piatto. Cerca di non mangiare solo cereali, evita molti cibi ipercalorici, aggiungi più verdure ed erbe aromatiche. Questi semplici cambiamenti possono aiutare a influenzare la quantità di cibo che mangi e quante calorie mangi.

Puoi dividere il tuo piatto in zone e modificare facilmente le proporzioni tra cibi ipercalorici e ipocalorici. Quindi mangerai automaticamente di meno e visivamente la quantità di cibo che disponi praticamente non cambierà. Prova anche mettere su un piatto un po’ meno formaggio e mangia meno pane. E la differenza di calorie sarà una volta e mezza in meno.

2. Scegli cibi integrali

Sicuramente hai sentito cosa dicono i nutrizionisti sui benefici degli alimenti integrali. Ma cos’è un prodotto integrale? In pratica è un prodotto che non viene lavorato, macinato, coltivato naturalmente e non contiene additivi. Al contrario, i prodotti moderni sono ultra-lavorati perché sono stati sottoposti a macinazione meccanica, miscelazione, formatura, aggiunta di aromi. I cibi ultra-lavorati devono essere masticati e mangiati automaticamente.

Quando scegliamo cibi integrali rispetto a quelli trasformati, mangiamo 500 calorie in meno. Questa è il metodo ideale per chi vuole iniziare a perdere peso.

Gli scienziati hanno condotto un esperimento. Hanno preso un prodotto ultra-elaborato e uno intero. Questi due prodotti contenevano la stessa quantità di macronutrienti, fibre, grassi, zuccheri e calorie. Ma le persone mangiavano 500 calorie in più di alimenti trasformati. Come mai? Perché erano più facili da mangiare: non dovevano masticarli, si disintegravano automaticamente in bocca. Da questo punto di vista, una bistecca o un bollito è meglio di una cotoletta. I cereali integrali sono migliori dei fiocchi trasformati. E il pesce è meglio dei bastoncini di pesce.

3. Ridurre le dimensioni dei piatti

Perché mangiamo troppo? Perché oltre tutto siamo fortemente influenzati dall’ambiente alimentare. Prendiamo ad esempio i piatti. Più grandi sono le loro dimensioni, più piccolo sembra il cibo e più forte è il nostro desiderio di mangiare.

Ciò che conta è il colore e il contrasto. Se mangiamo spaghetti bianchi su un piatto rosso, mangiamo di meno. Lo stesso vale per gli spaghetti al concentrato di pomodoro su un piatto bianco. E quando non c’è un netto contrasto, il cervello non capisce dove si trova il cibo e mangiamo di più. Un po’, ma conta. Da piatti e bicchieri più pesanti si mangia e si beve meno. Anche le posate più pesanti ti aiutano a mangiare di meno. Prendi l’atto e metti in pratica questi consigli e scrivi nei commenti come è andata.

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Abbronzarsi fa male o no?

Prendere il sole è davvero così pericoloso come dicono?

Sarai sorpresa scoprire che prendere il sole non è così pericoloso come molto spesso ci raccontano. Secondo una nuova ricerca, la radiazione solare non è la principale causa di cancro della pelle. Quindi abbronzarsi fa male o no?

Contrariamente alla credenza popolare tra le persone attente alla salute, i raggi del sole non sono poi così pericolosi e l’esposizione al sole non è la causa principale delle forme più pericolose di cancro della pelle.

Gli scienziati che hanno rilasciato questa dichiarazione sostengono che i numerosi avvertimenti sui pericoli delle radiazioni solari spesso sono infondate.

I ricercatori, sostengono che il fattore di rischio più importante per la formazione del melanoma è il numero di nei sul corpo.

Raggi solari e melonoma

Gli autori dell’articolo di ricerca sostengono che abbronzarsi non fa poi così male, perché in realtà la radiazione solare è la causa solo di una piccola percentuale di tutti i casi di melanoma. Ritengono che sarebbe più vantaggioso se le autorità sanitarie raccomandassero un controllo regolare dei nei alle persone hanno ne hanno più di 100 sul corpo. Un esame periodico dei nei per controllare i cambiamenti nella loro forma, dimensione e colore aiuta a prevenire lo sviluppo del melanoma.

Il melanoma può essere curato in una fase iniziale. Tuttavia, questa malattia è ancora la forma più pericolosa di cancro della pelle perché può diffondersi ad altri organi. I processi oncologici possono iniziare con un neo di vecchia data sulla pelle che sembra abbastanza sana. A volte iniziano in quelle persone che non hanno affatto i nei, ma hanno le lentiggini sulla pelle chiara.

Il melanoma è una malattia relativamente rara, che rappresenta solo il 10% di tutti i tumori della pelle, ma è la causa della maggior parte dei decessi per tali malattie.

Genetica e numero dei nei

Un team internazionale di ricercatori provenienti da Australia, Canada e Stati Uniti, guidato da scienziati del King’s College di Londra, ha identificato due geni che determinano il numero di nei che ogni persona ha e il rischio di cancro della pelle.

Tim Spector, professore di genetica epidemiologica al King’s College di Londra, afferma che il numero di nei sulla pelle è un importante fattore di rischio per il melanoma, più importante della luce solare.

Dunque, abbronzarsi fa male o no? La dermatologa Veronica Bataille, sempre del King’s College London, afferma che sopravvalutiamo i pericoli dell’esposizione al sole: “In qualità di dermatologo con 20 anni di esperienza nella ricerca sul melanoma, credo fermamente che il ruolo della radiazione solare sia costantemente sopravvalutato. Si legge spesso che “la luce solare provoca il melanoma , ma non ci sono prove documentate di ciò. Più ricerche facciamo, più ci convinciamo che la luce solare è solo un piccolo pezzo di questo puzzle”.

Allo stesso tempo, Bataille aggiunge: “Tuttavia, non scartiamo del tutto il pericolo dei raggi UV, perché provoca rughe e invecchiamento cutaneo prematuro – non lo abbiamo mai negato. Ma smettiamola di spaventare le persone dicendo che se escono al sole, moriranno di cancro.”

Mancanza di Vitamina D

Abbronzarsi quindi non fa così male come dicono, ma forse evitare di esporsi al sole fa peggio. Gli scienziati, tra le altre cose, sostengono addirittura che il desiderio “maniacale” di proteggersi dal sole abbia portato ad una massiccia carenza di vitamina D. La mancanza di luce solare – la principale fonte di vitamina D – può portare ad un aumento della mortalità per altre forme di cancro, nonché un aumento dei casi di osteoporosi, depressione e invecchiamento precoce.

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Bagni di trementina: benefici e controindicazioni

Tutti i benefici di trementina per l’organismo

I classici bagni di trementina sono uno dei metodi fisioterapici più popolari per il trattamento di vari disturbi, perché hanno mostrato risultati molto soddisfacenti. Il classico bagno di trementina si basa sull’aggiunta di composizioni speciali a base di trementina, che è una sostanza che contenente terpeni e oli essenziali, all’acqua calda. I bagni di trementina agiscono attraverso la pelle, migliorando la microcircolazione, la nutrizione del corpo e, di conseguenza, stabilizzando il lavoro di tutti i suoi sistemi e tessuti. Scopriamo quali sono i benefici e le controindicazioni dei bagni di trementina.

Un po’ di storia

Il fondatore del metodo di trattamento “trementina” è stato lo scienziato russo, dottore in scienze mediche A.S. Zalmanov. Nel 1904 sviluppò un metodo per emulsionare la trementina e creare composizioni medicinali da essa. Ha presentato due tipi di soluzioni con abilità diverse, ha formulato raccomandazioni e controindicazioni per l’assunzione di bagni di trementina.

Nuovi fatti a favore dell’efficacia della tecnica furono ottenuti nel 1920 dallo scienziato danese August Krogh. Ha condotto ricerche approfondite, studiando gli effetti dei bagni di trementina sul corpo. Per il suo lavoro, Krogh è stato insignito del Premio Nobel. Un riconoscimento così forte ha portato popolarità incondizionata ai bagni di trementina. Sono ancora attivamente utilizzati come metodo di trattamento fisioterapico.

Cos’è la trementina e come si ottiene?

Bagni di trementina: benefici e controindicazioni1
Bagni di trementina: benefici e controindicazioni.

Ma cos’è esattamente la trementina che è alla base delle soluzioni curative? In pratica, è una miscela di oli essenziali isolati dalla resina di pino.

In natura, questa sostanza viene rilasciata solo su aree danneggiate della corteccia. Tappando le aree danneggiate, l’albero elimina la possibilità di penetrazione di batteri e parassiti.

Nella medicina ufficiale è chiamato olio terpenico, per la presenza di trementine e terpeni nella sua composizione.

Come funzionano i bagni di trementina?

I benefici dei bagni di trementina sono dovuti alle proprietà della trementina, una sostanza la cui efficacia è riconosciuta non solo dalla gente, ma anche dalla medicina ufficiale. Questo componente aiuta:

  • espandere e pulire i vasi sanguigni, accelerare la circolazione sanguigna;
  • alleviare l’infiammazione, perché oltretutto ha un effetto disinfettante e anti-putrefattivo;
  • accelerare la rigenerazione della pelle e la guarigione delle ferite;
  • prevenire la penetrazione dei microbi nella pelle;
  • avere un effetto riscaldante.

I bagni di trementina sono anche ottimi antistress. Avendo un effetto calmante, contribuiscono alla guarigione del sistema nervoso.

Bagni di trementina

La trementina è un componente di molti gel farmaceutici, unguenti e balsami. 

Emulsione gialla

La composizione originale di Zalmanov comprendeva resina di trementina, acido oleico e olio di ricino.Queste tre sostanze insieme aiutano a purificare il sistema vascolare dalle tossine.

Emulsione bianca

Emulsione bianca invece favorisce l’apertura dei capillari e migliora il flusso sanguigno. Aiuta a preparare il corpo alla detersione e aumenta la suscettibilità agli elementi benefici. 

Sebbene i bagni di trementina non siano una panacea per tutti i disturbi, migliorano notevolmente la salute. Possono essere utilizzati come parte di procedure fisioterapiche e preventive durante il corso del recupero.

Controindicazioni

I bagni con emulsione bianca aumentano la pressione sanguigna, quelli gialli la riducono. Le persone che soffrono di ipertensione o ipotensione dovrebbero utilizzare una formulazione mista tra le due emulsioni.

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Perché camminare fa bene?

Camminare è come un’attività fisica ideale. Benefici della camminata per la salute.

Camminare è un ottimo modo per migliorare la forma fisica e la salute generale. I movimenti della camminata risultano per noi sicuri, quasi senza impatto, accessibili alla stragrande maggioranza delle persone e l’effetto è paragonabile a tipi più vigorosi di allenamento cardio . Ma la cosa principale è che la camminata è facile da includere nella solita routine quotidiana. Ma perché camminare fa bene? Ecco alcuni dei benefici:

– Benefici per il cuore , i polmoni e la circolazione;
– Aiuta a perdere peso;
– Aumenta il tono muscolare nella parte inferiore del corpo;
– Aumenta la forza ossea nella parte inferiore del corpo.

Inoltre camminare è un’attività semplice, comoda e varia. Perché puoi passeggiare nel parco, girovagare nella foresta, fare escursioni in montagna. In caso di maltempo invece, un tapis roulant è al tuo servizio. Puoi camminare per andare al lavoro, fare shopping e fare altre faccende domestiche.

L’esercizio fisico regolare rafforza i muscoli, le ossa e le articolazioni, riducendo il rischio di lesioni, comprese le fratture. Camminare migliora l’umore, aiutando a far fronte alla depressione e all’ansia.

Camminare a un buon ritmo sviluppa cuore e polmoni . È stato dimostrato che più persone camminano, minore è il tasso di mortalità, a qualsiasi età. Inoltre, è un ottimo modo per perdere peso . Percorrendo solo 1,6 km, puoi bruciare fino a 100 kcal.

Come camminare correttamente

Si consiglia di dedicare almeno 30 minuti al giorno a camminare a passo svelto, il più spesso possibile. Tuttavia, anche 10 minuti di camminata vigorosa al giorno migliorano la forma fisica. La velocità ottimale non è difficile da determinare: è la velocità massima alla quale puoi portare avanti una normale conversazione senza perdere il fiato.

Un errore tipico quando si accelera un passo è aumentarne la lunghezza. Questo porta a un carico d’urto eccessivo sulla caviglia e sul ginocchio ed è irto di muscoli doloranti che corrono lungo la parte anteriore della parte inferiore della gamba. Il tuo compito è fare passi normali, ma a un ritmo più veloce. Lo sforzo principale quando si cammina è sviluppato dai muscoli della parte posteriore delle gambe, quindi cerca di spingere il più possibile i piedi da terra, lavorando con il piede e la parte inferiore della gamba.

Evoluzione della camminata

Una volta abituato alla camminata, aumenta l’intensità allungando la distanza o scegliendo un percorso più difficile. Per rendere i muscoli più tesi, non è necessario fare un passo più lungo o più veloce del solito. È sufficiente camminare in salita, salire le scale o su un terreno soffice, come sabbia o neve.

È vero, camminare su superfici irregolari aumenta il rischio di lesioni, in particolare la distorsione della caviglia. Pertanto, scarpe stabili e ben calzate sono molto importanti. Opta per stivali in pelle resistente con una tomaia alta fino alla caviglia. Se fai un’escursione con uno zaino, le sue cinghie dovrebbero essere morbide, con lunghezza regolabile. Dal basso, è desiderabile una cintura aggiuntiva, allacciata in vita.

Camminata nordica

Questo stile sempre più popolare è nato in Scandinavia. In pratica, si cammina spingendo da terra con due bastoni alti. La tecnica è la stessa di quando si scia o si fa esercizio su una ellittica quando le braccia si muovono in anti fase con le gambe.

I bastoni ci costringono ad aumentare la lunghezza dei passi e allo stesso tempo a sforzare maggiormente l’intera metà superiore del corpo. Ciò fornisce un allenamento più armonioso e intenso con un maggiore consumo di calorie. Allo stesso tempo, i bastoncini creano un supporto che allevia la tensione in eccesso dalle articolazioni del ginocchio e dell’anca.

Compra un conta-passi

Conta-passi aiuta a mantenerti in forma, perché contando costantemente i passi, tieni traccia del tuo livello di attività, distanza percorsa, calorie bruciate (alcuni modelli calcolano automaticamente consumo di calorie). Questo non solo ti consente di regolare il carico in tempo, ma ti prepara anche al successo del allenamento. Puoi trovare le App gratuite che contano i passi.

Quanti passi dovresti fare ogni giorno? I medici raccomandano 10.000 – circa 8 km. La maggior parte delle volte svolgerai attività quotidiane, ma devi aggiungervi almeno 30 minuti di camminata effettivamente curativa.

Tecnica per lavorare sul tapis roulant

  1. Dovresti stare su tapis roulant con la testa e il mento in alto. Raddrizza il petto. Puoi tenerti ai corrimano per stabilità, ma non stringere le mani.

2. Far partire la macchina a bassa velocità. Quando cammini, fai un passo sul tallone e spingi con la punta del piede, portando l’altra gamba in avanti. Con le braccia leggermente piegate.

3. Aumentare gradualmente la velocità. La respirazione dovrebbe diventare più veloce, ma non così tanto da interferire con il mantenimento di una conversazione. Se vuoi appoggiarti alle maniglie, probabilmente il carico di allenamento è troppo grande e devi rallentare.

4. Verso la fine della sessione, riduci gradualmente la velocità, fino al passo tranquillo. Riprendi il normale respiro e riposa camminando così per 5 minuti.

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Perché Aloe fa bene alla pelle

Aloe Vera e benefici per la pelle

L’aloe vera è una pianta medicinale che è utilizzata sia per scopi medici che in cosmetologia per molti decenni. E tutto questo grazie alle straordinarie proprietà. Scopriamo perché Aloe fa bene alla pelle.

Innanzitutto, le foglie  di Aloe Vera contengono molta l’acqua. Contengono anche minerali, vitamine e aminoacidi, insomma tutto ciò ha un effetto benefico sulla pelle del viso e del corpo, nonché sui capelli. Ecco perché molti prodotti per la cura contengono questo particolare componente.

Benefici dell’Aloe Vera per la pelle del viso

I benefici del succo di aloe per il viso sono molteplici perché l’aloe ha molte proprietà curative:

  • contiene polisaccaridi che aiutano le cellule a rinnovarsi. I prodotti cosmetici con Aloe sono usati per curare le ferite dell’acne e anche per prevenire il verificarsi delle cicatrici e smagliature. Di conseguenza, usando aloe vera si può ottenere una pelle pulita e bella;
  • la composizione contiene fitormoni gibberellina e auxina che hanno proprietà antibatteriche e antinfiammatorie. Ecco perché i cosmetici con questo componente mirano a combattere l’acne e i brufoli. Aloe è adatto quindi per pelli problematiche e grasse;
  • se hai macchie dell’età, il succo di Aloe Vera può schiarirle notevolmente in breve tempo;
  • l’aloe in cosmetologia e medicina è usata perché ha un effetto curativo sulla pelle con varie problematiche;
  • succo di aloe ha il potere rigenerativo e aiuta le cellule “vecchie” a esfoliare più facilmente e le cellule “nuove” a formarsi più velocemente;
  • un altro beneficio dell’aloe è l’idratazione profonda. Come già stato accennato prima, la polpa della pianta è costituita da molta acqua con una grande quantità di sostanze utili. La pianta appartiene alla famiglia dei Cactus, quindi è in grado di accumulare e trattenere molto bene l’umidità. Il gel di aloe penetra nel derma molte volte più velocemente dell’acqua normale, fornendo un effetto idratante su di esso. Gli estratti penetrano in profondità nell’epidermide, riempiendola di umidità e prevenendone la disidratazione. Tali prodotti sono particolarmente necessari per la pelle secca;
  • azione anti-età. Come sai, con l’età, la pelle diventa più secca e fragile e quindi perde l’elasticità. Questo processo può essere interrotto se le fornisci le cure giuste. L’estratto di aloe per il viso aiuta la produzione di collagene e acido ialuronico che aiutano la pelle ad essere più giovane e bella e prevengono anche la comparsa precoce delle rughe;
  • Azione calmante e antinfiammatoria. Se hai una pelle molto sensibile soggetta a irritazioni, arrossamenti, prurito, dovresti assolutamente usare l’Aloe Vera per il viso. Se il viso o il corpo iniziano a prudere dal sole, una crema con succo di Aloe aiuterà a risolvere il problema. Inoltre, Aloe è utile anche nei casi di ustioni e persino tagli;
  • Protezione. L’aloe per la pelle è una barriera invisibile che protegge il derma dagli effetti negativi dell’ambiente esterno.

Sempre a portata di mano

Come puoi vedere, ci sono molte ragioni per usare Aloe Vera per la cura della pelle. Puoi comprare i prodotti a base di Aloe oppure creare maschere naturali fai da te. Con l’aiuto di Aloe puoi eliminare rapidamente la secchezza, prurito e irritazione. Puoi anche idratare rapidamente la pelle dopo aver preso il sole. Vedrai che il risultato non tarderà ad arrivare.

Precauzioni

L’aloe vera ha molti benefici, ma in alcuni casi non si può utilizzarlo, perché il gel contiene molti principi attivi naturali che in alcune persone particolarmente sensibili possono causare allergie. Prima di spalmare una crema, un tonico o un altro prodotto con questo ingrediente, è necessario eseguire un test cutaneo. Se la parte dove hai spalmato il prodotto ha iniziato ad arrossarsi, gonfiarsi o prudere, non dovresti usare tali prodotti.

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Come rimuovere le radiazioni

Come eliminare le radiazioni dal corpo dopo l’esposizione

Nessuno è protetto dalle radiazioni. Ognuno di noi può essere esposto a radiazioni ionizzanti e alcuni vivono in luoghi pericolosi per anni. Cosa fare se ti trovi in un posto radioattivo? Come rimuovere le radiazioni dal corpo e in che misura è possibile farlo?

Se sei stato esposto a radiazioni esterne, devi agire immediatamente. Se hai la possibilità e sai che l’acqua non è contaminata, fatti una doccia e cambiati i vestiti. Fallo più volte al giorno, se è possibile. Non vale la pena impazzire per cercare una fiala di iodio, poiché i preparati contenenti questo elemento sono utili solo al momento del contatto con una fonte di isotopi di iodio che emettono radiazioni. Se è trascorso del tempo dopo l’irradiazione, ad esempio alcune ore, è inutile e persino dannoso farlo.

Generalmente, dopo l’esposizione i medici prescrivono alle persone che sono state alle radiazioni, un’assunzione quotidiana di enterosorbenti e altri farmaci che contribuiscono alla rimozione degli elementi radioattivi.

Come rimuovere le radiazioni dal corpo con alimentazione

Come rimuovere le radiazioni dopo l'esposizione
Come rimuovere le radiazioni dopo l’esposizione? Importante anche l’alimentazione.

Uno dei mezzi che aiuterà a ridurre il contenuto di radionuclidi nel corpo è l’alimentazione.

Prodotti che rimuovono le radiazioni dal corpo:

  • Selenio è un potente antiossidante e protegge le cellule dall’azione dei radicali liberi e previene lo sviluppo di tumori. Alimenti ricchi di selenio: mais, uova, riso, fagioli, lenticchie, pistacchi, crusca di frumento.
  • Potassio interferisce con l’assorbimento del cesio radioattivo nell’intestino e ne favorisce l’escrezione. Alimenti ricchi di potassio: albicocche secche, fagioli, piselli, prugne secche, uvetta, mandorle, nocciole, pinoli.
  • Carotene aiuta il corpo a rigenerare le cellule dopo l’irradiazione. Alimenti ricchi di carotene: carote, olivello spinoso, albicocche, pomodori.
  • Calcio previene l’accumulo di radionuclidi di stronzio nel midollo osseo. alimenti ricchi di calcio: Formaggio, ricotta, latte, cavolo cappuccio, mandorle, sesamo.
  • Cellulosa stimola la digestione e il metabolismo, assorbe e rimuove i radionuclidi. Alimenti ricchi di cellulosa: crusca, cereali integrali, verdure, frutta.
  • Metionina promuove il recupero cellulare dopo la radiazione. Alimenti contenenti metionina: uova di quaglia, pesce di mare, latte, cereali e fagioli di asparagi.

Digiuno contro le radiazioni

I ricercatori hanno condotto gli sperimenti sui ratti, e hanno appurato che il digiuno aiuta a neutralizzare completamente gli effetti dell’esposizione alle radiazioni sugli organi interni. Un gruppo di animali che ha ricevuto cibo con radionuclidi in seguito è stato sottoposto al digiuno per 24 giorni. Tutti i ratti sono sopravvissuti con successo al periodo fisiologico di sopravvivenza senza cibo (12 giorni), senza perdere ne energia ne salute. Dopo il digiuno i ricercatori hanno condotto le analisi a questi ratti e non hanno trovato nessuna traccia dei danni da radiazioni.

Questo perché in assenza di nutrizione, il corpo è costretto a trovare nuove fonti per la biosintesi, che nel caso sopra descritto sono state le sostanze radioattive in esso contenute. Inoltre, le cellule del tratto gastrointestinale, a riposo dal “lavoro”, smettono di dividersi e l’energia rilasciata viene spesa per riparare le eliche del DNA danneggiate. Gli scienziati hanno scoperto altri meccanismi che proteggono il corpo dagli effetti nocivi delle radiazioni in assenza di cibo.

L’esperienza pratica ha dimostrato che due settimane di digiuno ad acqua (con il consumo di acqua naturale) o una settimana a secco (senza alcun tipo di liquido ne l’acqua) sono sufficienti per neutralizzare i radionuclidi nel corpo. L’accademico A. I. Vorobyov ha usato questo metodo per curare i pazienti con malattie acute da radiazioni, che non sarebbero stati aiutati nemmeno da un trapianto di midollo osseo. E le persone sono state in grado di ripristinare la salute con il digiuno curativo.

Evita se puoi

Come vedi ci sono modi per rimuovere le radiazioni dal corpo. Ma la migliore e più affidabile protezione contro le radiazioni è quella di non entrare in contatto con oggetti contaminati da radionuclidi e lasciare rapidamente luoghi con un’elevata radiazione di fondo. 

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Nel caso di un attacco nucleare

Come comportarti nel caso di un’esplosione nucleare

Nonostante l’improbabilità di una guerra atomica su vasta scala, purtroppo non può essere esclusa completamente. Contrariamente alla credenza popolare, questa possibilità non diminuisce con il tempo, ed è meglio ricordare cosa fare nel caso di un attacco nucleare se si hanno a disposizione solo poche ore, minuti o addirittura secondi.

Nel 1964-1967, una coppia di fisici americani che si erano appena diplomati al liceo condusse il “Country N Experiment” e, secondo informazioni provenienti da fonti aperte, creò un progetto realizzabile per una bomba nucleare in meno di tre anni. Fortunatamente, la maggior parte dei delinquenti è tutt’altro che istruita e per passare dalla progettazione al prodotto finito, sono necessarie almeno centrifughe a gas per produrre uranio, che richiede una produzione ampia, pericolosa e complessa. 

Tuttavia, il rischio di assistere a un’esplosione nucleare non è inesistente. Anche un guasto tecnico del sistema di allerta per l’attacco missilistico potrebbe teoricamente innescare il meccanismo di una grande guerra, per non parlare di tutte le dichiarazioni bellicose dei politici. Dunque, cosa fare nel caso di un attacco nucleare?

Primi secondi

Nel caso di un attacco nucleare
Nel caso di un attacco nucleare.

La testata nucleare più “avanzata” ha una capacità di 475 kt. L’altezza ottimale della sua detonazione in caso di attacco alle città è di circa 1840 m. Quindi, prima di tutto apparirà un lampo ad alta quota, il suono arriverà con un grande ritardo. Vedendola, non dovresti perdere tempo nel filmarla o stare a guardare. Perché un terzo dell’energia di un’esplosione nucleare ci raggiunge sotto forma di luce e radiazione infrarossa, il picco della sua potenza viene raggiunto entro un secondo dall’esplosione. Tuttavia, il bagliore stesso dura più di cinque secondi e se ti precipiti immediatamente al riparo, la maggior parte delle radiazioni non ti colpirà.

Il rifugio

Il riparo, rifugio urgente dovrebbe essere scelto ad una distanza non superiore a tre passi, in modo da arrivarci in un colpo solo. L’opzione migliore per sfuggire a un’esplosione nucleare è saltare in un fosso sul lato della strada più lontano dall’esplosione. In casi estremi, puoi semplicemente gettarti a terra a faccia in giù, con la testa verso il lato opposto all’esplosione, mettendo le mani sotto il corpo. Se hai un cappuccio, tiralo sopra la testa durante la caduta a terra. In inverno, puoi alzare il colletto o semplicemente tirare il capospalla sopra la testa per proteggerla.

In macchina

Se sei in macchina, frena fino all’arresto, aziona il freno a mano, e chinati cercando di tenere la testa e il corpo sotto la linea del parabrezza. A proposito, non dimenticare di chiudere i finestrini dell’auto

In casa

In un appartamento o in un ufficio, riparati sotto il tavolo più vicino cercando di stare sotto la linea della finestra. Per una maggiore sicurezza, capovolgi il tavolo in modo da proteggersi dalle ustioni dovute a un attacco nucleare. 

Su una superficie cutanea non protetta, la radiazione W88 è in grado di causare ustioni continue di terzo grado a una distanza massima di 8,76 km dall’epicentro. Questo è il fattore dannoso più “a lungo raggio” delle armi nucleari in un’esplosione aerea, e anche il più insidioso: la rapida morte delle cellule nervose attenua la sensazione di dolore. Quindi può succedere di non accorgersi delle lesioni subite e toccare la parte bruciata, danneggiandola ulteriormente.

Primi minuti

Se senti un avvertimento della protezione civile – di solito 5-10 minuti prima delle esplosioni nucleari – tutto dovrebbe risultare notevolmente migliore. O arriverai al rifugio se ti preoccupi di scoprire dove si trova in anticipo, oppure correrai nel seminterrato – questo, ovviamente, se è presente in casa tua. Per lo meno, avrai il tempo per chiudere le finestre e nasconderti.

Metà dell’energia di un’esplosione nucleare va nell’onda d’urto. Se sei a meno di 5 km dall’esplosione, la maggior parte degli edifici residenziali crollerà almeno in parte. Il crollo della casa è il pericolo principale in questa opzione. Dei 340.000 abitanti di Hiroshima, durante l’esplosione sono morti meno di 80.000 persone, sebbene quasi il 70% delle case sia stato distrutto. Il motivo è semplice: una casa tradizionale giapponese con una struttura in legno leggero e pareti di carta non è molto pericolosa. Le case urbane in cemento molti piani si rivelano quindi un rifugio molto meno affidabile.

Il seminterrato in questo senso è un luogo piu affidabile. Un residente di Hiroshima Eizo Nomura è sopravvissuto nel seminterrato, a 170 metri dall’epicentro di un’esplosione nucleare. Rifugiarsi in seminterrato salverà anche dalle radiazioni. Sebbene Nomura ha avuto la malattia dovuta alle radiazioni, visse per molti altri decenni e morì in età avanzata. Allo stesso tempo, le persone rimaste in superficie e a un chilometro dall’esplosione sono morte per malattie da radiazioni. È possibile che l’ingresso del seminterrato si riempia e dovrai attendere i soccorsi per diversi giorni. Tieni l’acqua pronta, chiudi finestre e fessure in modo che meno polvere radioattiva penetri all’interno.

Cosa può succedere

All’aumentare della potenza della testata, la zona di distruzione continua da un’esplosione nucleare cresce rapidamente, ma l’area interessata dalle radiazioni penetranti si espande molto più lentamente. I fotoni di raggi gamma hanno una lunghezza d’onda estremamente corta, quindi sono ben assorbiti dall’aria. Vale la pena considerare che più potenti sono le munizioni, maggiore è l’altezza ottimale della sua detonazione sopra la città. A Hiroshima l’altezza della detonazione era 600 m, ma per il W88 questa cifra è tre volte superiore. Pertanto, W88 darà un forte danno da radiazioni in un raggio di circa 1,32 km. In confronto il missile di Hiroshima ha coperto un raggio di 1,2 km. La differenza è solo leggermente superiore al 10% e in pratica la percentuale di decessi per malattie da radiazioni sarà persino inferiore rispetto al 1945.

Il fatto è che durante l’esplosione nucleare di Hiroshima, il raggio della zona di distruzione pesante (> 0,14 MPa, distruzione del 100% degli edifici) era di soli 340 m, distruzione media (> 0,034 MPa, distruzione di oltre la metà degli edifici) – solo 1,67 km

Ma un W88 lanciato ad esempio su Mosca, provocherà il raggio di danni gravi di 1,1 km, medio – 5,19 km. Quasi nessun edificio residenziale sopravvivrà nella zona danneggiata dalle radiazioni (1,32 km). In questa posizione, se sei nel seminterrato, molto probabilmente sarai vivo e protetto dalle radiazioni, oppure ovviamente morto. Siamo onesti, dopotutto in una zona di grave distruzione, le radiazioni del W88 sono solo moderatamente pericolose per coloro che sono sopravvissuti.

Nei giorni successivi

Ecco perché vale la pena sedersi nel seminterrato. Le particelle più pesanti cadranno rapidamente e gli isotopi pericolosi che contengono sono per lo più di breve durata. Già dopo 7 ore, la dose nell’area interessata diminuirà di dieci volte, dopo 49 ore – 100 volte e dopo 14 giorni – mille. Dopo 14 settimane, anche nell’ex zona “rossa”, sarà possibile camminare quasi senza rischi per la vita. Quindi nel caso di un attacco nucleare i primi giorni è meglio rimanere nel seminterrato e se c’è acqua e cibo, allora vale la pena rimanere per settimane. A questo punto, forse arriveranno anche gli aiuti.

Quindi, cosa fare nel caso di un attacco nucleare – in breve:

  1. Nascondersi urgentemente dalle radiazioni luminose. Se non c’è un posto dove nascondersi, sdraiati a faccia in giù, con i piedi nella direzione dell’esplosione. Proteggere la pelle esposta con gli indumenti.
  2. Se hai tempo per nasconderti in un rifugio, corri lì. Se possibile, porta con te acqua e cibo, questo ti aiuterà a stare lontano dalla superficie infetta il più a lungo possibile.
  3. Non affrettarti a lasciare il rifugio o il seminterrato. Ricorda che ogni giorno la dose di radiazioni si riduce notevolmente. 14 giorni dopo l’esplosione nucleare, anche nell’ex “zona rossa” sarà relativamente sicura.

Dopo l’esposizione alle radiazioni è necessario fare la terapia con iodio per evitare i danni alla tiroide.

Un po’ di ottimismo

Aggiungiamo ancora un po’ di ottimismo. Come mostrano i modelli teorici, una parte significativa della popolazione sopravviverà ai primi attacchi nucleari alle città. Contrariamente alle storie sulle ceneri radioattive, si stima che negli Stati Uniti solo il 60% sopravviverà. In Russia, a causa del maggiore affollamento della popolazione e dei grattacieli, la percentuale di sopravvissuti sarà leggermente inferiore, ma comunque abbastanza importante. Ma che dire della fine del mondo, dell’inverno nucleare, della carestia e delle orde di mutanti?

In pratica un inverno nucleare non accadrà. L’ipotesi al riguardo si basava sul presupposto della formazione di turbine infuocate sulle città innescate da attacchi nucleari. Con loro, la fuliggine può raggiungere la stratosfera, al di sopra del livello delle nuvole ordinarie, e rimanervi per anni. Tuttavia, oggi gli esperti concordano sul fatto che un tale scenario è improbabile per una metropoli moderna, e anche se si verificano singoli tornado di fuoco, la loro forza non sarà sufficiente per sollevare fuliggine nella stratosfera. E dalla troposfera, cadrà con precipitazioni nel giro di poche settimane e non sarà in grado di impedire alla luce solare di raggiungere la superficie del pianeta per molto tempo.

Non vale nemmeno la pena aspettare la fame universale: moriranno quasi esclusivamente i residenti urbani, cioè i consumatori, non i produttori di cibo. La contaminazione dei campi sarà moderata e locale, perché i colpi non verranno applicati alle campagne scarsamente popolate. E dopo l’esplosione di una bomba atomica sono rimasti alcuni isotopi di lunga durata: il peso del materiale fissile nella bomba è troppo piccolo. L’anno successivo dopo un attacco nucleare, le radiazioni nei campi raramente rimarranno una minaccia evidente.

Terza guerra mondiale

L’esistenza dopo l’inizio della terza guerra mondiale sarà molto difficile. Ma se non sei abbastanza fortunato da morire dopo il primo colpo, facilmente e semplicemente, allora dovrai provare a sopravvivere in qualche modo.

Articolo scientifico di Alessandro Berezin, redattore di giornale “Technologia Popolare“.

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Come purificare il sangue dalle tossine

Sintomi dell’intossicazione sanguigna e come pulire il sangue in ospedale e da soli in casa

In un corpo sano, la disintossicazione avviene naturalmente. Tuttavia, quando l’organismo non c’è la fa piu, ha bisogno di essere aiutato. L’intossicazione del sangue è un processo graduale e cumulativo. Siccome è un processo abbastanza lento, spesso le persone si accorgono dei problemi solo quando si verificano le conseguenze e compaiono i fastidiosi sintomi. Ma anche avendo i sintomi in pochi pensano alle tossine e corrono dal medico a far prescrivere le medicine contro i sintomi, aggravando ancora di piu l’intossicazione del organismo. Vediamo come purificare il sangue dalle tossine.

Il cuore viene colpito per primo

Le conseguenze dell’intossicazione colpiscono principalmente il sistema cardiovascolare, endocrino e immunitario, che influisce sullo stato dell’intero organismo e provoca gravi malattie.

I fattori che contribuiscono all’accumulo di tossine nel sangue sono seguenti:

  • cattive abitudini di vita e di alimentazione;
  • lavoro nelle cattive condizione;
  • stile di vita sbagliato;
  • malattie croniche;
  • ambiente ecologico povero;
  • esposizione a prodotti chimici domestici;
  • stress frequente;
  • prodotti di scarto di batteri patogeni;
  • uso di farmaci per lungo periodo di tempo;
  • consumo di cibo con residui di fertilizzante;
  • cloro nell’acqua del rubinetto, che impedisce l’assorbimento di ossigeno da parte delle cellule;
  • ftalati rilasciati dalla plastica.

Si potrebbe pensare che ognuno di noi ha bisogno di purificare il sangue, e in effetti è così. Perché il mondo moderno è molto inquinato e ogni persona moderna sin dalla prima infanzia deve affrontare una serie di fattori che influiscono negativamente sulla composizione del sangue.

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Sintomi dell’avvelenamento da tossine

Quindi tutto noi abbiamo bisogno purificare il sangue dalle tossine periodicamente. E’ possibile riconoscere l’avvelenamento da tossine dai seguenti sintomi:

  • debolezza;
  • sonnolenza;
  • irregolarità mestruali;
  • diminuzione dell’immunità;
  • raffreddori frequenti;
  • eruzioni cutanee.

Attenzione! Per fare una diagnosi, è necessario condurre un esame del sangue tossicologico. L’intossicazione è indicata da una bassa conta piastrinica e da un’elevata conta eritrocitaria.

In ospedale

Come purificare il sangue dalle tossine - plasmaferesi
Come purificare il sangue dalle tossine – plasmaferesi

Nelle strutture ospedalieri, il sangue viene purificato con l’aiuto di Plasmaferesi. Con un apposito macchinario viene prelevato il sangue e diviso poi in plasma e cellule. Dopodiché le cellule vengono mescolate con la soluzione salina e il tutto viene iniettato di nuovo al paziente. Dopo ripetute procedure, il sangue viene completamente purificato.

Negli ospedali viene utilizzato anche un altro metodo per purificare il sangue, si tratta di una procedura chiamata Emosorbimento. Questa procedura consiste nel prelievo del sangue mediante un apparecchio speciale e la seguente pulizia con un sorbente e restituzione al paziente. Questo metodo è usato nei casi di avvelenamento acuto.

Un altro metodo che usa la medicina tradizionale è la pulizia laser. Durante la pulizia laser, il sangue del paziente viene purificato dalle tossine e saturato di ossigeno. Di conseguenza, la concentrazione di colesterolo e delle tossine nel sangue diminuiscono.

A casa

Prima di iniziare a pulire il sangue dalle tossine a casa, è necessario assicurarsi che il fegato, i reni e l’intestino funzionino correttamente. Si consiglia inoltre di consultare un medico ed eseguire le analisi del sangue.

Per purificare il sangue in modo autonomo, puoi utilizzare le seguenti erbe: tarassaco, ortica, echinacea. Tuttavia, se l’intossicazione è grave, sarà necessario un approccio integrato, in cui dovrai armarti dei seguenti mezzi:

  • carbone attivo;
  • tisana che stimola il sistema escretore;
  • un farmaco che corregge l’equilibrio idrico ed elettrolitico durante la disidratazione (da consultare il medico per la prescrizione).

Oltre all’assunzione dei prodotti naturali sopra citati, è necessario bere molta acqua naturale pulita durante il giorno, almeno 1,5-2 litri. Le tossine dal sangue inizieranno ad essere eliminate attraverso il sistema genito-urinario, l’intestino e la pelle. Il carbone è necessario per impedire il rientro delle tossine nel flusso sanguigno.

Alimentazione sana

Puoi velocizzare la purificare del sangue dalle tossine con l’aiuto di una dieta speciale che aiuterà gli organi a sbarazzarsi dai componenti dannosi. Evita alcol, caffeina, cibi raffinati e trasformati e grassi malsani. La dieta deve comprendere frutta e verdura fresche e cereali integrali. Questi alimenti sono ricchi di fibre alimentari, che purificano l’intestino e quindi riducono l’ingresso di nuove porzioni di tossine nel flusso sanguigno. È utile bere decotti di tarassaco e tè verde. Ribadisco che bisogno bere almeno 2 litri di acqua al giorno, perché l’acqua aiuta ad eliminare le tossine dal sangue.

Attività fisica

L’attività fisica aiuta ad eliminare le tossine. Come? Durante gli allenamenti viene stimolata la distruzione delle vecchie cellule danneggiate e quindi la produzione di nuove. Non è necessario sfinirsi in palestra, soprattutto se non si è abituati a praticare lo sport. Per iniziare basta fare anche 5-10 minuti di esercizi, oppure fare delle passeggiate. L’importante che l’attività sia regolare. Meglio fare 10 minuti di attività fisica ogni giorno, che sfinirsi in palestra una volta a settimana.

Quando l’attività fisica diventa regolare e il corpo si abitua, si potrà aumentare sia il tempo che l’intensità. Ma ricorda che deve essere sempre piacevole, lo stai facendo per stare bene e non al contrario. quindi scegli un’attività che piace e fa star bene.

Sauna

Se le condizioni di salute lo permettono, si può aiutare il corpo ad eliminare le tossine dal sangue facendo le saune di tanto in tanto. E’ importante bere molta acqua prima, durante e dopo la seduta in sauna. Il corpo deve essere idratato per poter eliminare le tossine con il sudore. Se non introduci abbastanza acqua, l’organismo sente la mancanza e trattiene quei pochi liquidi che riceve. In questo modo non solo non eliminerai le tossine, ma rischi addirittura di peggiorare la situazione. Quindi bevi molta acqua.

Digiuno

Nei casi di intossicazione grave, la soluzione può essere un digiuno. Durante il digiuno il corpo è costretto a nutrirsi dalle risorse che ha a disposizione ed essendo una macchina perfetta, inizia consumando le cellule grasse in eccesso per poi passare alle cellule danneggiate. In pratica durante il digiuno il corpo si auto-pulisce.

Si può iniziare a praticare il digiuno una volta a settimana, per un giorno. Ad esempio, fare una cena leggera alle 19.00 di sabato sera e durante tutta la domenica non consumare alcun cibo. Bere solo acqua naturale per poi ricominciare a mangiare lunedì mattina facendo una colazione leggera.

Se si vuole fare un digiuno prolungato è opportuno consultare un medico specializzato in digiuno.

Dona il sangue

Donando il sangue il corpo è costretto a produrne il nuovo sangue, che ovviamente sarà pulito. Donare regolarmente il sangue ti aiuterà ad avere il sangue pulito.

Conclusioni

Se hai fatto delle procedure che hanno introdotto delle tossine nel tuo corpo fino a far sorgere disturbi o malattie, per purificare il sangue potrà volersi diverso tempo, anche due anni. A patto che seguirai tutte le indicazioni sopra citati. Per purificare il sangue e uscire da queste condizioni disabilitanti dovrai eliminare del tutto:

  • medicinali;
  • droghe (compreso le sigarette);
  • antibiotici;
  • caffeina;
  • alcolici.

Se stai prendendo le medicine salva vita dovrai consultare il medico. Ma comunque a quasi tutte le medicine sintetiche esistono le alternative naturali, chiedi al tuo medico oppure consulta un medico naturopata. Per passare dai medicinali sintetici a quelli naturali, o smettere del tutto assumere le medicine, bisogno fare con riguardo, diminuendo piano piano il dosaggio.

E un’ultima considerazione. Se hai fatto dei trattamenti che ti hanno danneggiato, non ripetere lo stesso errore fatale. Evita di aggravare la situazione ulteriormente. Perché il nostro organismo è saggio e sa far fronte a molte minacce naturali senza che ce ne accorgiamo. Ma contro le sostanze troppo aggressive e dannose potrebbe non farcela da solo o non farcela proprio nemmeno con l’aiuto degli specialisti. Il detto “Meglio prevenire che curare” è utile piu che mai in queste situazioni.

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Perché uscire fuori è importante per la salute

Come le passeggiate quotidiane influiscono sulla salute

Sono ormai due anni che viviamo nel nuovo mondo che ha le regole tutte sue. L’autoisolamento, che all’inizio sembrava un incubo, pian piano è diventato un’abitudine. Molte persone hanno cambiato lo stile di vita e adesso vivono “al chiuso”, uscendo di casa raramente e se è strettamente necessario. In che modo questo influisce sulla salute? Oggi vediamo perché l’assenza delle passeggiate è pericolosa e perché uscire fuori è importante per la salute.

Perché dovresti uscire ogni tanto?

Secondo gli psicologi, l’isolamento influisce negativamente sullo stato psicologico delle persone. La privazione della libertà di movimento è da sempre una delle punizioni piu severe per una persona. Durante le restrizioni, quando le persone non erano liberi di uscire da casa, il livello di ansia era aumentato notevolmente.

Camminare all’aria aperta, al contrario, permette di rilassarsi e liberarsi dall’ansia e stress della vita quotidiana. Inoltre, l’attività fisica aiuta ad aumentare la concentrazione e libera la mente dai pensieri negativi.

Passeggiare è meglio senza le cuffie, per ascoltare il rumore degli alberi, del vento e dei passi. In questo modo ci concentriamo sulla respirazione e sulle proprie sensazioni e ci emergiamo dentro noi stessi.

Non ho tempo per passeggiate

Se sei stanco e non vuoi uscire, ma vuoi solamente stare a casa da solo, va bene. Non devi costringere se stesso di uscire per forza. Ci sono fasi della vita in cui non si ha voglia di uscire. In questi casi si può scegliere un altro tipo di attività da svolgere in casa. Ma se non stai uscendo da casa da molto tempo e non ne hai alcuna voglia, forse è il caso di consultare uno psicologo.

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Benefici delle passeggiate

Perché uscire fuori è importante per la salute
Ecco perché uscire fuori è importante, fa bene alla salute!

Stare sempre in casa crea la mancanza di movimento. Quando invece passeggi fuori, acquisisci l’esperienza dal contatto con l’ambiente, si creano le nuove connessioni neurali. Se non interagisci con il mondo esterno per troppo tempo, ma trascorri le ore sui social network e nei video giochi, perdi la connessione con la realtà.

L’attività come passeggiare è adatta a tutti, perché ha un grado di intensità basso. Indipendentemente dal ritmo della passeggiata, camminare rafforza il sistema cardiovascolare e riduce i rischi di diabete, obesità, depressione e persino la disfunzione erettile.

La Harvard Medical School consiglia di camminare almeno 30 minuti ogni giorno.

Scegli i percorsi verdi, nei parchi e lungo il mare o in montagna. Insomma, lontano dallo smog e caos, dove è possibile respirare l’aria pulita. Per le camminate scegli i vestiti e le scarpe comode, devi stare bene e se non sei piu abituato ad uscire non esagerare con il ritmo e il tempo. E’ meglio aumentare piano piano. Buona passeggiata!

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