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I pericoli delle nanotecnologie

Gli scienziati hanno esposto i dubbi sul uso massiccio delle nanotecnologie e hanno elencato i pericoli per la salute

I pericoli delle nanotecnologie

Le nanoparticelle vengono aggiunte a molti prodotti al giorno d’oggi. Li possiamo trovare in molti prodotti alimentari e cosmetici e servono per migliorare le qualità di consumo. Ma gli scienziati si sono allarmati perché le nanoparticelle rappresentano una vera minaccia per la salute e la vita, poiché si accumulano nelle cellule e negli organi umani. Gli scienziati sono giunti a questa conclusione durante la ricerca scientifica, che è stata pubblicata sulla rivista Nature Communications. Vediamo insieme quali sono i pericoli delle nanotecnologie per la salute umana.

Il futuro è già qui

Le nanotecnologie stanno cambiando la vita di tutti i giorni. Grazie a loro, i medici hanno imparato a curare più efficacemente molte malattie e gli ingegneri hanno creato materiali cento volte più resistenti dell’acciaio. Sono state inventate batterie che durano dieci volte di più o panelli solari che producono il doppio dell’energia. Anche nella produzione dei cosmetici si usano ampiamente le nanotecnologie. Le innovazioni che prima vedevamo solo nei film di fantascienza sono già presenti nella nostra realtà.

Quindi, molte moderne tecnologie prevedono l’uso di nanomateriali nella produzione di alimenti, cosmetici e abbigliamento. Tuttavia, l’uso di questi materiali non è regolato dalla legge e quindi non sono menzionati negli elenchi di ingredienti. Questo è il motivo di preoccupazione per gli scienziati, perché i nanomateriali che possono penetrare nelle cellule umane potenzialmente possono essere molto pericolosi.

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Nanotecnologie, cosa sono

La parola “nanotecnologia” solo dieci anni fa era nota solo agli specialisti. Oggi questa parola è sulla bocca di tutti. La nanotecnologia prevede l’uso di nanoparticelle in una particolare area di produzione. Si tratta di particelle estremamente piccole di una sostanza, le cui dimensioni lineari vanno da uno a cento nanometri. Un nanometro è un milionesimo di millimetro. Per fare un confronto: il diametro di un globulo rosso del sangue è di 7 mila nanometri e il diametro di un capello umano è di circa 80 mila nanometri.

Ma la caratteristica principale delle nanoparticelle è che le loro proprietà fisiche e chimiche spesso differiscono in modo significativo dalle proprietà delle macro porzioni della stessa sostanza. Questo fatto ha aperto prospettive completamente nuove per l’industria.

Nanoparticella, dove sei?

Le nanotecnologie da tempo hanno lasciato le pareti dei laboratori scientifici e sono entrati nella nostra vita quotidiana. Oggi il numero di prodotti alimentari e cosmetici, materiali d’imballaggio e indumenti contenenti nano-additivi sono migliaia. Ketchup, maionese, passati di verdura in busta e zucchero a velo contengono nanoparticelle che aumentano la fluidità e la scorrevolezza di questi prodotti. Nelle salsicce, conservanti coloranti e aromi sono racchiusi in nanocapsule. Le stesse nanocapsule, ma con minerali e vitamine, vengono aggiunte ai prodotti da forno e alle bibite. Le nanoparticelle sono utilizzate anche nella medicina.

Piccoli ma pericolosi

Vent’anni fa, quando le autovetture con i motori diesel iniziarono a guadagnare la popolarità, i tossicologi si interessarono seriamente al modo in cui le particelle fini di fuliggine contenute nei gas di scarico influenzano l’ambiente. I ricercatori sono presto giunti alla conclusione che queste particelle sono estremamente pericolose per la salute e che più piccole sono, più sono pericolose. Il modello rivelato in passato suggerisce che il danno che possono causare le nanoparticelle sia maggiore. Pertanto, oggi molti gruppi di ricerca stanno cercando di valutare tutti i rischi e pericoli delle nanotecnologie.

Ricerche scientifiche su nanoparticelle

Nanotecnologie e i pericoli

Le nanoparticelle sono in grado di superare i meccanismi protettivi e le barriere del corpo umano con una facilità sorprendente.

Ricercatori provenienti da Finlandia, Paesi Bassi, Repubblica Cieca, Regno Unito, India e Spagna hanno unito le forse per monitorare il comportamento delle nanoparticelle alimentari nelle catene alimentari. Per fare ciò, hanno sviluppato un metodo sensibile per provare a tracciare le nanoparticelle d’oro lungo tutta la catena alimentare acquatica, iniziando dai microrganismi fino ai pesci, che è la principale fonte di cibo in molti paesi.

“Abbiamo scoperto che i nanomateriali si legano fortemente ai microrganismi che alimentano animali più grandi e possono eventualmente entrare nella nostra catena alimentare”, ha detto l’autore principale dello studio scientifico, il dott. Fazel Monikh durante il comunicato stampa dell’Università della Finlandia orientale. “Una volta nel corpo, le nanoparticelle cambiano la loro forma e dimensione e si trasformano in forme più pericolose che entrano facilmente nelle cellule. Abbiamo scoperto che i nanomateriali tendono ad accumularsi in vari organi, specialmente nel cervello”, ha detto dott. Monikh.

Standard di sicurezza

Secondo i ricercatori, la quantità di nanomateriali nel corpo nel suo insieme o nei singoli organi è molto difficile da misurare utilizzando i metodi standard. Quindi ancora non è possibile creare gli standard di sicurezza adeguati.

“Potresti già utilizzare i nanomateriali nei tuoi alimenti, vestiti o prodotti cosmetici, senza saperlo. Perché queste nanoparticelle sono molto piccole e semplicemente non siamo ancora in grado di misurarli”, afferma il dott. Monikh. “Le persone hanno il diritto di sapere cosa comprano e usano. Questo è un problema globale che richiede una soluzione globale. Ci sono ancora molte domande sui nanomateriali a cui dobbiamo trovare le risposte. Sono sicuri per noi e per l’ambiente, dove si stabiliscono dopo che abbiamo finito di usarli? Come possiamo valutare il possibile rischio?”.

Gli autori dello studio scientifico sottolineano l’importanza del ruolo degli scienziati nell’aiutare i politici a far stabilire e far rispettare le leggi più rigorose per l’uso dei nanomateriali. Sottovalutare i rischi e pericoli delle nanotecnologie per la nostra salute è pericoloso, bisognerebbe urgentemente fare le leggi che regolano l’uso di nanomateriali.

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Eryngium planum

Eryngium planum – Calciatreppole

Eryngium planum pianta medicinale

Eryngium planum è una pianta non utilizzata dalla medicina ufficiale. Nella medicina popolare è usato come rimedio per tosse irritante, bronchite cronica, pertosse, idropisia, calcoli renali, dolori muscolari, scrofola, insonnia e incubi. Inoltre, Eryngium planum sollecita ed intensifica il ciclo mestruale, allevia l’infiammazione, riduce il dolore in tutti i tipi di patologie e viene utilizzato per l’igiene orale. È possibile utilizzare tinture e decotti della pianta sia internamente che esternamente. Per il trattamento delle malattie e disturbi si può usare l’estratto e l’unguento a base vegetale di Eryngium planum.

Descrizione della pianta

Pianta erbacea perenne della famiglia delle Ombrellifere (Apiaceae). La radice è diritta e cardine. I fusti sono singoli o poco numerosi, alti 25 – 100 cm, ramificati nella parte superiore. L’intera pianta di sfumatura viola o blu, specialmente nella zona dell’infiorescenza. Le foglie sono dure, coriacee. Le foglie basali con lunghi piccioli, intere, ovali od ovate, dentate lungo il margine. Il gambo della pianta è più piccolo, sessile. I fiori sono piccoli, a cinque parti, con calice spinoso, petali azzurri o blu, con cinque stami, un pistillo con ovario inferiore, raccolti in infiorescenze capitate fino a 1,5 cm di diametro, circondate da grandi foglie dell’involucro. I frutti sono due piantine lunghe 5 – 6 mm. Fiorisce in luglio – agosto, i frutti invece maturano a settembre.

Eryngium planum

Composizione chimica di Eryngium planum

Le radici contengono carboidrati come fruttosio, glucosio, saccarosio, acidi organici come malico, citrico, glicolico, ossalico, olio essenziale (0,13%), triterpenoidi (ferulol angelat), saponine triterpeniche, composti poliacetilenici (falcarinone, falcarinolo, falcarinolo), acidi fenolcarbossilici e loro derivati ​​(rosmarinico, clorogenico). 

La parte aerea contiene olio essenziale (0,12 – 0,14%), saponine (0,5%), carboidrati come fruttosio, glucosio, saccarosio, acidi organici, triterpenoidi quali eringiumgenine e eringinoli, vitamina C, acidi fenolici carbossilici, flavonoidi come quercetina e kaempferolo.

Proprietà farmacologiche

Eryngium plaum è Diuretico, analgesico, Espettorante, Anticonvulsivante, Antispasmodico e Lenitivo.

Le radici e la parte aerea di Eryngium planum vengono utilizzate come diuretico per malattie della vescica, calcoli renali, ritenzione urinaria e calcoli alla vescica. La pianta viene usata anche per l’idropisia, la prostatite, i disturbi sessuali, l’amenorrea e la dismenorrea.

Le giovani foglie della pianta possono essere mangiate crude nelle insalate.

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Modalità di somministrazione

Infuso di erbe, ricetta 1

Aggiungere 2 cucchiaini di materie prime tritate in un eccipiente con acqua bollente (2 tazze), lasciare riposare per 15 minuti e poi filtrare. Assumere mezzo bicchiere del infuso 3-4 volte al giorno prima dei pasti.

Infuso di erbe, ricetta 2

10 g di materie prime tritate coprire con 1 bicchiere di acqua bollente, far bollire per 5 minuti e poi filtrare. Assumere1 cucchiaio dell’infuso 3-4 volte al giorno.

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Infuso di radici

Prendere 1-3 cucchiaini di materie prime tritate e aggiungere 1 bicchiere di acqua bollente, far bollire a fuoco basso per 15 minuti. Dopodiché lasciare riposare fino a quando non si è raffreddato e filtrare. Assumere un terzo del bicchiere del infuso 3 volte al giorno prima dei pasti.

Indicazioni di Eryngium planum

Eryngium planum è indicato per il trattamento di adenoma prostatico, amenorrea e dismenorrea, insonnia, dolori articolari, bronchite, idropsia, infiammazione dei polmoni, ipertrofia prostatica, diatesi, mal di stomaco, ritenzione di urina, mal di denti, tosse, pertosse, urolitasi, edema, irritabilità nervosa eccessiva, calcoli renali, ma anche per prostatite, radicolite, reumatismi, convulsioni e tracheite.

Controindicazioni

Eryngium planum è controindicato per l’uso nei bambini, nelle donne durante la gravidanza e l’allattamento. Inoltre, non è consigliabile utilizzarlo alla vigilia e durante le mestruazioni. Le controindicazioni includono anche l’ipertensione grave e l’intolleranza individuale delle piante.

Fonte: Efremov, A.P. “Piante medicinali e funghi della Russia centrale. Atlante completo.”

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Garofano antivirale e antibatterico

L’olio essenziale di foglie e chiodi di garofano, utilità nella prevenzione e cura di diversi disturbi e malattie

Garofano antivirale e antibatterico naturale

L’olio essenziale di foglie di chiodi di garofano è un agente antivirale e antibatterico universale, particolarmente utile per la prevenzione di raffreddori e malattie virali. Possiede proprietà curative delle ferite. È utilizzato nell’odontoiatria nel trattamento di pulpite, carie, paradontosi e malattie gengivali. È anche efficace nel trattamento di coliche e diarrea. Promuove la normalizzazione del ciclo mestruale nelle donne.

L’albero di chiodi di garofano è una fonte versatile di oli essenziali, poiché esso viene estratto da boccioli, germogli e foglie.

Oltretutto è anche un potente afrodisiaco naturale.

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Composizione dell’olio di chiodi di garofano

L’olio di chiodi di garofano contiene dal 70 al 90% di eugenolo, è la sostanza profumata che determina il diverso spettro di effetti terapeutici dell’olio. Garofano ha proprietà antisettiche, analgesiche ed è un’ottimo antivirale e antibatterico. L’eptanolo incluso nella sua composizione ha un effetto antimicrobico attivo. Le sostanze aromatiche come l’ylangen e il cariofillene hanno un effetto positivo sul sistema nervoso.

Perché l’olio di chiodi di garofano è utile?

  • Possiede proprietà antivirali;
  • Riduce il dolore;
  • Facilità l’eliminazione di catarro;
  • Rafforza il sistema immunitario;
  • Ha un effetto antisettico;
  • Asciuga e guarisce le ferite;
  • Riduce lo stress e l’ansia;
  • Aiuta a mantenere alta la concentrazione.
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Nella medicina tradizionele

L’olio di chiodi di garofano è presente in molti preparati medici e cosmetici per uso esterno. Ad esempio, è incluso in unguenti cicatrizzanti e antinfiammatori, rimedi per la cura della scabbia, della miliaria e della micosi. In cosmetologia, è usato per combattere l’acne e la foruncolosi, nonché per la cura dei problemi di capelli. Inoltre, è un ingrediente frequente nei balsami da massaggio e nelle applicazioni per i crampi muscolari.

È anche possibile l’applicazione locale di olio di chiodi di garofano. Quindi, in odontoiatria, viene utilizzato per l’anestesia locale, il trattamento dell’infiammazione delle gengive e il loro rafforzamento e la lotta contro l’alitosi

Nella sua forma pura, l’olio essenziale di chiodi di garofano non può essere assunto per via orale. Ma in una piccola concentrazione viene aggiunto ai farmaci antitosse e mucolitici come vari aerosol, pasticche e caramelle. 

Azione psico-emotiva

Aiuta a ripristinare le forze dopo le tensioni fisiche e crisi nervose, migliora la memoria e la concentrazione, allontana dallo stato di apatia. Un buon rimedio aggiuntivo per la riabilitazione dopo le operazioni gravi o malattie lunghe.

Impiego nella cosmetologia

Olio essenziale di garofano è un’ottimo rimedio per l’acne e le eruzioni pustolose e le verruche. Ha delle proprietà anti invecchiamento e leviga le rughe.

Dermatologia

L’olio essenziale di foglie di chiodi di garofano è consigliato per il trattamento di ulcere, foruncoli, pruriti intensi e scabbia.

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Come usarlo

  • L’olio di chiodi di garofano è un’ottimo rimedio contro le zanzare, mosche, formiche e tarme domestiche. 
  • Può essere mescolato ad altri oli essenziali come arancio, olivo, geranio, mandorlo, tea tree, eucalipto.
  • Per fare i massaggi aggiungere 3-5 gocce per ogni 10 ml di olio di base, ad esempio olio di mandorla.
  • Come sollievo per mal di denti mettere 1-2 gocce su un batuffolo di cotone e applicarlo sul punto dolente.
  • Nel caso di infiammazione delle gengive bisogno sciogliere 3 gocce in olio d’oliva, aggiungere anche 3 gocce di olio d’arancia.
  • Per l’ingestione all’interno è necessario mescolare 2-3 gocce con 1 cucchiaino di miele, oppure sciogliere in 0,5 tazza di acqua tiepida.
  • Per la pulizia antibatterica e antivirale della casa si sciolgono 3 gocce per 0,5 litri d’acqua tiepida, ma non bollente e lavare le superfici. L’efficacia della sanificazione aumenta se all’olio essenziale di foglie di chiodi di garofano si aggiungono gli oli essenziali di tea tree ed eucalipto.

Aromaterapia

  • Un forte aroma speziato può sollevare l’umore e ridurre lo stress, quindi l’olio essenziale di eucalipto viene utilizzato attivamente nell’aromaterapia e nella produzione di composizioni di profumi. Si consiglia di riposare con una lampada aromatica con olio essenziale di chiodi di garofano da effettuare periodicamente in caso di sindrome da stanchezza cronica.
  • L’olio essenziale di chiodi di garofano distrugge i virus nell’aria, quindi è adatto per la prevenzione dell’infezione virale respiratoria. A questo scopo, è meglio usarlo in combinazione con altri oli con proprietà antisettiche come eucalipto e tee tree oil. 

NOTA BENE!

L’olio essenziale di foglie di chiodi di garofano non deve essere assunto a stomaco vuoto e in forma pura, ma solo in combinazione con miele o olio, oppure diluito con l’acqua o yogurt. Il sovradosaggio può provocare irritazioni cutanee e ustioni.

Controindicazioni

Come tutti gli oli essenziali, anche l’olio di chiodi di garofano è controindicato durante la gravidanza e nei casi di ipertensione ed elevata eccitabilità nervosa.

Dunque, garofano essendo un antivirale e antibatterico naturale è considerato uno degli antibiotici naturali più preziosi. L’olio essenziale di chiodi di garofano viene utilizzato per diversi problemi e in diverse situazioni, come ad esempio per la prevenzione e il trattamento delle infezioni virali respiratorie acute e dei suoi sintomi. Inoltre è ottimo per ridurre i disturbi alla gola, migliorando le condizioni generali del cavo orale. Viene utilizzato con successo per combattere problemi della pelle, oltre a migliorare l’umore e le prestazioni. 

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Pianta medicinale Kupena Polygonatum

Proprietà medicinali di Kupena, o Sigillo di Salomone (Polygonatum multiflorum)

Ripulire-sangue-con-kupena-multiflorum

Piccola, discreta, quasi nascosta, la pianta medicinale nota come Kupena o il Sigillo di Salomone, appartenente al genere Polygonatum, non è facile da scoprire, e molti vi saranno passati ad un passo senza nemmeno accorgersene.

Se ne distinguono due specie, una maggiore, Polygonatum multiflorum, ed una minore, Polygonatum odoratum.

Dove trovarle

Vivono entrambe al margine o all’interno di boschi di faggi, di querce, o misti.Perché il terreno deve essere ricco di sostanza organica derivata dal progressivo disfacimento delle foglie cadute, ma con una matrice argillosa. Insomma, queste due piante crescono all’ombra e talvolta completamente nascoste dal fitto sottobosco, o dagli estesi prati di alte felci aquiline, in luoghi ben esposti, mai freddi e temperati.

Ad accomunarli è anche il rizoma robusto, dotato di moltissime radichette.

Come si presenta Kupena

Polygonatum multiflorum ha steli arrotondati che raggiungono un’altezza di 70 cm che portano foglie alterne di forma elliltica-ovoidale. Sono rivolte verso l’alto mostrando le forti venature.

I fiori, campanulati, sono portati in piccoli grappoli, da due a cinque unità ciascuno, che si formano nello spazio tra le foglie. Sono di colore bianco-verde e si aprono da maggio a giugno.

Polygonatum odoratum non è facile da distinguere da multiflorum. Spesso più piccola e sviluppata meno in altezza, ha steli spigolosi e porta i fiori penduli, singoli, o talvolta a coppie.

Il Sigillo di Salomone inizia a vegetare tardi, a metà primavera, in montagna, in annate fredde, anche ad inizio maggio. Dai rizomi si formano gli steli arcuati che porteranno prima i fiori e poi le bacche di colore blu scuro. Le bacche raggiungono il pieno colore solo nella seconda parte dell’estate. Molte piante saranno spogliate dagli uccelli che se ne cibano provvedendo alla diffusione della specie nei terreni circostanti. In autunno, prima di seccare, l’intera pianta si tinge di un colore giallo oro luminoso.

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Medicina ufficiale

Il genere Kupena, o sigillo di Salomone, è rappresentato da erbe perenni con potenti rizomi spessi. Le piante sono famose da tempo per le loro proprietà benefiche e curative.

Attenzione! La pianta è considerata velenosa dalla medicina tradizionale!

Nonostante il contenuto significativo di glicosidi cardiaci, Kupena non ha ancora trovato applicazione nella medicina ufficiale. Tuttavia, nella medicina popolare, la Kupena si utilizza con successo per trattare le malattie infiammatorie delle vie respiratorie come ad esempio bronchite e polmonite, con lombalgia, radicolite, reumatismi, diabete mellito, ittero, tosse, impotenza.

Raccolta di materie prime

Pianta medicinale Kupena Polygonatum

Per scopi medicinali, si raccolgono rizomi, erba, foglie e fiori. I rizomi vanno dissotterrati nel tardo autunno o in primavera, ripuliti dal terreno e dalle piccole radici avventizie, a volte lavati in acqua corrente ed essiccati in ambienti caldi e ventilati. L’erba, cioè stelo, foglie e i fiori si raccolgono durante la fioritura con tempo sereno e asciutto. Le materie prime possono essere essiccate anche all’ombra, sotto una tettoia o in ambienti caldi e ben ventilati, o in essiccatoi. A volte si raccolgono anche le bacche, quando sono mature. Le bacche si utilizzano fresche o essiccate nello stesso modo di sopra. Le materie prime pronte si conservano in sacchetti di carta o nelle scatole, separatamente da altre piante medicinali. La durata di conservazione è di 2 anni

Composizione chimica

Kupena o Polygonatum contengono gliconina alcaloide, soprattutto nei rizomi. Inoltre nella composizione si trovano anche glicosidi cardiaci, come konvallyarin e konvallamarin, saponine di natura steroidea, tannini, acidi chelidonico e ascorbico, asparagina, glucosio, arabinosio mannitolo e carotene.

La parte che cresce sotto torra della Kupena multiflora contiene steroidi come diosgenina, con la concentrazione fino allo 0,52% e saponine steroidi – fino al 2,5%. Nella composizione c’è anche l’azoto (acidi α, γ-diamminobutirrico e acetidina-2-carbossilico). Le saponine si trovano nella parte visibile della pianta. Anche le foglie contengono steroidi come diosgenina e flavonoidi come vitexina xiloside, quercetina, ma anche glucosidi apigenina e altro. 

Proprietà farmacologiche

Kupena ha molte proprietà medicinali, in particolare antinfiammatorie, analgesiche, emostatiche, emetiche, antipiretiche, depurative del sangue, emollienti e attualmente si utilizza solamente nella medicina popolare.

Applicazione nella medicina

La pianta medicinale Kupena Polygonatum si utilizza per trattare una serie di malattie. Ad esempio, i rizomi di Polygonatum multiflorum trattano idrofobia, reumatismi, gotta, diarrea, varie malattie della pelle, bronchite acuta e polmonite, e sono anche usati come astringenti, lenitivi, cicatrizzanti, diuretici. I frutti della Kupena sono usati come emetici e lassativi

Nella medicina non tradizionale, la Kupena si usa spesso per curare le malattie del sistema linfatico e immunitario, nonché per vari processi tumorali. Le tinture o i decotti d’acqua dei rizomi di Kupena contribuiscono al riassorbimento delle neoplasie, in particolare dei tumori della laringe, del tratto digestivo e dell’esofago

Pianta Medicinale Kupena Polygonatum

Un decotto delle radici del Polygonatum Multiflorum è efficace anche per tosse, bronchite, polmonite. È usato anche come antidolorifico per lombalgie, radicoliti, reumatismi, gotta ed emorroidi. E’ ottimo come rimedio per il riassorbimento delle contusioni. Un infuso di rizomi essiccati e frantumati si usa anche per curare bronchiti acute, polmoniti, ittero, idropisia, diabete mellito, ulcera gastrica e duodenale, ernia e vermi. Gli steli di Kupen sono usati per l’ipertensione

Un posto speciale è occupato dal portinnesto Kupena nella prevenzione e nel trattamento dei tumori ormono-dipendenti nelle donne e negli uomini, nonché per malattie acute e croniche dell’area genitale femminile.

Pianta medicinale Kupena o Polygonatum è ampiamente usata in dermatologia e cosmetologia domestica. Ad esempio, il succo e il decotto dei rizomi vengono utilizzati come prodotto cosmetico in sostituzione del fard. Le lentiggini trattate con succo fresco di rizomi si attenuano. Un decotto di rizomi essiccati viene utilizzato anche per trattare le ferite.

Per tagli e abbrasioni

La radice di Kupena aiuta alla guarigione dei tagli e abrasioni. Per questi scopi si prepara un decotto speciale. I 50 g della radice della Kupena devono essere bolliti in 500 g di acqua a fuoco basso, quindi lasciati fermentare per due o tre ore. Dopodiché si deve filtrare, raffreddare e diluire a metà con l’acqua. Si applica una garza imbevuta di decotto sulla pelle danneggiata. 

Dolori allo stomaco

A causa dell’effetto avvolgente, la radice della Kupena viene utilizzata molto per curare le malattie del tratto gastrointestinale. Per preparare una bevanda medicinale, si deve prendere 20 g di rizomi, versare 200 g di acqua e far bollire. Quindi lasciare riposare per quattro ore e filtrare. Assumere tre o quattro volte al giorno 1 cucchiaino.

Ulcere ed ernie

Sin dai tempi antichi, la Kupena viene utilizzata per curare ulcere ed ernie. La ricetta antica del decotto curativo viene preparata utilizzando i rizomi della pianta. Si prende 50 g della radice della Kupena essiccata e la si riduce in polvere. Dopodiché si versa 3 litri di latte e tutto il composto si mette nel forno. Per fare questo rimedio è necessario utilizzare recipienti di terracotta o ceramica. Dopo che il latte si è ridotto a circa 1 litro, la massa deve essere filtrata. Si assume 2-3 cucchiaini per due volte al giorno, per un mese e mezzo.

Antidolorifico

La pianta medicinale Kupena Polygonatum si usa nella medicina popolare anche come anestetico. Per fare questo, si prendono 5 g di radice di pianta fresca, si versa un bicchiere di acqua bollente e si cuoce a fuoco basso per circa 20 minuti. Quindi si lascia riposare per un’ora e si filtra. Sotto forma di impacco si utilizza per alleviare il dolore di diversa natura come reumatico, gottoso, dolore con lividi e danni ai tessuti.

Controindicazioni ed effetti collaterali

Kupena è una pianta velenosa! È necessario usare la pianta per scopi medicinali con cautela. Controindicazioni all’uso di Kupena sono l’intolleranza individuale, l’infanzia, nonché il periodo di gravidanza e allattamento. Tutte le parti della Kupena, soprattutto i frutti, hanno un effetto emetico.

Quando si utilizza questa pianta medicinale, è necessario prestare molta attenzione a non superare il dosaggio e seguire rigorosamente le raccomandazioni del medico. Le controindicazioni all’uso di Kupena Polygonatum, prima di tutto, riguardano le donne in gravidanza e le persone con intolleranza individuale. Loro quindi dovrebbero evitare il trattamento con questa pianta.

Dovrebbero anche fare attenzione a prendere i medicinali contenenti Kupena, persone con un debole apparato vestibolare, poiché la pianta ha un effetto emetico. Quando invece si utilizzano le lozioni e impacchi, è necessario ricordare che esiste il rischio di avere una bruciatura se non si sta attenti. Se, dopo aver usato Kupena, si sospetta di avere superato il dosaggio o avere un avvelenamento, si dovrebbe cercare l’aiuto di un medico.

Tuttavia, nonostante il fatto che la pianta sia pericolosa se si utilizza nei modi e disaggi sbagliati, essa apporta molti benefici al corpo umano. Con un adeguato trattamento termico, le sostanze tossiche perdono la loro forza e questa pianta medicinale diventa un rimedio immancabile nell’armadietto dei rimedi di casa.

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Infiammazione delle gengive

Gengive infiammate è un problema ricorrente

Scopri se anche tu hai le gengive infiammate e come curarle

Infiammazione delle gengive

Sanguinamento, sensazioni dolorose, gonfiore e arrossamento sono tutti i sintomi dell’infiammazione delle gengive. In nessun caso questo fenomeno può essere ignorato, poiché il processo infiammatorio si svilupperà e progredirà ulteriormente. Per molti, il trattamento delle gengive a casa sembra essere il modo più semplice ed economico per ripristinare la bellezza e la salute di un sorriso. Ma è davvero così? Cosa aiuterà davvero a ripristinare le gengive e in quali casi puoi ricorrere all’autotrattamento – leggi nel nostro articolo.

Rimedio casalingo nel caso di infiammazione delle gengive

Diciamo sin da subito che nei casi di gravi infiammazioni delle gengive si deve rivolgersi al medico, solo lui potrà prescrivere una cura adeguata. Però può succedere che le gengive si sono infiammate sabato sera e prima di lunedì non è possibile farsi visitare. Solo uno specialista competente può fare la diagnosi corretta ed eliminare la causa della malattia. Anche se ti sembra che tutto sia in ordine con la tua salute orale e hai accidentalmente danneggiato le gengive, allora c’è il rischio che l’infiammazione delle gengive si trasformi in una forma più grave – parodontite. Questa malattia ha una conseguenza molto spiacevole, vale a dire che i denti inizieranno gradualmente ad allentarsi e cadere. Nel frattempo, ti diremo quale consiglio di primo soccorso per ridurre il dolore e l’infiammazione.

Igiene orale

Infiammazione delle gengive - Igiene Orale

Di norma, la crescita di batteri patogeni nella cavità orale si verifica a causa di una pulizia dei denti di scarsa qualità. Pertanto, il primo passo è cambiare le tue abitudini quotidiane per quanto riguarda il rituale di igiene. Puoi convenire con noi che è una cosa che assolutamente tutti possono farlo.

  • Eseguire l’igiene orale almeno 2 volte al giorno – mattina e sera.
  • Lavati i denti per almeno 2-3 minuti.
  • Sciacquare la bocca con acqua dopo ogni pasto.
  • Usa prodotti complementari per l’igiene orale come ad esempio il filo interdentale e il colluttorio.
  • Rimuovi la placca dalla lingua con uno speciale raschietto, pennellino o anche con lo stesso spazzolino da denti.
  • Cambia lo spazzolino ogni tre mesi.
  • Cambia periodicamente il tuo dentifricio con un altro.

Dovresti farti visitare regolarmente dal tuo dentista per valutare la qualità della tua igiene orale. Una buona abitudine di sottoporsi ad un’igiene orale professionale due volte l’anno perché è una buona misura preventiva per combattere carie e malattie gengivali. Qui torna utile il detto che è meglio prevenire che curare.

Rimedi popolari più efficaci

Uno dei rimedi per l’infiammazione delle gengive è corteccia di quercia perché il suo effetto astringente è stato notato da molto tempo. Per preparare l’infuso si prendono un cucchiaio di questa materia prima e un bicchiere d’acqua. Con il risciacquo regolare con questo rimedio, dopo due settimane, le gengive si rafforzano e l’infiammazione si riduce.

Un altro rimedio utile e popolare, che ognuno di noi ha in casa è la camomilla. Questa erba ha un buon effetto antinfiammatorio e curativo. Un infuso di camomilla può essere utilizzato sia per il risciacquo che per l’interno.

Salvia è utile per la cura di molte malattie e disturbi perché la composizione chimica unica delle sue foglie è responsabile del suo effetto antibatterico. Oltre al risciacquo, è possibile effettuare applicazioni di impacchi di cotone imbevuti di infuso di salvia. Avranno anche un lieve effetto antidolorifico.

Uno dei rimedi più popolari è il bicarbonato di sodio. I risciacqui con bicarbonato di sodio hanno anche un pronunciato effetto antinfiammatorio e astringente.

Infiammazione delle gengive - Prevenzione

Un infuso di pepe d’acqua può essere di grande beneficio perché può aumentare la densità delle pareti vascolari e la coagulazione del sangue. E’ utile sapere che spesso la causa delle gengive sanguinanti è la formazione del tartaro. Il succo di ravanello nero preso all’interno può ridurne la densità di tartaro. Il succo di rafano fresco può essere usato per rafforzare le gengive. Per fare questo si consiglia di diluire due cucchiaini di questo succo in 200 ml di vino rosso. Questo rimedio viene utilizzato per il risciacquo e, se assunto internamente, può anche rafforzare il sistema immunitario.

Non utilizzare brodo troppo caldo per il risciacquo: la temperatura non deve superare i 37-39 gradi.

I decotti alle erbe sono una buona misura preventiva e curativa, ma se il processo infiammatorio è nello stato avanzato dovresti rivolgerti ad un medico. Perché con un processo infiammatorio avanzato, sono necessarie misure più drastiche e non sempre le erbe possono risolvere la causa, come ad esempio nel caso di tartaro.

Non trattare le gengive doloranti con tinture saline o alcoliche; avranno l’effetto opposto.

Massaggio

Il massaggio con le dita ha un effetto benefico sulla condizione delle gengive. Migliora la circolazione sanguigna, ossigena i tessuti, rinforza il parodonto. Si consiglia di massaggiare con le dita pulite dopo l’igiene mattutina.

I movimenti di massaggio dovrebbero iniziare dalla parte centrale della mascella, spostandosi dolcemente verso i denti del giudizio. La tecnica consiste nell’accarezzare leggermente la mucosa con il dito indice con un graduale aumento della pressione e sfregamento a spirale dell’intera regione alveolare della mandibola. La procedura termina con una breve pressione sulle gengive con il pollice e l’indice.

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Di solito l’intera procedura non richiede più di 5-7 minuti. Non dovrebbero esserci sensazioni spiacevoli durante il massaggio. In presenza di infiammazione delle gengive in corso, pus, forti emorragie o tartaro, il massaggio è vietato.

Puoi massaggiare le gengive con uno spazzolino a setole morbide.

Cibo

Una dieta equilibrata è essenziale per la salute orale. Segui questi semplici consigli per accelerare il processo di riparazione delle gengive.

  • Non mangiare cibi troppo caldi o freddi.
  • Non mangiare nulla che sia molto salato o piccante.
  • Limitati a zucchero e dolciumi.
  • Evita gli spuntini tra i pasti.
  • Mangia frutta e bacche ad alto contenuto di vitamina C.
  • Bevi il tè verde perché è ricco di antiossidanti.
  • Mangia cibi con acidi grassi polinsaturi come noci, avocado, oli vegetali e frutti di mare.
  • Ricorda che i latticini e i prodotti a base di latte fermentato sono essenziali per mantenere denti e gengive sani.
  • Prendi complessi vitaminici e minerali per rafforzare il sistema immunitario.

Come curare le gengive

Le gengive richiedono lo stesso atteggiamento responsabile come anche i denti, perché la qualità della nostra vita e la capacità di portare un sorriso smagliante in futuro dipendono dalla salute proprio delle gengive. 

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Quanta caffeina puoi assumere al giorno

La dose giornaliera massima di caffeina che si può bere

Caffeina è una sostanza davvero sorprendente. Stimola il sistema nervoso centrale, aiuta a combattere la sonnolenza, migliora la concentrazione, influenza l’umore e persino la digestione. Tuttavia, solo se viene consumato in piccole e medie dosi. L’eccesso di caffeina è stato collegato ad ansia eccessiva, disturbi del sonno, ipertensione e, in definitiva, dipendenza. Ma sappiamo che la caffeina è presente anche nelle altre bevande oltre al caffè classico. Quanta caffeina c’è nel tè, nel caffè e nel caffè espresso e quanta caffeina puoi assumere al giorno? Andiamo a scoprirlo.

Gli effetti della caffeina

Secondo uno studio scientifico su 25 uomini sani, bere 300 mg di caffeina ha quasi raddoppiato i livelli di stress rispetto a un placebo, indipendentemente dal fatto che il partecipante allo studio fosse un normale bevitore di caffè o meno.

Fisiologicamente, l’azione chiave della caffeina è quella di bloccare l’azione dell’adenosina nel cervello. In condizioni normali l’adenosina porta al rilassamento. Tuttavia, quando si beve caffè o tè, questa azione viene bloccata, causando indirettamente un effetto tonificante.

Tra l’altro, bere caffè aumenta la produzione di ormoni adrenalina e cortisolo. La loro azione è associata a situazioni che richiedono un rapido processo decisionale in un momento di pericolo, nei meccanismi “lotta o fuga”. Quindi, grandi dosi di caffeina possono esaurire il sistema nervoso.

Riassumendo, la caffeina blocca l’adenosina rilassante stimolando il sistema nervoso centrale, provocando l’aumento di adrenalina, cortisolo e dopamina. Ma oltre a quello, aumenta anche la concentrazione e migliora l’umore.

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Quanto dura l’effetto del caffè

In media, il tempo necessario per dimezzare il suo livello è di 3-5 ore e l’effetto stesso inizia 20-40 minuti dopo l’assunzione. Possono essere necessarie fino a 9 ore per rimuovere completamente la caffeina dal corpo.

Tuttavia, molto dipende dalla fonte della caffeina, poiché il caffè solubile contiene spesso la caffeina sintetica, quest’ultima funziona più velocemente della caffeina naturale del tè nero o verde.

Inoltre, la caffeina contenuta nel guaranà ha un potenziale d’azione significativamente più lungo e dura diverse ore.



Caffeina contenuta nel tè e nel caffè

È importante capire che il contenuto di caffeina delle bevande è molto variabile. In definitiva, influenzeranno la dimensione della porzione, il tipo di tè o caffè, il metodo di preparazione e il grado di tostatura. Anche nel caso di utilizzo della stessa materia prima, la quantità di caffeina può variare del 30-50%.

Molti pensano che il contenuto della caffeina nel tè sia sempre inferiore al contenuto della caffeina nel caffè, ma è sbagliato. Ad esempio, una piccola tazza di caffè solubile può contenere meno caffeina di una grande tazza di tè forte. Per capire quanta caffeina puoi assumere al giorno è utile sapere la quantità di caffeina nelle varie bevande.

Contenuto di caffeina nel tè e nel caffè:

  • caffè alla turca (250 ml) – 95-200 mg
  • caffè solubile (250 ml) – 30-200 mg
  • caffè decaffeinato (250 ml) – 2-30 mg
  • caffè espresso (30 ml) – 40-75 mg
  • tè nero (250 ml) – 15-70 mg
  • tè verde (250 ml) – 25-45 mg
  • bevanda energetica (250 ml) – 70-100 mg
  • tavoletta di cioccolato fondente (100 g) – 30-50 mg
  • gelato al gusto cioccolato – 30-45 mg
  • cola soda (330 ml) – 25-40 mg
  • tè freddo in bottiglia (330 ml) – 5-40 mg
  • una tazza di cioccolata calda (240 ml) – 5-10 mg

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Caffeina nel caffè solubile

Il processo di preparazione del caffè solubile inizia con l’ammollo dei chicchi di caffè e poi il loro riscaldamento ad alte temperature. Poiché questo distrugge la caffeina naturale, che così viene rimossa nelle prime fasi della lavorazione e quindi in seguito viene introdotta la caffeina sintetica nella composizione. Per chi non lo sa, la caffeina sintetica viene ottenuta dall’acido urico e dalla xantina.

Uno dei motivi che costringe i produttori a utilizzare la caffeina sintetica, oltre ad essere economica, è il desiderio di controllarne il contenuto nel prodotto finale. Il caffè istantaneo prodotto dalle grandi aziende contiene sempre all’incirca la stessa quantità di caffeina per porzione.

In questo caso la varietà dei chicchi di caffè influisce solo sul gusto, ma non sul contenuto di caffeina. Sebbene l’Arabica di solito contenga la metà della caffeina della Robusta, è più probabile che il caffè istantaneo conservi il suo odore e il suo sapore.



La quantità ottimale di caffeina al giorno

Dunque, quanta caffeina puoi assumere al giorno? Per rispondere a questa domanda bisogno considerare due aspetti importanti. Innanzitutto, il consumo giornaliero totale. In secondo luogo, la dimensione di una particolare porzione. Molto spesso, la dose giornaliera massima sicura consigliata è 300-600 mg di caffeina. Inoltre, si consiglia di consumare non più di 200-300 mg alla volta, che come abbiamo visto prima corrisponde ad una tazza di caffè solubile, una tazza di caffè alla turca.

Si ritiene che singole dosi di caffeina dell’ordine di 400-500 mg possano provocare cambiamenti di umore. Ma, ancora una volta, molto dipende dalla fonte di caffeina, nonché dal grado di tolleranza all’azione della sostanza in una determinata persona.

Particolare attenzione al calcolo della dose giornaliera di caffeina è necessaria per coloro che si trovano ad affrontare i sintomi di attacchi di panico. In questo caso, la dose sicura può essere ridotta a 200 mg e dosi maggiori saranno in grado di provocare attacchi di panico.

Dunque, alla domanda di quanta caffeina puoi assumere al giorno, possiamo dire che una dose sicura della caffeina è di 200-300 mg al giorno. La dipendenza si forma a dosi superiori a 300-500 mg al giorno e una singola assunzione di 450-500 mg di caffeina può influenzare negativamente lo stato psicologico di una persona e può anche provocare attacchi di panico.

Scrivi nei commenti quanta caffeina assumi al giorno e che effetti sperimenti sul tuo corpo. Leggiamo sempre volentieri opinioni e racconti dei nostri lettori.

Come Liberarsi dagli occhiali

Come liberarsi dagli occhiali: Una storia di successo dal libro “Magikum” di Viktoria Sokolova

Vorrei condividere con voi una storia straordinaria tratta dal libro “Magikum” di Viktoria Sokolova, una testimonianza personale che offre una nuova prospettiva su come liberarsi dagli occhiali e migliorare la vista da soli. Non voglio essere un’occhialuta: questa è la dichiarazione di chi, stanco delle lenti a contatto e degli occhiali, decide di cercare una soluzione alternativa.

Il Desiderio di Liberazione

La protagonista di questa storia si trova a vivere una vita condizionata dalle lenti a contatto. Stanca di questa routine, inizia a cercare modi per liberarsi da questa schiavitù visiva. La soluzione non è negli occhiali, ma cosa fare per migliorare la vista da soli diventa la sua ricerca.

“Mi sveglio di notte e non riesco ad aprire gli occhi appiccicati. Dovrò mettere la bacinella d’acqua accanto al letto per lavare gli occhi per andare in bagno, come una vecchia… Vado dal ottico come in banca per fare dei pagamenti, non meno di una volta al mese. E’ come una dipendenza. Non è vita! Voglio liberarmene dalle lenti a contatto, lo voglio fortemente.

Io voglio vedere. Senza le lenti e senza gli occhiali. L’ultima volta alla visita dal oculista non ho capito perché la dottoressa non mi ha tolto le lenti, ma ha proposto un altro tipo, più costoso. La dottoressa non mi ha spiegato quasi nulla, mi ha semplicemente dato la ricetta e ha prescritto un medicinale da prendere. Io però ho gli occhi rossi come un vampiro dopo la lunga notte di caccia. Sono andata su internet e ho letto sui sintomi simili ai miei e il mio umore è sceso sotto terra. Cosa devo fare? Devo prescrivermi gli occhiali da sola? Non voglio essere un’occhialuta. Portare gli occhiali è altrettanto scomodo.

Ho passato la notte in bianco pensando alla possibile soluzione. La domanda che mi affliggeva è: come posso migliorare la mia vista?”.

La Scoperta Inaspettata

Il punto di svolta arriva in un sogno, un’esperienza straordinaria che guida la protagonista verso una soluzione inaspettata. In questo sogno, si trova in cima a un palazzo alto e, sull’orlo del davanzale, trova il contenitore per le lenti a contatto. Decisa a trovare una soluzione, sperimenta con la gradazione delle lenti, scoprendo che diminuendo di 0.25 diottrie alla volta, la sua vista migliora notevolmente.

“La notte seguente ho fatto un sogno. Mi trovavo sull’ultimo piano di un palazzo molto alto. Da lì si apriva un panorama bellissimo. Vedevo tutto quanto benissimo e sembrava che stesse guardando attraverso una lente d’ingrandimento. Sul davanzale c’era il contenitore per le lenti a contatto. Ho preso una lente e l’ho messa sull’occhio, cercando di guardare attraverso la lente. All’inizio era tutto sfocato, ma poi la nitidezza si era aggiustata e ho iniziato a vedere bene. Ho tolto la lente e mi sono guardata intorno, adesso senza la lente vedevo tutto sfocato.

Quando mi sono svegliata, avevo deciso di fare uno sperimento. Ho acquistato le lenti a contatto per 0.25 diottrie in meno rispetto a quelle che portavo finora e che la dottoressa mi aveva prescritto. Dopo una settimana con queste lenti “alleggeriti” vedevo perfettamente. Durante tutto l’anno successivo avevo cambiato le lenti ben sei volte, ogni volta con 0.25 diottrie in meno. Cambiavo le lenti quando la nitidezza diventava confortevole.”



Il Metodo Rivoluzionario

Dopo un anno di sperimentazioni, la protagonista ritorna dall’oculista con una richiesta insolita: vuole che le vengano prescritte le lenti a contatto con una gradazione notevolmente inferiore rispetto a quella iniziale. La dottoressa, incredula, accetta la richiesta e alla fine scopre il segreto di questo miglioramento visivo apparentemente impossibile.

“Dopo un anno sono tornata dall’oculista e ho chiesto di farmi prescrivere le lenti a contatto, ma senza far vedere la vecchia ricetta. Al posto di -3 ad entrambi gli occhi adesso avevo -1.0 e -1.25. Questo è un dato di fatto.”

La Conferma Inaspettata

La protagonista, prima di lasciare lo studio dell’oculista, chiede se abbassando le diottrie la vista può migliorare. La dottoressa, scettica, ride e nega la possibilità. Tuttavia, quando le viene mostrata la vecchia ricetta, la sua reazione è di incredulità.

“Prima di andare via dalla dottoressa, ho chiesto se era possibile che abbassando le diottrie la vista migliori. La dottoressa ha riso e ha risposto che non era possibile. Allora le ho fatto vedere la vecchia ricetta. La dottoressa ha controllato nervosamente i dati e mi ha domandato cos’altro avevo fatto per migliorare la mia vista. Ammetto che oltre a diminuire le diottrie, almeno tre volte a settimana bevevo una spremuta fresca di carota, perché avevo ricevuto anche questo suggerimento nel sogno.”

La Condivisione dell’Esperienza

La protagonista ha scoperto che, oltre alla gradazione delle lenti, l’abitudine di bere spremute fresche di carota, suggeritale proprio in sogno, ha contribuito al miglioramento della vista. La dottoressa, sbalordita, la incoraggia a condividere la sua esperienza su internet, sperando che possa aiutare altri stanchi della schiavitù delle lenti a contatto e degli occhiali.

“Inutile dire che la dottoressa era rimasta sbalordita e prima di salutarsi mi ha detto di descrivere il mio metodo su internet, cosa che ho fatto, sperando che la mia esperienza aiuti a qualcun altro che si è stufato della schiavitù delle lenti a contatto e come me ha detto: non voglio essere un’occhialuta.”

Il Potere del Subconscio

Il nostro subconscio è una fonte unica di conoscenza, sempre pronto ad interagire con noi per aiutare. La storia di questa donna dimostra che talvolta, ascoltare il proprio intuito e sperimentare nuovi approcci può portare a risultati sorprendenti, aprendo la strada a una vita senza la dipendenza da occhiali e lenti a contatto. Non vogliamo essere occhialuti, e questa storia ci mostra come realizzare questo desiderio e liberarsi dagli occhiali.

La Luce della Liberazione

In questo viaggio straordinario alla ricerca di come liberarsi dagli occhiali, la protagonista ci ha insegnato che il desiderio profondo di cambiamento può aprire porte insperate. La storia di successo tratta dal libro “Magikum” di Viktoria Sokolova dimostra che, a volte, la risposta alle nostre sfide quotidiane si trova dentro di noi.

Il sogno che ha guidato la protagonista ha funzionato come una mappa per una strada meno battuta, un percorso che ha condotto a una soluzione personale e sorprendente. Abbassare gradualmente le diottrie delle lenti a contatto, abbinato a un’insolita pratica di benessere come il consumo di spremute fresche di carota, ha portato a una trasformazione visiva che ha stupito anche gli esperti.

Questa storia ci ricorda che il nostro subconscio è una risorsa potente e, talvolta, i sogni possono essere il ponte tra il nostro io conscio e il potenziale inesplorato che risiede nella nostra mente. Ascoltare il proprio intuito, sperimentare nuovi approcci e avere il coraggio di sfidare le convenzioni possono condurci a risultati straordinari.

Che la testimonianza di questa donna ispiri coloro che, come lei, sono stanchi della schiavitù delle lenti a contatto e degli occhiali. La vita senza lenti può essere una realtà, e forse, nel silenzioso dialogo con il nostro subconscio, possiamo trovare la chiave per aprire la porta verso una visione più chiara e una libertà visiva che va oltre le aspettative.

Il metodo di come liberarsi dagli occhiali descritto in questo articolo è stato preso dal libro “Magikum” di Viktoria Sokolova (attualmente solo in lingua russa).

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Tipi di corporatura secondo Ayurveda

Donne e Tipi di Corporatura secondo Ayurveda: Un Viaggio nell’Armonia dei Dosha

Nel contesto dell’Ayurveda, antico sistema di medicina tradizionale indiana, un’indagine approfondita sulle donne e i tipi di corporatura offre una panoramica dettagliata delle caratteristiche fisiche e dell’influenza dei dosha. L’Ayurveda, basato sui principi di Vata, Pitta e Kapha, identifica le peculiarità di ciascun tipo di corporatura femminile, fornendo indicazioni specifiche per mantenere un equilibrio armonioso.

Pitta: Fuoco e Acqua

Caratteristiche Fisiche:
Le donne di tipo Pitta hanno una corporatura di tipo medio, con muscoli ben definiti e una pelle chiara soggetta a sfumature rosate.

Consigli Alimentari:
La dieta dovrebbe essere composta principalmente da cibi freschi, leggeri e a base di frutta e verdura per mantenere l’equilibrio pitta. Evitare cibi piccanti e calorici è fondamentale per una digestione sana.

Sessualità:
Le donne di tipo Pitta solitamente manifestano un forte desiderio sessuale. Tuttavia, è consigliabile trovare un equilibrio tra la passione e la tranquillità per evitare eccessi.

Attività Fisica Consigliata:
L’esercizio fisico moderato, come lo yoga o la danza, aiuta a dissipare l’energia in eccesso tipica di Pitta.

Cure Consigliate per la Pelle:
Una cura delicata è essenziale, utilizzando prodotti naturali e trattamenti lenitivi per prevenire irritazioni cutanee.

Vantaggi e Svantaggi:
Apprezzate per la determinazione e la vitalità, le donne di tipo Pitta possono essere suscettibili allo stress eccessivo, influendo sulla loro salute complessiva.

Kapha: Terra e Acqua

Caratteristiche Fisiche:
Le donne di tipo Kapha tendono ad avere una corporatura più solida, con curve ben definite e una pelle spesso liscia e tonica.

Consigli Alimentari:
Una dieta leggera e ricca di cibi piccanti e speziati è ideale per equilibrare la natura pesante di Kapha. Evitare cibi ricchi di grassi può aiutare a mantenere un metabolismo sano.

Sessualità:
Le donne di tipo Kapha possono mostrare un desiderio sessuale moderato. La chiave è trovare equilibrio tra stabilità emotiva e passione.

Attività Fisica Consigliata:
Attività dinamiche come lo yoga vigoroso o l’aerobica sono benefiche per mantenere un equilibrio energetico per le donne di tipo Kapha.

Cure Consigliate per la Pelle:
Data la propensione a una pelle sana, le cure possono concentrarsi sulla pulizia e l’idratazione regolare.

Vantaggi e Svantaggi:
Le donne di tipo Kapha sono spesso apprezzate per la loro stabilità emotiva e forza. Tuttavia, la tendenza all’inerzia può richiedere attenzione per evitare la stagnazione.



Vata: Aria e Spazio

Caratteristiche Fisiche:
Le donne di tipo Vata hanno spesso una corporatura più leggera, con ossa sottili e una pelle sottile e secca.

Consigli Alimentari:
Una dieta calda, ricca di cibi nutrienti e idratanti, aiuta a mantenere il calore interno per le donne di tipo Vata. Evitare cibi freddi o secchi è essenziale.

Sessualità:
La creatività e l’entusiasmo caratterizzano la sessualità delle donne di tipo Vata. La stabilità emotiva è importante per una vita sessuale sana.

Attività Fisica Consigliata:
L’esercizio fisico regolare e moderato, come lo yoga gentile o il tai chi, contribuisce a mantenere l’equilibrio energetico per le donne di tipo Vata.

Cure Consigliate per la Pelle:
L’idratazione costante è fondamentale per evitare secchezza e irritazioni cutanee.

Vantaggi e Svantaggi:
Le donne di tipo Vata sono spesso dotate di creatività e flessibilità, ma devono fare attenzione alle tendenze alla sottopeso e alla dispersione energetica.

Dosha Doppi nell’Ayurveda

Alcune donne possono avere una combinazione di due dosha predominanti. La gestione di dosha doppi richiede una comprensione accurata delle proprie caratteristiche e la pratica di abitudini che bilancino entrambi i dosha coinvolti.

Il concetto di dosha doppi nell’Ayurveda rappresenta un’affascinante intersezione delle energie Vata, Pitta e Kapha in una singola persona. Mentre molte persone possono avere un dosha dominante, c’è un considerevole numero di individui che mostrano una combinazione di due dosha predominanti. Questo fenomeno aggiunge un livello di complessità alla comprensione della propria costituzione ayurvedica e richiede una gestione olistica per mantenere l’equilibrio armonioso.

Autoconsapevolezza e Comprendere le Tendenze

La gestione di dosha doppi inizia con una profonda autoconsapevolezza delle proprie caratteristiche fisiche, mentali ed emotive. È essenziale riconoscere le tendenze di ciascun dosha coinvolto e comprendere come interagiscono tra loro. Ad esempio, una combinazione di Vata e Pitta può portare a una personalità creativa e dinamica, ma può anche generare eccesso di energia che richiede un’attenzione particolare per evitare squilibri.

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Abitudini Quotidiane per il Bilanciamento

La pratica di abitudini quotidiane è fondamentale per mantenere l’armonia tra dosha doppi. Ciò può includere una dieta che tenga conto delle esigenze di entrambi i dosha coinvolti, incorporando alimenti e sapori che bilanciano le energie. L’attività fisica dovrebbe essere adeguata per soddisfare le esigenze di ciascun dosha, evitando eccessi che potrebbero portare a squilibri.

Gestione dello Stile di Vita e Consapevolezza delle Stagioni

Inoltre, la gestione dello stile di vita gioca un ruolo cruciale. La routine quotidiana, inclusi i momenti di riposo e le pratiche di rilassamento, dovrebbe essere adattata per soddisfare le esigenze della combinazione di dosha. Ad esempio, se una persona ha una predominanza di Kapha e Vata, potrebbe essere utile mantenere una routine regolare, ma con spazi per la creatività e il movimento.

La consapevolezza delle stagioni e delle variazioni climatiche è altrettanto importante. Adattare le pratiche ayurvediche in base alle condizioni ambientali può aiutare a prevenire squilibri stagionali che potrebbero influenzare negativamente la salute complessiva.

In sintesi, la gestione di dosha doppi richiede un approccio personalizzato e consapevole. Implica l’ascolto attento del proprio corpo e delle sue esigenze in evoluzione. Un consulente ayurvedico può essere di grande aiuto nel fornire una guida personalizzata, aiutando a comprendere le sfumature della propria costituzione e offrendo consigli pratici per mantenere un equilibrio ottimale.

Trovare l’Equilibrio

Conoscere i tipi di corporatura secondo Ayurveda ci aiuta ad aumentare l’autoconsapevolezza. L’Ayurveda offre una mappa preziosa per comprendere la nostra natura unica. Condividete questo articolo e invitate gli altri a esplorare il loro equilibrio dosha. Condividete le vostre esperienze nei commenti e create un dialogo che arricchisca la nostra comprensione del benessere secondo l’Ayurveda.

Ayurveda: la chiave per un benessere personalizzato

Costituzione umana secondo Ayurveda: i dosha

L’Ayurveda, antico sistema di medicina tradizionale indiana, considera la salute come un equilibrio armonico tra corpo, mente e spirito e come tale è la chiave per un benessere personalizzato. Al centro di questa filosofia sta il concetto di “dosha“, tre energie fondamentali che governano i processi biologici nel corpo umano. Comprendere la propria costituzione e l’influenza dei dosha è cruciale per mantenere un benessere ottimale.

Le proprietà dei Dosha furono descritte nei dettaglio in uno dei primi trattati sull’ayurveda “Charaka-Samhita“, che risale al 700 aC circa.

I Tre Dosha: Vata, Pitta e Kapha

Il sistema Ayurvedico identifica tre dosha principali: Vata, Pitta e Kapha. Ognuno di essi rappresenta una combinazione unica di cinque elementi – terra, acqua, fuoco, aria ed etere – e domina diverse funzioni nel corpo.

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Vata

Caratteristiche: Associato agli elementi etere e aria, Vata è leggero, freddo, secco, mobile e sottile.
Organi Coinvolti: Colon, cosce, ossa, orecchie, pelle.
Malattie e Disturbi: Disturbi del sonno, secchezza della pelle, artrite, ansia.

Pitta

Caratteristiche: Associato ai fuochi, Pitta è caldo, leggero, penetrante, oleoso e appuntito.
Organi Coinvolti: Stomaco, fegato, pelle, occhi, intestino tenue.
Malattie e Disturbi: Infiammazioni, ulcere, disturbi digestivi, irascibilità, problemi di pelle.

Kapha

Caratteristiche: Associato agli elementi terra e acqua, Kapha è freddo, pesante, stabile, oleoso e lento.
Organi Coinvolti: Polmoni, stomaco, collo, testa, torace.
Malattie e Disturbi: Congestione, obesità, problemi respiratori, depressione, problemi di sinusite.

Importanza di Conoscere la Propria Costituzione

Sapere la propria costituzione aiuta a comprendere le tendenze fisiche, mentali ed emotive di una persona. Questa consapevolezza consente di adattare la dieta, lo stile di vita e le pratiche di cura personale per bilanciare i dosha e prevenire squilibri che possono portare a disturbi e malattie.

Adattare lo Stile di Vita alla Propria Costituzione

Vata, Pitta e Kapha influenzano aspetti diversi della nostra vita quotidiana, compresi i nostri ritmi di sonno, le preferenze alimentari e le reazioni allo stress. Adattare lo stile di vita alla propria costituzione è un modo efficace per mantenere l’equilibrio e promuovere la salute a lungo termine.

Stili di Vita Personalizzati secondo i Propri Dosha

Adattare lo stile di vita in base alla propria costituzione dosha è un passo fondamentale verso il mantenimento dell’equilibrio e della salute ottimale.

Per coloro con una prevalenza di Vata, caratterizzata dalla leggerezza e mobilità, è consigliabile seguire una routine giornaliera regolare e godere di pasti nutrienti e caldi.

Per i soggetti con dosha Pitta, caratterizzato da calore e intensità, è benefico incorporare momenti di tranquillità nella routine quotidiana, evitando situazioni stressanti.

Nel caso di una costituzione dominata da Kapha, che porta a stabilità e freschezza, è consigliabile mantenere uno stile di vita attivo e favorire attività fisiche stimolanti.

L’importanza di adottare abitudini personalizzate risiede nel fatto che ciascuno di noi è unico, e comprendere e rispettare la propria costituzione permette di sostenere il benessere in modo mirato e duraturo. Integrare pratiche come lo yoga e la meditazione, a seconda dei propri dosha, può essere un elemento chiave per mantenere l’armonia tra corpo, mente e spirito.

La consapevolezza della propria costituzione dosha apre la strada a uno stile di vita più consapevole e personalizzato, fornendo una guida preziosa per il raggiungimento e il mantenimento di una salute ottimale.

La Dieta Ayurvedica: Un Approccio Personalizzato

In base alla propria costituzione, l’Ayurveda consiglia specifiche scelte alimentari per bilanciare i dosha. Ad esempio, chi ha una predominanza di Pitta dovrebbe evitare cibi piccanti e preferire alimenti rinfrescanti, mentre chi ha una costituzione Vata può beneficiare di cibi caldi e nutrienti. Questa personalizzazione della dieta aiuta a prevenire disturbi digestivi, problemi di pelle e altri squilibri.

Mantenere l’Equilibrio Mentale ed Emotivo

Oltre agli aspetti fisici, i dosha influenzano anche la nostra mente e le emozioni. Conoscere la propria costituzione può aiutare a gestire lo stress, migliorare la concentrazione e promuovere un benessere emotivo duraturo. Pratiche come la meditazione, lo yoga e le erbe ayurvediche possono essere integrate nella routine quotidiana per mantenere l’equilibrio mentale ed emotivo.



Condividere la Conoscenza per una Salute Ottimale

In un’epoca in cui la consapevolezza della salute sta diventando sempre più cruciale, comprendere la propria costituzione secondo l’Ayurveda è come trovare la chiave per un benessere personalizzato ed unico. Ayurveda quindi offre un approccio olistico e personalizzato al benessere. Condividere questa conoscenza con gli altri può contribuire a diffondere consapevolezza e incoraggiare uno stile di vita più sano. Invitiamo i lettori a condividere questo articolo e a lasciare i propri commenti per creare una conversazione inclusiva sulla salute e il benessere.

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Guarire con il Tè

Tipi di tè che aiutano il tuo organismo a guarire

Il , nobile elisir dalla storia millenaria, si rivela come un alleato prezioso nel percorso verso il benessere e la guarigione. Al di là della sua etichetta di seconda bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua, il tè si presenta come un rituale di guarigione, offrendo un’esperienza sensoriale che va oltre il semplice piacere del palato. In questo articolo, esploriamo i segreti nascosti nelle foglie di tè e come esse possano aiutare a guarire facendo del Tè uno strumenti di cura per il corpo e la mente.

Viaggio Terapeutico nel Mondo del Tè: Guarire e Benessere Attraverso le Tazze Rigeneranti

Immergiamoci più a fondo nel mondo affascinante del tè, dove ogni sorso non è solo una delizia per i sensi ma un passo verso la guarigione. Da millenni, il tè ha radici nelle antiche pratiche mediche cinesi, crescendo da un semplice infuso a un complesso elisir terapeutico. Oggi, condividiamo con voi come ogni varietà di tè può diventare un alleato nella lotta contro diverse affezioni, aprendo le porte a un viaggio terapeutico che va al di là della routine quotidiana.

Guarire con il Tè Verde

Il tè verde, celebre per le sue proprietà antiossidanti, dimagranti e detossinanti, si posiziona come un alleato nella lotta contro l’invecchiamento cellulare e i radicali liberi. Dal miglioramento del tono muscolare alla riduzione del colesterolo cattivo, il tè verde si erge come un elisir per la salute cardiaca e cerebrale. Inoltre, esploriamo il suo ruolo nella protezione contro i danni causati dal fumo e la sua azione antimutagenica e antitumorale.

Guarire con il Tè alla Rosa Canina

Come guarire con il tè - Rosa Canina

Il tè alla rosa canina, ricco di vitamina C e principi attivi benefici, offre un arsenale di proprietà astringenti, antidiarroiche e anti-infiammatorie. Approfondiamo come stimoli le ghiandole surrenali, regoli l’attività gastrointestinale e contribuisca al benessere circolatorio. Scopriamo anche le sue virtù diuretiche senza gli effetti collaterali dei diuretici sintetici e il suo ruolo nella prevenzione dell’aterosclerosi.

Guarire con il Tè all’Echinacea

Come guarire con il tè all'ecchinacea
Echinacea è uno dei rimedi naturali più conosciuti e utilizzati, ed è un vero e proprio antibiotico naturale ma senza gli effetti collaterali.

L’Echinacea, celebre per le sue virtù immunostimolanti, antivirali e antinfiammatorie, si rivela come un antibiotico naturale senza effetti collaterali. Approfondiamo il suo ruolo nella rigenerazione cellulare, nella lotta contro agenti infettivi e virus, esplorando le sue applicazioni pratiche nella nostra vita quotidiana.

Abbiamo descritto tutte le proprietà e benefici di Echinacea nel articolo Echinacea: scopri i segreti di un rimedio multifunzionale“.

Guarire con il Tè alla Camomilla

La camomilla, antica e versatile, si rivela non solo come un sedativo ma come un rimedio per l’apparato digestivo e intestinale. Attraverso studi recenti, scopriamo i suoi effetti positivi sul controllo glicemico e il suo ruolo nel processo di dimagrimento. Esploriamo anche il suo impiego esterno in casi di congiuntivite, gengivite e dermatite.



Guarire con il Tè alla Menta

La menta, riserva naturale di energia, si rivela un alleato poliedrico per la salute, con benefici sul sistema digestivo, la memoria e la concentrazione. Attraverso il suo effetto diuretico e lipolitico, scopriamo come contribuisca all’eliminazione di scorie e grassi, oltre a lenire tosse, raffreddore e mal di gola.

Guarire con il Tè di Terminalia Chebula

Come guarire con il tè - Terminalia chebula
Terminalia chebula preserva la vita ed è lassativa, antinfettiva, purifica il sangue ed è indicata in caso di disturbi neurologici e di reumatismi

Il Tè di Terminalia Chebula, noto come “Re della medicina,” offre un effetto lassativo, antinfettivo e purificante. Approfondiamo la sua inclusione nella Triphala, esplorando come favorisca la depurazione dell’organismo, migliori la digestione e supporti la salute generale.

Guarire con il Tè di Tiglio

Come curarsi con il tè e le tisane di Tiglio
Il Tiglio viene usato in fitoterapia per combattere i disturbi come l’insonnia, il nervosismo e i disturbi delle vie aeree.

Il tè di tiglio, con il suo aroma di miele e proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e rafforzanti, si rivela come un toccasana per l’insonnia, il nervosismo e i disturbi delle vie aeree. Attraverso uno sguardo più attento, scopriamo come i fiori di tiglio possano portare guarigione attraverso la loro composizione ricca di vitamine, flavonoidi, polisaccaridi e oli essenziali.



Guarire con il Tè di Ortica

L’ortica, ricca di acido folico e ferro, si presenta come un rimedio completo per anemia, artrite, cistite e diarrea. Approfondiamo come stimoli le ghiandole digestive, abbassi il colesterolo e offra benefici immunostimolanti, rivelando il suo ruolo in molte preparazioni per trattare disturbi gastrici, renali ed ematici.

Guarire con il Tè di Alloro

Le foglie di alloro, ricche di principi attivi, offrono proprietà antisettiche, antiossidanti e digestive. Attraverso la loro composizione ricca di vitamine, sali minerali e oli essenziali, scopriamo come il tè di alloro possa migliorare l’immunità, contrastare disturbi digestivi, intossicazioni alimentari e contribuire alla salute generale.

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In conclusione, questo approfondito viaggio nel mondo del tè rivela le sue molteplici sfaccettature terapeutiche. Ogni tazza diventa così un passo verso la guarigione e il benessere, offrendo un connubio unico tra tradizione e scienza nella nostra ricerca costante di salute.

Echinacea: Scopri i Segreti di un Rimedio Naturale Multifunzionale

Il Segreto della Salute Naturale Scoperto dalla Tradizione e Confermato dalla Scienza

Molto prima dell’arrivo di Colombo sul continente americano, le tribù indigene utilizzavano l’echinacea come cura polivalente. Dalla gestione di raffreddori ed emicranie fino al trattamento di bruciature e morsi di serpente, questa pianta era un rimedio affidabile. Nel ventunesimo secolo, gli studi scientifici hanno rivelato che l’echinacea è un vero tesoro per la salute. Oggi è una delle erbe medicinali più amate al mondo, riconosciuta dalla medicina tradizionale per la sua efficacia contro una vasta gamma di disturbi e malattie. Leggendo questo articolo scopri i segreti di un rimedio naturale multifunzionale e potrai esplorare le proprietà, i benefici e le modalità di assunzione di echinacea, una pianta straordinaria.

Echinacea per l’Immunità: Un Rinforzo Naturale al Tuo Sistema Difensivo

Un recente studio condotto presso la Lowa State University ha confermato che l’echinacea agisce come un immunomodulatore ad ampio spettro. Questa pianta straordinaria è in grado di potenziare sia l’immunità innata, ereditata geneticamente, sia l’immunità acquisita, sviluppata durante la vita in risposta a minacce esterne. La ricerca condotta dalla School of Pharmacy dell’Università del Connecticut ha ulteriormente sottolineato l’efficacia dell’echinacea, dimostrando che riduce significativamente la probabilità di sviluppare infezioni respiratorie acute e accorcia la durata dei raffreddori.

Oltre a tisane e compresse, gli estratti di echinacea offrono una serie di proprietà e benefici straordinari per rafforzare il sistema immunitario.

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Echinacea come Potente Antiossidante: Una Difesa Contro l’Invecchiamento Precoce

Nel 2007, ricercatori della Royal Veterinary and Agricultural University e della University of Pharmaceutical Sciences in Danimarca hanno identificato l’echinacea come un potente antiossidante. Questi composti, noti per proteggere le cellule dalla distruzione prematura, sono ulteriormente potenziati dagli alkamidi presenti nella pianta. Questi, a loro volta, migliorano l’efficacia degli antiossidanti, creando un ciclo di protezione contro i danni ossidativi.



Echinacea per la Pelle: Una Soluzione Naturale contro l’Acne e le Infiammazioni Cutanee

Nel 2011, l’Università della Columbia Britannica ha svelato un nuovo aspetto delle proprietà dell’echinacea, rivelando la sua capacità di combattere l’acne. Gli estratti di echinacea, sperimentati in laboratorio, hanno dimostrato di eliminare efficacemente i batteri responsabili dell’acne. Questa scoperta ha integrato ulteriormente l’echinacea tra i rimedi naturali per la cura della pelle, offrendo un aiuto prezioso contro brufoli e infiammazioni cutanee.

Echinacea per il Benessere Mentale: Un Aiuto Contro l’Ansia

Nel 2013, gli scienziati dell’Istituto di Medicina Sperimentale in Ungheria hanno evidenziato un nuovo beneficio dell’echinacea: la capacità di ridurre i sentimenti di ansia. Uno studio condotto su volontari sani ha dimostrato miglioramenti a lungo termine nei punteggi di ansia dopo l’assunzione di estratto di echinacea.

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Echinacea e il Controllo del Glucosio: Una Difesa Contro il Diabete

Nel 2017, uno studio condotto dall’Università di Hung Quang a Taiwan ha rivelato che l’echinacea può contribuire a regolare lo zucchero nel sangue. L’assunzione di echinacea sembra sopprimere gli enzimi responsabili della digestione dei carboidrati, riducendo così il flusso di zucchero nel sangue e abbassando il rischio di sviluppare il diabete.

Inoltre, secondo gli scienziati dell’Isfahan University of Technology, l’echinacea contiene una combinazione unica di ingredienti attivi, tra cui acido caffeico, acido rosmarinico, acidi fenolici e poliacetileni. Questi componenti offrono ulteriori benefici, come proprietà antibiotiche, antinfiammatorie e antiossidanti.

Quando e Come Utilizzare l’Echinacea

L’echinacea è raccomandata per chiunque desideri rafforzare il sistema immunitario, specialmente coloro che vivono in ambienti a rischio o sono sottoposti a stress cronico. La pianta è particolarmente utile anche per coloro con un’alimentazione carente di vitamine e minerali essenziali.

Puoi utilizzare l’echinacea sotto forma di , compresse o tinture. In caso di sintomi quali suscettibilità alle infezioni, stress cronico, affaticamento e disturbi del sonno, un ciclo di assunzione di 2-3 settimane può essere benefico per gli adulti.



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Controindicazioni ed Effetti Collaterali: Una Guida per un Uso Sicuro

L’uso di preparati a base di estratto di echinacea è generalmente sicuro, purché si seguano attentamente le istruzioni. In caso di reazioni allergiche, è consigliabile interrompere l’assunzione e consultare un medico. Tuttavia, alcune controindicazioni importanti meritano attenzione.

Evita l’uso di echinacea in presenza di malattie sistematiche progressive come tubercolosi, leucemia, sclerosi multipla e collagenosi. Inoltre, è consigliabile evitare l’assunzione durante la gravidanza e l’allattamento per precauzione, poiché gli effetti a lungo termine sull’organismo in queste fasi potrebbero non essere completamente compresi.

Un’altra sfumatura cruciale riguarda la qualità del prodotto. Uno studio dell’Università del Colorado ha rivelato che il 10% degli integratori acquistati nei negozi non conteneva il principio attivo indicato sulla confezione, e nel 52% la sua quantità non corrispondeva all’etichetta. Pertanto, per massimizzare i benefici e garantire un uso sicuro, è consigliabile acquistare integratori a base di estratto di echinacea solo da marchi affidabili e con una reputazione consolidata.

Ricorda sempre di consultare un professionista della salute prima di iniziare qualsiasi regime di integrazione, specialmente se hai condizioni mediche preesistenti o stai assumendo farmaci. La tua sicurezza e il tuo benessere sono prioritari, e una consulenza esperta può garantire un’esperienza positiva con l’echinacea.

Conclusione: Abbraccia la Potenza dell’Echinacea e Svela i Suoi Segreti di Benessere

In questo viaggio attraverso le proprietà e i benefici dell’echinacea, abbiamo scoperto il tesoro nascosto di questa pianta straordinaria. Dai tempi antichi, quando le tribù indigene americane ne facevano uso per curare una vasta gamma di disturbi, fino ai giorni nostri, con la conferma scientifica della sua efficacia, l’echinacea si rivela un rimedio naturale multifunzionale.

Siamo partiti dalla sua storia antica, affondando nelle sue proprietà immunitarie e antiossidanti, e abbiamo esplorato il suo impatto positivo sulla pelle, sull’ansia e persino sulla regolazione dello zucchero nel sangue. Ogni aspetto dell’echinacea si è rivelato un tassello prezioso nel puzzle della salute naturale.

Ora, armati di conoscenza, puoi integrare l’echinacea nella tua routine quotidiana in modi diversi: dal tè alle compresse, dalle tinture alle pomate. La sua versatilità ti offre l’opportunità di adattare l’assunzione alle tue esigenze specifiche, migliorando il tuo benessere generale.

Tuttavia, la chiave del successo con l’echinacea risiede nella coerenza e nell’attenzione alle indicazioni. Se stai considerando l’integrazione, consulta sempre un professionista della salute per assicurarti che si integri in modo sicuro con il tuo regime generale di benessere.

In definitiva, l’echinacea si presenta come un alleato affidabile nella tua ricerca di salute e benessere. Svela i suoi segreti, abbraccia la sua potenza e goditi i benefici di questo rimedio naturale multifunzionale. La saggezza antica e la conferma moderna si fondono, offrendoti un percorso verso il benessere che è stato apprezzato per secoli.

I migliori antibiotici naturali

I migliori medicinali naturali a portata di mano

Erbe, spezie, frutta e verdura con le proprietà curative al pari di antibiotici

E’ stato dimostrato che l’abuso di antibiotici può portare alla resistenza agli antibiotici perché alcuni tipi di microbi si abitua ai farmaci che gli vengono costantemente somministrati, muta e smette di percepirli. E quando accade qualcosa di grave, i farmaci potrebbero non funzionare più. Fortunatamente la natura si è presa cura degli umani fragili e ha creato tantissime piante curative. Scopriamo insieme quali sono i migliori antibiotici naturali.

Molte piante hanno proprietà antibiotiche, ognuno con le sue proprietà specifiche, proprio come quelli sintetici, ma le piante e le erbe creati dalla natura non possono creare lo stesso grave danno dei preparati chimici. In effetti, non hanno praticamente gli effetti collaterali e costano meno rispetto ai farmaci. Un vantaggio degli antibiotici naturali che la natura li ha forniti delle sostanze che combattono sia batteri, che i virus ma anche i funghi. Cioè, la madre natura ha creato i farmaci più potenti rispetto a quelli sintetizzati in laboratorio, con uno spettro di azione limitato, che combattono solo un determinato gruppo di batteri o virus.

Antibiotico naturale – Basilico

Basilico è un ospite asiatico con un aroma speziato e un gusto insolito. In India è considerata una pianta sacra che protegge la famiglia. Per la salute invece il basilico è prezioso perché protegge la nostra immunità.

Basilico è un antibiotico quasi universale perché ha proprietà disinfettanti e battericide e protegge il corpo da varie infezioni.

Basilico viene usato per curare raffreddori e influenza perché espelle il catarro dai bronchi e allevia la tosse. Inoltre basilico può ridurre la temperatura, alleviare l’insonnia e la tensione nervosa.

Basilico può essere consumato fresco in aggiunta alle insalate o sui piatti già cotti, in modo da non “uccidere” l’aroma speziato. Le foglie di basilico non si conservano a lungo nel frigorifero e una volta congelate perdono tutte le sue proprietà curative.

L’olio essenziale di basilico è battericida perciò nelle stagioni di raffreddori si può fare l’aromaterapia preventiva e curativa aggiungendo nel diffusore alcune gocce di olio essenziale di basilico.



Ricetta: Un decotto di basilico (4 cucchiai di foglie tritate, anche secche, e 250 ml di acqua bollente) aiuta nel caso di tonsillite, mal di testa.

Basilico è considerato un antibiotico naturale perché aiuta in modo eccellente nei casi di malattie infiammatorie del tratto gastrointestinale: gastrite, enterite, colite. Può anche essere utilizzato per lubrificare le zone della pelle colpite da eczema o psoriasi.

Controindicazioni

I prodotti al basilico concentrati, come ad esempio decotti, infusi o oli essenziali sono sconsigliati alle donne in gravidanza ma anche per chi prende contraccettivi ormonali, nel caso di problemi del sistema cardio-vascolare, e nel caso di diabete.

Mirtillo rosso – antibiotico naturale

I migliori antibiotici naturali
I frutti di bosco crescono nelle foreste e nelle paludi e sono ricchi di sostanze nutritive inoltre le sue bacche e le foglie hanno le proprietà medicinali.

Mirtillo rosso è uno dei migliori antibiotici naturali perché i frutti di mirtillo rosso sono ricchi di pectine, polifenoli e oli essenziali. Contiene circa 70 composti organici utili e vitamine, in particolare vitamina C.

I mirtilli rossi sono ricchissimi di vitamine, praticamente in termini di contenuto di provitamina A, i mirtilli rossi superano i limoni, le pere, le mele, l’uva e i mirtilli classici. I suoi frutti contengono anche acido benzoico, che è un conservante naturale. E’ proprio l’acido benzoico che crea l’ambiente in cui i batteri patogeni perdono la capacità di svilupparsi e riprodursi, trasformando in questo modo i mirtilli rossi in un antibiotico naturale con gli effetti antinfiammatori.

Mirtillo rosso viene utilizzato nel trattamento delle malattie del sistema urinario, in particolare della cistite. Il mirtillo rosso è in grado di potenziare l’attività degli antibiotici e dei sulfamidici. Pertanto, le bevande alla frutta al mirtillo rosso sono così spesso raccomandate per i pazienti febbrili, così anche dopo le malattie e lesioni gravi per aumentare l’appetito. La bevanda ai mirtilli rossi viene spesso prescritta dopo la chemioterapia.



Si consiglia di usare i frutti freschi perché i frutti secchi sono già meno utili ma comunque con notevoli effetti benefici. Per assumere mirtillo rosso si può fare un tè vitaminico ai frutti secchi di mirtillo rosso e rosa canina.

La bevanda ai mirtilli rossi combina effetti antinfiammatori e diuretici, inoltre inibisce lo sviluppo dei microbi e rimuove le tossine. Ma è necessario prepararlo in modo giusto: strofina accuratamente le bacche fresche o scongelate attraverso un setaccio. Le bucce aggiungi nel pentolino con l’acqua bollente e fai bollire per 5 minuti, la purea che è rimasta metti da parte perché ti servirà più avanti. Dopo cinque minuti togli il pentolino dal fuoco e lascia raffreddare fino ai 50 gradi circa. Dopo che il tè si raffredda un po’, filtra l’acqua e aggiungi la purea. Per addolcire la bevanda puoi aggiungere un po’ di miele se preferisci.

Controindicazioni

Mirtillo rosso, nonostante sia ottimo alimento e antibiotico naturale, è controindicato in presenza di ulcera allo stomaco, gastrite, colecistite, aumento dell’acidità dello stomaco e emorragia interna.

Antibiotico naturale buonissimo – Mirtillo

Mirtillo è considerato un antibiotico naturale perché contntiene una sostanza simile all’aspirina che ha effetti analgesici e antipiretici. I mirtilli uccidono i batteri nel tratto urinario e prevengono la diffusione in tutto il corpo.

Mirtillo è utile nel caso della febbre alta, raffreddore. I decotti e le bevande al mirtillo hanno un effetto antinfiammatorio e quindi sono spesso prescritti per la cura della polmonite, in presenza di infiammazione dei reni o della vescica.

E’ preferibile consumare i mirtilli freschi perché è nei frutti freschi che la concentrazione di sostanze nutritive è più alta.



Cannella – antibiotico naturale

La cannella non è solo uno dei migliori antibiotici naturali, ma anche un ottimo immunomodulatore e tonico. E’ utile per le infezioni virali respiratorie acute e raffreddori, poiché ha un marcato effetto diaforetico. Viene usato anche nei casi di sconforto e depressione, emicranie, flatulenza e diarrea.

Per consumare la cannella si può aggiungerla al tè o al latte caldo, siccome ha un sapore gradevole, le bevande insaporite in questo modo sono molto buone. Nel caso di mal di gola si può fare i gargarismi alla cannella, per farlo è necessario far bollire la corteccia di cannella e raffreddare il liquido ottenuto fino alla temperatura piacevole.

é utile sapere che l’estratto alcolico della corteccia di cannella ha un effetto distruttivo sui bacilli tubercolari e sui virus per curare questi tipi di malattie.



Controindicazioni

La cannella è controindicata durante la gravidanza perché può causare le contrazioni dell’utero. Inoltre si deve evitare il consumo nei casi di emorragia interna, aumento dell’eccitabilità.

Olivello spinoso – antibiotico naturale

I migliori antibiotici naturali
Olivello Spinoso contiene un intero “bouquet” di vitamine, microelementi e acidi organici importanti per la prevenzione e la cura di molte malattie. Quasi tutte le parti della pianta sono utili ma il vantaggio principale sta nell’olio di olivello spinoso.

Olivello spinoso è considerato un antibiotico naturale perché è ricco di sostanze che hanno delle proprietà disinfettanti, cicatrizzanti e antinfiammatori e oltre ad un bouquet di vitamine, contiene i tannini, acidi oleico, stearico, linoleico e palmitico.

Olio di Olivello spinoso viene somministrato per curare faringite, tonsillite, lesioni cutanee. Ma si usa anche per rafforzare l’immunità sotto forma di bevande alla frutta, le marmellate e sciroppi.

Si usa questo antibiotico naturale sotto forma di olio per il trattamento delle ferite, nel caso di danni alle mucose della bocca e della gola, ad esempio, nella laringite o faringite acuta e cronica. Per curare il cavo orale è necessario lubrificare la mucosa con un batuffolo di cotone inumidito con olio di olivello spinoso o eseguire inalazioni di olio. L’inalazione è un’ottima prevenzione delle malattie del tratto respiratorio superiore. Sotto forma di bevanda alla frutta o marmellata può essere usata per prevenire il raffreddore.

Durante il trattamento delle ulcere duodenali e gastriche, puoi prendere un cucchiaino di olio di olivello spinoso due o tre volte al giorno 30 minuti prima dei pasti.



Controindicazioni

Olivello spinoso è controindicato nel caso di reazione allergica al carotene. Si usa con cautela in caso di malattie del fegato, ulcera duodenale, pancreatite e colecistite.

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Pompelmo – naturale antibiotico

Gli scienziati hanno scoperto che l’estratto di semi di pompelmo è un ottimo antibiotico naturale perché è efficace contro 800 ceppi di batteri e contro 100 tipi di funghi. Inoltre è efficace anche contro i virus ma allo stesso tempo non ha effetti collaterali, tranne che per l’intolleranza individuale, ovviamente. Quindi si può decisamente considerare pompelmo come uno dei migliori antibiotici naturali.

La polpa di pompelmo è ricca di acidi organici, sali minerali, pectina, oli essenziali e una sostanza chiamata naringina. Pompelmo fa bene al tratto gastrointestinale e aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.

E’ utile assumere pompelmo per la prevenzione del raffreddore durante tutto l’inverno, ne basta mangiare un pompelmo al giorno oppure una spremuta diluita con un po’ di acqua.

Controindicazioni

L’estratto di pompelmo è molto potente e può persino bruciare la pelle pertanto va usato con parsimonia. Il pompelmo è controindicato in presenza di ulcere gastriche e se c’è l’aumento dell’acidità dello stomaco. Può causare problemi allo smalto dei denti a causa del suo alto contenuto di acido.

Zenzero – antibiotico naturale

La radice di zenzero ha effetti antimicrobici, antinfiammatori, espettoranti, antipiretici e diaforetici.

Lo zenzero viene utilizzato nel trattamento di infezioni respiratorie acute, raffreddori, tonsilliti, laringiti, bronchiti e nel complesso trattamento della polmonite, quindi possiamo tranquillamente dire che lo zenzero è uno degli antibiotici naturali migliori.

Per assumerlo si può grattugiare la radice fresca e aggiungerla al tè oppure prepararla separatamente. Lo zenzero può essere consumato in salamoia.

Controindicazioni

Lo zenzero è controindicato nei casi di malattie del fegato, ulcere gastriche e consumato con cautela dai pazienti ipertesi e le persone con malattie cardiovascolari.



Aglio – antibiotico naturale

Aglio è uno degli antibiotici naturali migliori perché distrugge virus e batteri, rimuove i parassiti intestinali, riduce la pressione sanguigna e previene la trombosi. Inoltre ha le proprietà antiossidanti. L’aglio viene usato per trattare la difterite, l’ulcera peptica e la tubercolosi.

Gli oli essenziali volatili di aglio, tra le altre cose, hanno le proprietà degli acidi omega-3, cioè possono prevenire il cancro.

Per consumarlo si può aggiungere aglio fresco nelle insalate o piatti pronti. Esistono gli oli essenziali di aglio che agiscono come antisettici. La tintura all’aglio invece è usato come stimolante.



Ricetta: Liquore universale all’aglio per l’immunità: versare tre litri di vino rosso in un contenitore di vetro trasparente, buttarvi dentro 12 spicchi d’aglio. Lasciarlo riposare accanto alla finestra per due settimane. Assumere il liquore 50-100 ml durante i periodi di raffreddori come cura preventiva.

Controindicazioni

Aglio è controindicato nel caso dell’acidità dello stomaco, calcoli biliari, gastrite, ulcera gastrica o duodenale.

Ovviamente l’elenco degli antibiotici naturali non è esaustivo perché ci sono tante altre erbe, piante, frutta, verdura, bacche e così via, con altre proprietà benefiche che tratteremo in altri articoli.

La natura ci ha fatto tanti regali, cerchiamo di sfruttarli al nostro favore per mantenere la salute e il benessere sempre ai livelli ottimali! Buona salute!

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I polmoni possono essere allenati

Come allenare i polmoni con la ginnastica respiratoria

Esercizi per allenare polmoni, muscoli e legamenti del torace

Respiriamo senza pensare, e intanto, in una giornata, secondo varie stime, i nostri polmoni pompano dai 300 ai 900 litri d’aria. Si scopre che ciò che respiriamo e il modo in cui lo facciamo influisce notevolmente sul nostro benessere e sulle nostre prestazioni. Tutti quanti siamo abituati al fatto che si può allenare muscoli, braccia, gambe, ma allo stesso modo i polmoni possono essere allenati! Migliore è la ventilazione dei polmoni, migliore è l’apporto di sangue, migliore è lo stato di salute, minore è la possibilità di manifestazione della malattia.

La maggior parte delle malattie dell’apparato respiratorio sono associate ai fattori ambientali – ad esempio, bronchite cronica di un fumatore, bronchite cronica professionale, malattia polmonare ostruttiva cronica, ecc. L’obiettivo della prevenzione primaria è non esporre se stessi a quelle circostanze che ti fanno ammalare. Ad esempio, se una persona non fuma e non ha intenzione di iniziare a fumare, previene diverse malattie, tra le quali anche il cancro. Se una persona non lavora nelle industrie pericolose, conduce uno stile di vita sano, anche questa è una prevenzione.

Ma se una persona si ammala, deve essere fatto tutto il possibile affinché la malattia non progredisca. In questi casi è necessaria una profilassi. I polmoni possono essere allenati con gli esercizi, ma come ogni allenamento, si deve iniziare dal riscaldamento.

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Allenamento dei polmoni – Riscaldamento respiratorio

  1. Rilassati e stai dritto, le mani dovrebbero essere abbassate lungo il corpo.
  2. Espira e poi inizia a fare un respiro ampio e profondo. Quando i polmoni si riempiono d’aria, le spalle iniziano a sollevarsi. Quindi fai un’espirazione acuta e le spalle si abbassano di conseguenza.
  3. La prossima volta che inspiri, quando i tuoi polmoni si riempiono, tira indietro le spalle lentamente, unisci le scapole, chiudi le mani dietro la schiena. Quindi espira lentamente, mentre le braccia e le spalle vengono spinte in avanti e il torace viene compresso. Tieni le spalle e le braccia rilassate.
  4. Con un respiro profondo, inclinati a destra e gira il petto verso sinistra allungandolo. Con un’espirazione, torniamo alla posizione originale. Fai la stessa inclinazione a sinistra. Quando si esegue questo esercizio, è necessario mantenere la schiena dritta e non piegare il collo e le braccia.
  5. Quando inspiri, inclina lentamente la testa all’indietro, mentre la colonna vertebrale si piega strettamente nella regione toracica. Con un ‘espirazione, inclina la testa in avanti in modo da poter vedere le ginocchia, anche la colonna vertebrale si piega nella regione toracica. E le braccia pendono liberamente lungo il corpo.
  6. Fai un respiro profondo e, con una piacevole espirazione, ruota dolcemente la colonna vertebrale in senso orario, mentre la mano destra è ritratta dietro la schiena e quella sinistra avanza. Inspira e riprendi la posizione originale. Facciamo lo stesso, ma in senso antiorario. Assicurati che i fianchi siano rimangano immobili allo stesso tempo.
  7. Per prima cosa, esegui movimenti circolari alternati con le spalle destra e sinistra, simili a quelli dei vogatori in un kayak. Quindi esegui movimenti rotatori simultaneamente con entrambe le spalle. La respirazione è libera.

Il riscaldamento respiratorio dovrebbe essere eseguito per 6-10 minuti. Dopo il suo completamento, dovresti rilassarti e riposare per 5 minuti. Dopo il riposo, puoi iniziare a fare esercizi di respirazione per allenare i polmoni, descritti in seguito.

Esercizi di respirazione di base che sviluppano il torace, vari gruppi di muscoli e legamenti.

Questi esercizi sono abbastanza semplici, ma estremamente efficaci. Come dimostra la pratica e l’esperienza, gli esercizi di respirazione forniti in seguito sviluppano i muscoli e i legamenti del torace e il tessuto polmonare. Esegui ogni esercizio per 3-5 minuti.

Esercizio respiratorio “Respiro purificante”

Questo esercizio non solo arieggia e purifica i tuoi polmoni, ma migliora la salute di tutto il corpo rinfrescandolo. L’esercizio è molto utile per le persone la cui professione richiede di affaticare molto i polmoni: cantanti, attori, musicisti che suonano strumenti a fiato, oratori, insegnanti, ecc. Viene eseguito come segue: prima viene fatto un respiro completo e il respiro viene trattenuto per alcuni secondi. Le labbra sono compresse come per un fischio, mentre le guance non si gonfiano, quindi espirare un po’ d’aria con notevole forza e fermarsi per un secondo, quindi espirare ancora un po’ allo stesso modo e continuare così fino a quando tutta l’aria è completamente espirata. E’ molto importante espirare l’aria con forza.

Esercizio respiratorio “Trattenendo il respiro”

Questo esercizio sviluppa e rinforza i muscoli respiratori, così come i polmoni in generale. Se viene eseguito regolarmente, il torace si espanderà. Inoltre, trattenere il respiro temporaneamente aiuta a purificare i polmoni e favorisce il miglior assorbimento dell’ossigeno da parte del sangue.

Per eseguire esercizio, devi stare in piedi e fare un respiro profondo. Dopodiché devi trattenere il respiro più a lungo possibile, quindi espirare l’aria con forza attraverso la bocca aperta. Subito dopo fai l’esercizio “Respiro purificante“.

Esercizio respiratorio “Sollecitazione delle cellule polmonari”

Questo esercizio permette di sollecitare il lavoro delle cellule polmonari. Devi eseguirlo con attenzione e all’inizio deve essere fatto a lungo dai principianti. Molte persone avvertono un leggero capogiro dopo l’esercizio. Pertanto, dovresti sempre essere pronto a smettere di eseguirlo.

Per fare questo esercizio devi stare in piedi con le braccia lungo i fianchi. Lentamente e gradualmente inspira l’aria fino a quando i polmoni traboccano d’aria e trattengono il respiro. Quindi, con i palmi delle mani, colpisci il petto, tamburellando sul petto con la punta delle dita. Finisci l’esercizio con “Respiro purificante”.

Esercizio respiratorio “Gioioso respiro superiore”

I polmoni possono essere allenati
Esercizio “Gioioso respiro” migliora l’umore e rafforza i tuoi polmoni.

Si ritiene che questo esercizio migliori l’umore. Metti le mani sulle clavicole, quindi inspira, l’aria riempirà solo le parti superiori dei polmoni e il torace si solleverà. Quando espiri, ritorna nella posizione originale. Durante l’esercizio, l’addome deve rimanere immobile e il torace non si espande.

Esercizio respiratoria “Respirazione inferiore lenitiva”

Quando si inspira, l’aria riempie le parti inferiori dei polmoni e quindi lo stomaco sporge, durante l’espirazione viene aspirata. Allo stesso tempo, il torace rimane immobile. In combinazione con questo esercizio, viene eseguita una respirazione media, che tonifica il corpo. Quando inspiri, l’aria riempie le parti dei polmoni e il torace si espande. Quando espiri, ritorna nella sua posizione originale. Durante l’esercizio l’addome rimane immobile.

I tuoi polmoni possono essere allenati!

Adesso sai che i polmoni possono essere allenati e hai scoperto con quali semplici esercizi è possibile farlo. Per vedere un risultato positivo devi praticare regolarmente gli esercizi e non mollare a metà strada. La perseveranza, il desiderio e la forza di volontà sono ingredienti essenziali per un successo efficace.

Il materiale è stato preparato dal pneumologo del dipartimento di pneumologia della Clinica Universitaria di Grodno, E. Culaga.

Leggi anche “Ginnastica respiratoria dopo coronavirus.

Ginnastica respiratoria dopo coronavirus

Ripristinare correttamente i polmoni dopo la polmonite

La ginnastica respiratoria aiuta a riprendersi dalla polmonite causata dal coronavirus

La ginnastica respiratoria non è una novità, viene utilizzata nella medicina per aiutare a riprendersi efficacemente dalla polmonite. Quindi la riabilitazione della polmonite causata dall’infezione da coronavirus può comprendere gli esercizi della ginnastica respiratoria . Nel articolo, raccontiamo come eseguire correttamente gli esercizi di respirazione durante e dopo la malattia.

Perché è importante fare esercizi di respirazione per il recupero dopo coronavirus? Chi non dovrebbe praticar gli esercizi di respirazione? Come organizzare correttamente la routine quotidiana? Per scoprire le risposte a queste domande e sapere tutte le raccomandazioni a riguardo continua a leggere l’articolo.

Cosa sono gli esercizi di respirazione e a cosa servono?

Essenzialmente stiamo parlando della ginnastica respiratoria. Quindi si tratta di vari complessi di esercizi progettati per allentare i muscoli respiratori, il lavoro attivo di diverse parti dei polmoni e, se necessario, migliorare l’eliminazione della secrezione da essi.

La ginnastica respiratoria non è un unico insieme di esercizi per tutte le situazioni. L’intensità e la tecnica dell’esercizio possono variare notevolmente a seconda della gravità della malattia.

L’infezione causata da coronavirus è un nuovo fenomeno per l’uomo. Non tutte le domande relative ad esso sono chiare. Una delle domande più importanti è “quanto i polmoni sono in grado di recuperare dopo il danno causato dalla malattia?”. Cerchiamo di capirlo insieme.

In pratica cambiamenti fibrotici si sviluppano dopo circa un anno dal recupero dalla malattia. Quindi, fino a quel punto esiste la possibilità di riassorbimento. Il riassorbimento attivo si verifica nei primi 3-6 mesi. Dunque è logico che proprio in questo periodo che dobbiamo cercare di aiutare il corpo, ma sopratutto i polmoni, a recuperare le loro funzioni.

Nella riabilitazione post coronavirus fare l’affidamento solo ed esclusivamente sui farmaci ma praticare ginnastica respiratoria, significa rallentare moltissimo il recupero. Al contrario, la ginnastica respiratoria aiuta ad accelerare il ripristino dei polmoni dopo l’infezione del virus.

Quando è raccomandata la ginnastica respiratoria?

La ginnastica respiratoria è raccomandata per tutte le malattie del sistema broncopolmonare, cambiano solo tipi di esercizi, la loro intensità e la durata di esecuzione. Inoltre, gli esercizi di respirazione dovrebbero essere usati per tutte le malattie , quando una persona trascorre la maggior parte del suo tempo a letto.

La ginnastica respiratoria dovrebbe essere obbligatoria per tutti i pazienti con la debolezza muscolare grave e con una diminuzione della forza muscolare dovuta alla costante permanenza a letto.

In quali casi è vietato fare la ginnastica respiratoria?

La ginnastica respiratoria non deve essere eseguita in una condizione acuta con febbre superiore a 38 gradi, nel caso di ipertensione e palpitazioni.

Nel caso di polmonite associata a infezione da coronovirus

Con il danno da coronovirus ai polmoni, compaiono aree di compattazione dovute a edema e infiammazione del tessuto interstiziale. L’interstizio è lo “scheletro” dei polmoni, è lì che passano i vasi sanguigni e linfatici. Quando compaiono edema e infiammazione, il normale scambio di gas viene interrotto, è difficile per l’ossigeno penetrare nel sangue. Nel periodo acuto, la corretta posizione e respirazione del paziente contribuisce al più rapido riassorbimento del fluido dalle aree colpite. In un secondo momento, riduce la formazione di tessuto fibroso (cicatriziale).

Quando iniziare a fare gli esercizi di respirazione

L’esercizio inizia nelle prime fasi della malattia, durante la malattia attiva. Esistono complessi speciali anche per pazienti sottoposti a ventilazione polmonare artificiale. Questi sono movimenti attivi, cioè eseguiti dal paziente stesso e passivi, eseguiti da parenti o operatori sanitari, delle gambe e braccia. Studi dimostrano che se il paziente esegue questi esercizi per almeno 30 minuti al giorno, è possibile ridurre il tempo trascorso sotto l’apparecchio.

E’ molto importante iniziare a respirare dalla pancia. Quando inspiri, non è il torace che si deve sollevare, ma l’addome; quando espiri, la parete addominale anteriore si ritrae. Questo ci porta alla respirazione addominale, diaframmatica e contribuisce all’apertura attiva delle parti dei polmoni che sono spesso colpite dal coronavirus.

E’ imperativo alternare esercizi di respirazione a quelli mirati ai muscoli del tronco e degli arti. Questo permette di evitare di far lavorare troppo solo alcuni gruppi muscolari.

Quanto tempo bisogno fare la ginnastica respiratoria

Bisogno fare la ginnastica respiratoria 3-4 volte al giorno. Durata degli esercizi dipende dalle condizioni personali. A poco a poco, la durata e il carico aumentano. La respirazione e gli esercizi fisici dovrebbero essere eseguiti regolarmente per almeno tre mesi. Dopo tre mesi, in considerazione con lo stato di salute.

Sensazioni spiacevoli durante gli esercizi di ginnastica respiratoria

Possono comparire alcune sensazioni spiacevoli durante gli esercizi di ginnastica respiratoria. In caso di mancanza di respiro, vertigini, grave debolezza, nausea, gli esercizi dovrebbero essere interrotti immediatamente. E’ inaccettabile condurre gli esercizi “attraverso il superamento”. Se questa condizione si manifesta ogni volta durante gli esercizi, il complesso viene rivisto in termini del carico.



La ginnastica respiratoria è utile anche alle persone sane?

Il coronavirus ci ha mostrato che le persone in buona forma fisica avevano meno probabilità di avere un decorso grave della malattia.

L’esercizio fisico, la camminata, normalizza i livelli di zucchero nel sangue, aumenta la sensibilità del organismo all’insulina.

Gli esercizi respiratori dovrebbero essere combinati con esercizi fisici.

Gli orari più indicati per la ginnastica respiratoria

Nessun esercizio dovrebbe essere fatto subito dopo aver mangiato. E’ necessario attendere circa un’ora dopo aver mangiato. Ma anche se si ha fame non si dovrebbe praticare la ginnastica attivamente perché l’esercizi portano ad un aumento del consumo di energia. Pertanto il tempo raccomandato per la ginnastica respiratoria è tra i pasti.

Consigli utili sulla ginnastica respiratoria

Come ogni attività fisica anche la ginnastica respiratoria si deve iniziare dagli esercizi meno intensi e con meno ripetizioni. Solo dopo un po’ di tempo si può provare ad aumentare prima le ripetizioni e poi l’intensità. Prima di iniziare la ginnastica respiratoria si deve ventilare la stanza, indossare abiti larghi e comodi, che non stringano da nessuna parte.

La respirazione stessa può essere addominale, toracica o mista. A seconda di quali muscoli lavorano più attivamente, la ventilazione di diverse parti dei polmoni cambia.

Ginnastica respiratoria per i pazienti con polmonite da coronavirus

L’esercizio principale della ginnastica respiratoria raccomandato per i pazienti con polmonite da coronavirus o durante il periodo di recupero dopo la malattia è la respirazione diaframmatica – la respirazione addominale. Durante la fase di inspirazione, si dovrebbe cercare di riempire il più possibile la pancia, durante la fase di espirazione, tirare in dentro la pancia il più possibile. E’ più facile iniziare a fare questo esercizio dalla espirazione.

Con il coronavirus si danneggiano le parti inferiori posteriori dei polmoni, le stesse adiacenti alla schiena. Quindi quando il paziente si gira sulla pancia e respira in questo modo, si attivano i muscoli della schiena. Ogni respiro diventa più completo, la quantità di ossigeno che entra nel corpo aumenta. Le parti dei polmoni colpite iniziano ad essere ventilate attivamente. Gli alveoli di apertura su entrambi i lati comprimano i setti interstiziali e il liquido edematoso lascia rapidamente i tessuti. Per fare questo, si deve solamente sdraiarsi sullo stomaco. Quindi la posizione prona è necessaria al paziente del coronavirus poiché allevia le condizioni del paziente e, in una certa misura, previene la diffusione dell’edema attraverso i tessuti.

Riabilitazione post malattia

Durante il periodo di riabilitazione, la posizione prona favorisce la respirazione attiva dei segmenti interessati. Ciò consente ai polmoni di riprendersi completamente e di ridurre la gravità dei cambiamenti fibrotici. La posizione prona e gli esercizi di respirazione sono necessari almeno per tre mesi dopo la malattia.

Per una persona sana, non è necessario sdraiarsi spesso a pancia in giù. Ma, se questa posizione è abituale e non causa disagi – male non fa.

La ginnastica respiratoria dopo coronavirus può essere praticata a letto, da seduti e in piedi. Prima di tutto è necessario iniziare a camminare. Dapprima intorno alla stanza e poi aumentare gradualmente il percorso. Quando si è abbastanza “allenati” si può iniziare ad uscire fuori, in cortile o in strada. In presenza di grave debolezza, è consigliabile farsi accompagnare. E’ necessario riposare spesso durante la passeggiata e tornare a casa prima di stancarsi troppo. All’inizio bisogno accontentarsi di un giro intorno al palazzo, poi si potrà aumentare gradualmente la distanza.

Un’altra considerazione importante durante gli esercizi fisici: l’inalazione dell’aria deve avvenire SOLO attraverso il naso. Espirazione invece deve avvenire attraverso la bocca /naso. Appena compare il desiderio di inspirare con la bocca, si deve interrompere gli esercizi perché è il segnale che lo sforzo sta diventando eccessivo. La stessa regola vale anche per lo sport, respirando in modo sbagliato e con fatica si rischia di causare i danni invece di benefici perché si passa dal piacere di fare l’esercizio fisico allo stress dello sforzo estremo.

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MindFulness che cosa é

Cosa significa termine mindfulness e quali sono le caratteristiche principali

Che cos’é Mindfulnes? Mindfulness è la scienza e l’arte della gestione dell’attenzione, cioè un metodo efficace per allenare l’attenzione, la capacità di consapevolezza, la gestione dello stress e la costruzione della resilienza. La consapevolezza è spesso viene chiamata con nome fitness mentale.

L’approccio della mindfulness si basa su secoli di esperienza pratica nella meditazione e sui dati neurobiologici moderni. La saggezza orientale viene rivista alla luce delle tradizioni di insegnamento occidentali ed è supportata dai più recenti risultati della ricerca sul cervello umano.

Adesso le persone stanno diventando sempre più interessate al pensiero cosciente. Nel mondo, lo yoga, vari tipi di meditazione e la consapevolezza stessa hanno guadagnato una popolarità diffusa, come uno dei modi più studiati per praticare la meditazione. Le pratiche secolari di consapevolezza sono una parte significativa del sistema di lavoro su se stessi perché fitness mentale è uno strumento indispensabile nel mondo delle alte velocità.

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Trend globale

La costante crescita dell’attenzione verso queste pratiche è spiegata dal fatto che si inseriscono naturalmente nel trend globale, che può essere definito “vivere cosciente“. La mindfulness si contrappone alle tendenze degli ultimi decenni perché le persone sono stanche di flussi infiniti di informazioni, delle pubblicità invadente, degli zombie digitali. Sempre più persone vogliono uscire dal caos e dalla frenesia per cambiare il loro carattere e comportamento e sbarazzarsi dall’influenza di impulsi incontrollabili per essere in grado di concentrarsi sul momento presente e per vivere nel qui e ora.



Ecco perché ciò che prima era associato alla religiosità, ai rituali, all’esoterismo e faceva parte della sfera spirituale, ora si è liberato dalle percezioni preconcette e si è trovato nel mainstream.

Oggi, l’approccio mindfulness viene utilizzato da specialisti in vari campi: psicoterapeuti, medici, personale militare, formatori, insegnanti, nonché uomini d’affari, star del cinema e della musica in tutto il mondo per gestire efficacemente lo stress, mantenere l’equilibrio e essere in armonia con se stessi e con mondo circostante.

40 anni di efficace gestione dello stress

Mindfulness che cosa è
Cos’è MindFulness? La pratica di mindfulness è stata ideata da John Kabat-Zinn nel 1979.

L’approccio di mindfulness è nato più di 40 anni fa, nel 1979 grazie al professore dell’Università del Massachusetts John Kabat-Zinn. Fu lui che per primo ebbe l’idea di usare le pratiche di meditazione per scopi medici. Le meditazioni buddiste zen e lo yoga lo hanno affascinato da studente: John ha dedicato molto tempo allo studio delle tradizioni del buddismo, e ad un certo punto ha voluto davvero collegare la sua conoscenza ed esperienza pratica con la scienza.

Dopo aver completato la laurea in biologia molecolare, si è interessato a trovare modi per integrare la meditazione buddista (senza un aspetto religioso) nella pratica della guarigione.

Mindfullness – che cosa è

Il risultato del lavoro di John Kabat-Zinn fu il programma Mindfullness che lui aveva chiamato “Based Stress Reduction“. Si trattava di un corso di riduzione dello stress di 8 settimane, che si basava inizialmente solo sull’uso di tecniche di respirazione e pratiche di concentrazione. Poi col tempo il contenuto del programma si è arricchito e l’MBSR ha iniziato ad essere utilizzato per sbarazzarsi di disturbi d’ansia, depressione, fobie e dipendenze.

Nell’attuale fase di sviluppo, l’approccio della mindfulness si è significativamente allontanato dalle sue origini orientali, avendo mantenuto, forse, solo una componente etica. Essendo pragmatico e razionale, l’approccio si inserisce perfettamente nel contesto della moderna psicoterapia e psicologia pratica, ma anche nella consulenza organizzativa e persino nella neurobiologia.

Cosa significa termine “mindfulness” nella traduzione letterale e quali sono le caratteristiche principali di questo concetto?

E’ piuttosto difficile trovare l’equivalente letterale della parola “mindfulness“. Può essere tradotto come “ricordo“, “consapevolezza“, “pienezza di consapevolezza“. Ma nessuno di questi sinonimi trasmette il significato del concetto al 100%.

Ecco alcune possibili definizioni di mindfulness:

  • Un’attenzione, volutamente rivolta allo stato di cose attuale e priva di ogni valutazione.
  • La consapevolezza non giudicante come risultato del dirigere consapevolmente l’attenzione verso l’esperienza in corso di dispiegamento.
  • E’ la consapevolezza del momento presente con la sua accettazione.
  • L’autoregolazione dell’attenzione sull’esperienza attuale in modo tale che sia possibile migliorare il riconoscimento degli eventi mentali che si stanno verificando al momento.

Mindfulness, dunque, può essere considerata come una modalità di lavoro della mente, caratterizzata dal focalizzare l’attenzione sull’esperienza del momento presente senza elaborazione concettuale e/o reattività emotiva.



Principi di Mindfulness

I principi della mindfulness includono valori come curiosità, apertura e accettazione.

In uno stato normale, quando siamo mossi in modalità pilota automatico, ci indirizziamo in modo casuale la nostra attenzione al mondo esterno irrequieto e spesso non controlliamo il nostro processo di pensiero e le nostre emozioni. Ricordiamo costantemente il passato e quindi ci preoccupiamo per il futuro.

Con l’aiuto delle pratiche di mindfulness impariamo a disattivare il pilota automatico e ad essere consapevoli del momento presente per riconoscere pensieri, sentimenti e azioni nel momento in cui si verificano e senza passare ad una risposta automatica. In questo modo lavoriamo sull’abilità di concentrarsi con gentilezza, compostezza e curiosità. Impariamo ad ascoltare il nostro corpo per stabilire una connessione tra le emozioni e le loro manifestazioni corporee.

Per quale scopo praticare la mindfulness? Perché è importante imparare a vivere con qualsiasi esperienza, osservarla ed esplorarla per quello che è, sentendo più pienamente la tua presenza nella tua vita.

Mindfulness: igiene mentale e fitness per la mente

Le pratiche di mindfulness sono una semplice procedura igienica per la coscienza: proprio come il corpo ha bisogno di essere lavato regolarmente, i denti dovrebbero essere spazzolati, così lo stato della tua coscienza dovrebbe essere curato.

L’allentamento mentale è simile all’allenamento fisico, cioè al fitness perché include le stesse regole:

  • Esercitarsi fino alla padronanza;
  • Conoscere la disciplina e praticarla regolarmente;
  • Formare una buona abitudine per fare dell’allenamento una parte della vita.

Benefici della Mindfulness

La pratica regolare aiuta:

  • Affrontare meglio il sovraccarico emotivo;
  • Uscire da uno stato di stress cronico;
  • Non pensare con ansia al futuro e non rimescolare il passato senza fine;
  • Ridurre la sofferenza da dolore cronico;
  • Uscire dalla depressione e prevenire le ricadute;
  • Migliorare la qualità del sonno;
  • Notare piccoli eventi gioiosi nella vita e goderseli;
  • Prendere decisioni consapevolmente;
  • Migliorare e raggiungere la pace mentale;
  • Sviluppare la capacità di gestire l’attenzione e aumentare la sua concentrazione.

Perché la realtà è che siamo in grado di cambiare in modo indipendente le nostre vite da malsane a sane modificando il funzionamento della mente e delle strutture cerebrali.

Il cervello può evolvere durante tutta la vita

Dovresti sapere che nel corso dello studio della struttura del cervello le persone che sono state sottoposte al programma di mindfulness di 8 settimane, hanno mostrato l’aumento della densità (quantità) di materia grigia in varie zone del cervello, quali svolgono un ruolo critico nei processi di apprendimento. Inoltre è stato scoperto che la mindfulness è in grado di aiutare a ricordare gli eventi e ad aumentare l’autocoscienza e introspezione, oltre a sviluppare l’empatia.

Inoltre la meditazione consapevole serve a contrastare l’ansia. E’ stato dimostrato che la pratica regolare ha un impatto significativo sulla salute perché dona la calma al sistema nervoso, elimina le reazioni automatiche, migliora l’immunità e uniforma la frequenza cardiaca.

Come praticare la MindFulness

Quando pratichiamo la mindfulness, ci concentriamo sul momento presente e lo accettiamo senza giudicarlo. Si può dire che questo è un modo completamente diverso e insolito di usare la mente, un modo speciale di pensare. Puoi padroneggiarlo attraverso un allenamento regolare, la pratica formale quotidiana della meditazione, per ottenere risultati tangibili, dovrebbe durare almeno 10 minuti al giorno. Quindi trasferiamo l’abilità formata alla vita con l’aiuto di esercizi informali: all’inizio scegliendo deliberatamente situazioni semplici per la pratica, e poi, man mano che acquisiamo esperienza, in qualsiasi momento a nostro piacimento.

Mindfulness che cos'è e come si pratica
Per ottenere risultati tangibili MindFulness dovrebbe durare almeno 10 minuti al giorno.

La pratica formale viene eseguita più spesso da seduti. Questa pratica può essere, ad esempio, la pratica della concentrazione sul respiro, la scansione del corpo, la gentilezza amorevole.

La pratica informale consiste nel portare uno stato di consapevolezza nella vita di tutti i giorni. Si tratta di una pratica accessibile a tutti perché si può praticare la mindfulness nella vita di tutti i giorni. Puoi praticare la mindfulness mentre sei seduto al lavoro al computer, viaggiando in auto, mentre cammini e anche mentre mangi. Queste pratiche includono la disintossicazione informativa durante i momenti di ricreazione all’aperto. E’ consentito praticare la meditazione, ad esempio, nei momenti di comunicazione con bambini, persone care, genitori, quando andiamo al supermercato, laviamo i piatti, puliamo la casa o facciamo sport. Anche quando sei raffreddato puoi usare questa condizione per esercitarti.



Vivere cosciente

Quando metti gli allenamenti di mindfulness nella tua lista di priorità quotidiane e cose importanti, quando il tuo sistema di gestione del tempo e il tuo programma fitto di impegni includeranno pause per la meditazione e periodo di silenzio, non mangerai più il cibo inconsciamente, ma assaggiando il gusto dei tuoi piatti preferiti, quando diventa pratica quotidiana spegnere telefono e gadget qualche tempo prima di andare a dormire, questo vorrà dire che l’approccio mindfulness è entrato a far parte della tua vita, diventando un’abitudine e persino uno stile di vita.

Solo un minuto di concentrazione sulla respirazione in un momento di tensione, ovunque tu sia, può essere un riposo per la tua mente, favorire il rilassamento, eliminare l’ansia, alleviare lo stress. Inspirando ed espirando l’aria consapevolmente, concentrati sulle sensazioni interne e sulla posizione del tuo corpo. Cerca dire focalizza l’attenzione sui suoni e gli odori circostanti. In questo modo ti ancori nel momento presente e aumenti il divario tra lo stimolo e la risposta. Perché sviluppando la consapevolezza del qui e ora stai creando lo spazio per prendere le decisioni in uno stato di presenza e consapevolezza e non più in modalità autopilota.

La mente felice

Forse hai già sentito la frase che la mente felice è una mente calma. Inoltre ormai tutti sanno che per essere sani e forti è necessario allenare il proprio corpo, prendersi cura della nutrizione, del lavoro e del riposo. Ma per la pienezza della felicità e del benessere, dobbiamo certamente avvicinarci consapevolmente alla cura dello stato d’animo. Dunque, le due pratiche della mindfulness formale e informale si completano e si arricchiscono a vicenda.

MindFulness, pratica formale: come, dove, quanto e quando

Con l’aiuto di pratiche formali, impariamo a prendere il controllo del nostro pilota automatico, che ci priva della libertà, costringendoci a pensare e agire secondo schemi.

Mindfulnes che cos'è e come si pratica
Con l’aiuto della mindfulness, impariamo a prendere il controllo della nostra vita spegnendo il pilota automatico, che ci priva della libertà.

In contrasto con la modalità autopilota esiste una modalità di consapevolezza che apporta enormi benefici alla salute, all’equilibrio della mente e dell’anima. Non sono parole vuote, ma fatti confermati da numerosi studi scientifici. Tuttavia, tutti questi preziosi effetti possono essere raggiunti solo praticando ogni giorno. Sfortunatamente, non si può fare a meno della pratica, solo con la teoria.

Dove praticare

Cerca di trovare un posto dedicato per praticare esercizi di meditazione. Dovrebbe essere un posto tranquillo e pacifico dove nessuno ti disturberà. Spegnere il telefono, la radio e la TV prima di procedere.

Quando è il momento migliore per praticare mindfulness?

Il momento migliore per praticare è la mattina, perché in questo caso l’umore ottenuto durante la meditazione dà impulso per l’intera giornata. Ma anche la pratica formale fatta prima di andare a letto aiuterà sicuramente la tua mente a liberarsi dalle preoccupazioni della giornata.

Quanto tempo dedicare alla pratica?

All’inizio del percorso, non dovresti lasciarti trasportare da meditazioni troppo lunghe o, al contrario, troppo brevi, poiché è improbabile che siano abbastanza efficaci. E’ meglio impostare la durata intorno ai 10-15 minuti. Quindi aumenta gradualmente il tempo, una volta che ti sei abituato alla pratica. La qualità è molto più importante della durata della meditazione.

Qual’è la posizione migliore per meditare?

Puoi scegliere se stare in piedi, sederti oppure sdraiarti.

  • Se preferisci stare in piedi, assicurati di indossare scarpe comode. Altrimenti, la sensazione di disaggio alle gambe sarà scomoda.
  • Se sei seduto, potresti aver bisogno di un cuscino o di una coperta su cui appoggiarti. Trova la posizione migliore: sul pavimento, sedia, poltrona.
  • Se decidi di sdraiarti, assicurati di essere in uno stato di vigore, altrimenti ti addormenterai, e questo non è il risultato che vogliamo ottenere.

La posizione deve essere comoda, non devono comparire sensazioni di dolore o tensione, ma allo stesso tempo non dovrebbe portare al rilassamento totale.

Il principio fondamentale è che nella posizione scelta dovresti essere a tuo agio, dovresti essere in grado di rimanere raccolto e rilassato allo stesso tempo per molto tempo.

Per quanto riguarda gli occhi, puoi chiuderli o lasciarli aperti. Entrambe le opzioni hanno le loro caratteristiche, quindi è meglio provarle entrambe e decidere qual è quella giusta per te.

Pratica di base “Respirazione cosciente”

La pratica della respirazione consapevole è uno degli esercizi chiave della mindfulness. Impara a conoscerlo leggendo i consigli di seguito.

Pratica:

Concentrati sulla pratica, rilassati e prendi una posizione comoda, seduto o sdraiato, senti il tuo corpo nello spazio, senti il contatto dei tuoi piedi con il pavimento, cerca di mantenere questa posizione fino alla fine della pratica. Chiudi gli occhi o lasciali socchiusi. Durante la pratica, puoi aprirli se ti accorgi di addormentarti. Senti la gioia profonda di essere stato in grado di scegliere il tempo il tempo e prenderti cura di te stesso. Metti delicatamente i palmi delle mani sulla pancia e concentrati sulla zona dell’ombelico. Mantieni il respiro naturale

Osserva il ritmo mentre la pancia si alza dolcemente mentre inspiri e scende mentre espiri. Prendi consapevolmente ogni nuova ispirazione ed espirazione. Concentrati sulle sensazioni fisiche. Se ti senti a disagio nel guardare il tuo respiro nell’addome, metti le mani sul petto e prova a osservare i movimenti del petto. Un’altra opzione è monitorare il flusso d’aria nella cavità nasale. Respira in modo naturale: non è necessario eseguire specificatamente un’espirazione prolungata, dimentica il passato, non pensare al futuro, cerca di non controllare nulla. Non hai bisogno di analizzare il tuo respiro, valutarlo, cercare di controllarlo. Renditi conto che l’aria è come le onde del mare: senti come raffreddano i tuoi piedi e poi scivolano via.

Noterai che…

E’ probabile che, ad un certo punto, noterai che i tuoi pensieri sono fonte di distrazione. L’attenzione si sposta prima sul passato, poi sul futuro, poi sulla valutazione di quanto sta accadendo. Non incolpare te stesso per nulla, essere distratto è del tutto normale, è cos’ che funziona la nostra mente. Appena capisci esattamente da cosa eri distratto, lascia andare i tuoi pensieri e trasferisci di nuovo dolcemente il centro dell’attenzione sulla respirazione.

Alla fine della pratica, lodati per qualsiasi risultato. Ringrazia per questa esperienza, qualsiasi essa sia. Questa breve pratica è molto importante per ricostituire le tue risorse interiori. Questo è un piccolo ma significativo passo sulla lunga strada verso la salute, la felicità e l’armonia.

Mindfulness e stress

Nel nostro mondo siamo costantemente esposti allo stress dovuto al ritmo frenetico continuo della vita e alla situazione cronica del multitasking, oltre a tutte le altre pressioni. L’abilità di affrontare lo stress attraverso la meditazione consapevole è uno strumento molto prezioso nell’ambiente di oggi ed è essenziale per mantenere il benessere e una vita felice in futuro.

Cos’è una situazione stressante? Sei nervoso, un battito frenetico soffoca i suoni del mondo che ti circonda, la respirazione diventa intermittente, i tuoi polmoni non hanno abbastanza aria, sembra che una bomba di idrogeno dei sensi sta per esplodere da un momento all’altro all’interno del petto, o al contrario, tutto sembra congelarsi. Sono questi sensazioni che ci travolgono durante una lite, in previsione di un inevitabile rimprovero da parte della dirigenza, nei momenti di vittorie sportive o di una promozione tanto attesa.

Tutte queste situazioni possono essere classificate come stressanti. Tuttavia, in medicina e psicologia, si distinguono due diverse forme di stress:

Due forme di stress

  1. Lo stress positivo viene innescato vivendo momenti gioiosi ed emozionanti. In questo caso, stimolando l’attività mentale e fisica del corpo, lo “allena”,
  2. Lo stress negativo ha l’effetto opposto. Le conseguenze dello stress emotivo in situazioni difficili distruggono il corpo umano, influiscono negativamente sulla salute mentale e fisica. Il pericolo aumenta quando tali situazioni si ripetono regolarmente o durano a lungo.

Mindfulness è un’arma potente contro lo stress cronico e la depressione.

Oggigiorno lo stress è diventata la piaga del millennio e la varietà dei sintomi dello stress è enorme.

Le manifestazioni fisiologiche:

  • Reazioni cutanee allergiche.
  • Tensione muscolare involontaria.
  • Mal di testa e altri dolori di origine sconosciuta.
  • Diminuzione dell’appetito e disturbi del sonno.
  • Mancanza di energia vitale e costante sensazione di stanchezza.

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Manifestazioni emotive:

  • Ansia e preoccupazione.
  • Insoddisfazione di se stessi, degli altri o del lavoro.
  • Perdita di entusiasmo e ispirazione, noia di vivere.
  • Scoppi improvvisi di rabbia e l’irritabilità.
  • Depressione.
  • Un duraturo senso di colpa.

Manifestazioni comportamentali:

  • Indifferenza per l’aspetto fisico e per il corpo.
  • Abuso di sigarette e bevande alcoliche.
  • Regolari conflitti familiari e lavorativi.
  • Comportamento maniacale sul lavoro o nella vita oppure menefreghismo totale.
  • Completa perdita di interesse per le proprie attività quotidiane e del lavoro.

Manifestazioni intellettuali:

  • Perdita di memoria.
  • Perdita di concentrazione.
  • Difficoltà a prendere decisioni.
  • Pensieri ossessivi.

Tra gli indicatori sopra citati ci sono anche le malattie psicosomatiche e disturbi mentali. Se lo stress è stato causato principalmente da cause psicologiche, lo scompenso nella persona di solito prende forma di una lunga depressione oppure di esaurimento nervoso.

Come conseguenza dello stress cronico si alza il livello di adrenalina nel sangue, che persistendo può portare all’esaurimento del corpo e ad un deterioramento critico della salute.

Una gestione efficace dello stress include:

  • Cambiamenti nella dieta e nel sistema nutrizionale;
  • assunzione regolare di vitamine;
  • ragionevole attività fisica;
  • ripristino di un buon sonno;
  • allenamento per la mente o la pratica di mindfulness (consapevolezza).

In tutto il mondo stanno conducendo le ricerche scientifiche sull’influenza della pratica della mindfulness sulla riduzione dei livelli di stress e sul miglioramento della salute umana in generale. E’ stato dimostrato che la capacità di gestire l’attenzione e la risposta automatica involontaria aiuta a far fronte alle situazioni stressanti più difficili in modo più efficiente.

Mini pratiche di mindfulness per tutti i giorni

Uno stato di consapevolezza può accompagnarti ovunque tu sia e qualunque cosa tu faccia: a casa mentre pulisci, cucini, in una passeggiata fuori città, sulla spiaggia in riva al mare, al lavoro, qualunque esso sia, sui mezzi pubblici e mentre guidi la macchina. Sii consapevole di ciò che la tua mente sta facendo in un dato momento. Cerca di concentrarti sul compito attuale, essendo pienamente consapevole dei tuoi sentimenti – allora questa può essere considerata una pratica informale della mindfulness, la cui implementazione regolare ti permetterà di vivere la tua vita in modo più completo.

Uno dei vantaggi significativi dell’approccio mindfulness è che assolutamente tutti possono trovare il tempo per praticarla, anche se si vive costantemente in modalità multitasking e sovraccarichi pesanti. L’essenza dell’allenamento si riduce alla formazione dell’abilità di concentrazione, motivo per cui qualsiasi attività quotidiana può diventare un oggetto di meditazione.

Prova 10 opzioni di esercizio della mindfulness informali adatti a tutti

Esercizi in casa

  1. Mentre bevi una tazza di tè (latte, caffè, cacao, un bicchiere di succo o altra bevanda)
  • Senti la tazza tra le mani, esaminala attentamente.
  • Prenditi il tuo tempo per goderti il gusto e sentire l’aroma della bevanda.
  • Ascolta come ti senti ad ogni sorso.

2. Mentre fai la doccia

  • Prova ad ascoltare ogni nota del suono dell’acqua che scorre.
  • Senti come tocca la tua pelle.
  • Applica i tuoi cosmetici sulla pelle, senti le sfumature dell’aroma.

3. Quando rifai il letto

  • Quando rifai il letto, concentrati su ogni movimento del tuo corpo.
  • Nota come si sente la biancheria da letto, il copriletto.
  • Presta attenzione ad ogni momento del processo.

4. Mentre lavi i piatti

  • Annusa l’odore del detersivo che stai usando.
  • Regola la temperatura dell’acqua per una piacevole temperatura.
  • Concentrai su ogni tocco dei piatti, cucchiai, forchette, ecc.

5. Mentre ti lavi i denti

  • Concentrati sul “controllo” del movimento dello spazzolino da denti.
  • Senti il sapore del dentifricio.
  • Presta attenzione alla sensazione di lavarti le gengive e i denti.

Esercizi mentre sei fuori

6. Mentre ti dirigi verso l’università, al lavoro, al negozio, al centro commerciale, verso casa o a fare una passeggiata.

  • Una volta che sei fuori, prendi una boccata d’aria fresca e sentila.
  • Sposta la tua attenzione sui tuoi piedi e su come sposti il peso da una gamba all’altra mente cammini.
  • Presta attenzione al tempo e a tutto ciò che ti circonda.

7. Mentre sei fermo nel traffico (o in qualsiasi situazione di attesa)

  • Concentrati sul tuo respiro.
  • Scansiona il tuo corpo, dirigi il respiro verso le aree in cui senti la tensione.
  • Ascolta i suoni intorno a te, riempi l’intero spazio circostante con la tua attenzione.

6. Durante il pranzo (colazione, cena o solo lo spuntino)

  • Spegni la TV, metti da parte lo smartphone, giornale.
  • Focalizza la tua attenzione sul colore e sulla forma del piatto, sull’odore e sul gusto del cibo, senti il peso, la forma, la superficie delle posate nelle tue mani.
  • Prova a masticare e deglutire lentamente e deliberatamente, controlla questo processo e monitora le sensazioni nello stomaco

Esercizi da praticare ovunque

9. Mentre fai lo sport

  • Presta attenzione a come funzionano i muscoli.
  • Ricorda di respirare consapevolmente.
  • Tieni traccia di come cambiano le sensazioni nel tuo corpo durante e dopo l’attività fisica.

10. Pause respiratorie (al mattino, durante il giorno e prima di coricarsi)

  • Ascolta il tuo corpo, identifica le aree di tensione e cerca consapevolmente di rilassarle.
  • Porta la tua attenzione al respiro, inspira ed espira consapevolmente più volte.
  • Non cercare di interrompere il processo del pensiero, lascia che i pensieri vanno e vengano, guardali, ritornando ogni volta al respiro.
  • Presta attenzione ai cambiamenti che la respirazione consapevole ha causato in te.

Queste sessioni di allenamento per la mindfulness non richiedono di cambiare il tuo solito ritmo di vita perché non hai bisogno di tempo e spazio dedicati, ma avrai un’idea di quanto siano efficaci questi strumenti.

Regalati momenti di consapevolezza ogni giorno e farla entrare nella vita di tutti i giorni così la tua vita sarà felice e completa!

10 sintomi di squilibrio ormonale

Sintomi di squilibrio degli ormoni che ogni donna deve sapere

Molti processi del nostro organismo sono regolati dagli ormoni. Per questo motivo quando l’equilibrio ormonale si sballa comincia a risentire la salute, l’umore, il benessere generale e anche aspetto fisico della donna. Ma come si fa a capire che il problema riguarda gli ormoni? Vediamo quali sono 10 sintomi piu comuni di squilibrio ormonale.

1. Comparsa di acne

Improvvisa comparsa dei brufoli spesso è dovuta all’alterazione dell’equilibrio ormonale. Ad esempio, un livello troppo basso di ormoni androgeni porta alla comparsa di acne su tutto il corpo. Una cosa simile si può osservare durante la pubertà quando liberarsi dai brufoli è molto difficile. Da tener presente che brufoli e punti neri possono comparire anche per altri motivi, pertanto devi vedere se ci sono anche altri sintomi dello squilibrio ormonale.

2. Insonnia

Insonnia è uno dei sintomi di squilibrio ormonale molto importante perché può essere legata al basso livello di progesterone. Progesterone è un rilassante naturale che calma, rilassa e regola il sonno. Quindi le alterazioni di questo ormone molto spesso fanno venire l’insonnia.

Progesterone ed estrogeno hanno un brusco calo dopo il parto. Per questo motivo alcune donne sperimentano delle difficoltà nel prendere sonno in questo periodo. Dunque, se dormire poco dopo il parto è “normale”, in altri periodo della vita, a cose normali, questo non dovrebbe succedere.

3. Stanchezza cronica

Stancarsi di tanto in tanto è normale ma se la stanchezza è costante, se sei stanca già di mattino prima ancora di iniziare la giornata, o addirittura durante le giornate di riposo, questo potrebbe essere un altro segno dello squilibrio ormonale.

I medici collegano la stanchezza cronica con lo squilibrio degli ormoni della tiroide. Quindi se sei sempre stanca, fiacca e senza forze sarebbe meglio fare un controllo della tiroide.



4. Brusca alterazione del peso

Se l’equilibrio ormonale è venuto a mancare, il peso può subire un brusco aumento indipendentemente dalla dieta. Un eccesso o carenza di alcuni ormoni può costringere il corpo a accumulare l’adipe e perdere la massa muscolare.

Ad esempio, i livelli altri di estrogeno, cortisolo ed insulina insieme al basso livello di testosterone possono portare all’accumulo di grasso nella zona addominale. Invece basso livello di ormoni della tiroide rallentano il metabolismo portando all’aumento di peso.

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5. Perdita di capelli

Tra i 10 sintomi di squilibrio ormonale c’è anche quello della perdita dei capelli. Non parliamo della caduta fisiologica dei capelli ma di una anomala e copiosa perdita di capelli, dovuta allo squilibrio degli ormoni della tiroide, insulina oppure testosterone. Ad esempio, ormone testosterone è responsabile della peluria più massiccia negli uomini.

Nelle donne un’eccesso di testosterone spesso può portare alla calvizie. Un ormone derivato dal testosterone (Diidrotestosterone), in determinate condizioni attacca i follicoli dei capelli cercando di distruggerli, cosa che porta alla caduta di capelli nelle donne.



6. Problemi con digestione

Probabilmente ti è capitato almeno una volta nella vita avere mal di pancia dopo un episodio di stress, ad esempio prima o dopo gli esami. Questo effetto è dovuto all’improvviso rilascio degli ormoni durante lo stress.

10 sintomi di squilibrio ormonale
Crampi e mal di pancia ricorrenti possono essere un sintomo di squilibrio ormonale.

Lo studio dell’università di Texas ha evidenziato l’estrogeno influenza la microflora del intestino. Un altro studio ha determinato che gli ormoni delle ovaie possono provocare crampi e dolori della pancia.

7. Fame incontrollabile

Il nostro corpo sintetizza un gruppo di ormoni responsabili del appetito e del senso della fame. Lo squilibrio di questi ormoni porta alla fame incontrollata.

Gli scienziati hanno visto che per avere la fame sotto controllo due ormoni devono essere bilanciati – leptina e grelina. Leptina diminuisce il senso della fame dopo che abbiamo mangiato qualcosa. Grelina, al contrario, aiuta a farci capire quando è l’ora di mangiare qualcosina.

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8. Dimenticanza

Se ultimamente dimentichi continuamente delle cose e sei distratta questo potrebbe significare che tuo organismo sta avendo uno squilibrio ormonale. I responsabili sono il basso estrogeno e cortisolo.

Studi scientifici hanno dimostrato che abbassamento del livello di estrogeni può provocare la dimenticanza e l’annebbiamento dei pensieri, incapacità di concentrarsi. Il livello basso di cortisolo invece influenza la memoria a breve termine.

9. Cambiamenti al seno

I cambiamenti del seno è uno dei segni più seri dell’alterazione ormonale del organismo. Una significativa diminuzione del livello di estrogeno agisce sull’idratazione ed elasticità della pelle. Di conseguenza il seno perde la sua forma e il volume, la taglia del seno cambia.

Inoltre all’interno del seno possono comparire delle formazioni solide che provocano il senso di dolore più o meno tangibile. Cambiamenti al seno si riscontrano spesso nelle donne e a regola, non si tratta di cancro al seno. Questi cambiamenti al seno sono dovuti nella maggior parte dei casi allo squilibrio ormonale o prima della menopausa.

10. Frequenti mal di testa

Gli endocrinologi dicono che frequenti mal di testa, se non si tratta di stress e stanchezza, possono significare il livello basso di estrogeno. Estrogeno viene prodotto dalle ovaie e controlla processi metabolici nel cervello e nella spina dorsale. Per questo motivo la carenza o l’eccesso di estrogeno possono provocare emicranie e cattivo umore.

Hai scoperto quali sono i 10 sintomi di squilibrio ormonale. Se hai solo uno di questi sintomi può darsi che sia dovuto ad altre cause ma se hai più sintomi è molto probabile che il tuo equilibrio degli ormoni si è alterato. In questo caso dovresti fare degli esami e accertamenti per essere sicura che si tratta degli ormoni.

Possibili rimedi

Se hai fatto gli esami e hai scoperto che il tuo equilibrio ormonale è la causa di problemi di salute e benessere, chiedi al medico di darti dei consigli su come ripristinare l’equilibrio in modo naturale. A volte basta fare alcuni cambiamenti nella dieta e nello stile di vita, come ad esempio iniziare a praticare lo sport ed eliminare alcuni alimenti dalla dieta perché vanno a stimolare o inibire sintesi di alcuni ormoni.

Non avere fretta ad assumere gli ormoni artificiali se non c’è davvero bisogno, perché quando gli ormoni vengono introdotti dall’esterno, l’organismo diminuisce la naturale produzione fino a smettere del tutto di produrli. Pertanto è importante provare a riequilibrare gli ormoni eliminando le cause dello squilibrio come prima cosa e solo dopo, se proprio è necessario, ricorrere agli ormoni artificiali, che dovrai con molta probabilità assumere per il resto della vita.

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Nemici della Salute della Donna

Nemici della Salute della Donna: Minacce e Fattori Influenzanti sull’Estrogeno

La salute della donna è un complesso equilibrio influenzato da una miriade di fattori, alcuni dei quali possono diventare veri e propri nemici del benessere femminile. Dallo stile di vita alle condizioni mediche, numerosi aspetti possono minacciare la salute delle donne, con un ruolo chiave giocato dagli ormoni, in particolare l’estrogeno. Scopriamo quali sono i nemici della salute della donna.

Diete

Estrogeno viene sintetizzato dal grasso sottocutaneo dove inoltre si trova un fermento che tiene a bada il livello degli ormoni maschili quali, ovviamente sono antagonisti degli ormoni femminili. Se il grasso sottocutaneo viene a mancare, il livello di estrogeno scende. Per questo stare perennemente a dieta ipocalorica porta si a dimagrire, ma a caro prezzo. Perché il livello di adipe scende in modo innaturale, solo perché il corpo non viene nutrito a sufficienza. La dieta non bilanciata influisce negativamente sul metabolismo rallentandolo e come conseguenza l’equilibrio ormonale viene a mancare.

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Deficit del colesterolo

Molte donne pensano che per dimagrire e mantenere la figura è necessario evitare i cibi grassi. Ma devi sapere che l’organismo sintetizza molti ormoni tra i quali anche l’estrogeno dal colesterolo. 20% di colesterolo necessario deve provenire dall’alimentazione. Anche se i prodotti che contengono il colesterolo sono grassi, eliminarli completamente dalla dieta è sbagliato. Quali sono questi alimenti? Carne di tutti i tipi, burro, uova, formaggi freschi.



Fumo

Uno dei nemici della salute della donna è il fumo. Fumo inibisce l’attività della proteina responsabile della sintesi del estrogeno. Quando l’ormone viene utilizzato in modo incompleto, la sua quantità totale nell’organismo aumenta.

Inoltre, mentre si fuma va avanti il processo ossidativo durante il quale le cellule degli organi riproduttivi assimilano l’estrogeno in modo non adeguato.

Carenza di fibre

Una quantità di fibre adeguata, non inferiore ai 400 grammi di frutta e verdura al giorno, contribuisce alla regolare e completa pulizia del intestino. Altrimenti la microflora del intestino si altera e inizia a prodursi un fermento che va a togliere alle molecole di estrogeno acido glucuronico. Rimanendo senza l’acido, le molecole di estrogeno vengono riassorbite dalle pareti del intestino e rimesse in circolo aumentando il livello di ormone nell’organismo.

Troppi dolci

Un consumo quotidiano dello zucchero, soprattutto in grandi quantità, mette a dura prova il lavoro di pancreas perché per elaborare lo zucchero l’organismo secerne insulina. Esagerare con il dolce è facile perché lo zucchero non si trova solo nei dolci e nelle bibite ma anche negli insaccati, nelle salse, nello yogurt con la frutta e in tanti altri prodotti che non immagini nemmeno. In questo modo l’organismo è costretto di produrre grande quantità di insulina ogni giorno. Il rischio di alterare l’equilibrio ormonale è alto. Ma allo squilibrio ormonale si aggiunge anche il rischio di diabete di II tipo e con le patologie endocrine l’estrogeno cala bruscamente, cosa altrettanto negativa.

Alimentazione squilibrata

Oggigiorno vanno di moda delle diete squilibrati, quali fanno l’accento solo su un tipo di alimenti, ad esempio grassi. Queste diete vi spingono a mangiare, ad esempio, solo i cibi grassi ed evitare i cibi proteici. Ma bisogno ricordare che nella dieta equilibrata ci devono essere sia grassi (animali e vegetali), che proteine (animali e vegetali) e carboidrati (verdura, frutta). Solo se l’alimentazione è bilanciata l’organismo produce dei fermenti che fanno parte del processo di sintesi del estrogeno.

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Fitoestrogeni

Ultimamente ho letto su internet diversi articoli dove c’era la propaganda degli cosiddetti fitoestrogeni “per migliorare la salute femminile”. Alimenti che stimolano la produzione di estrogeno sono: cavolo, caffè, birra, olio di semi di girasole, olio di semi di lino, carote, legumi e prezzemolo. Dunque c’è da stare attenti a giocare con gli ormoni, se non siete stati dallo specialista e lui non ve lo ha consigliato esplicitamente. Perché quando si inizia a introdurre nell’organismo gli ormoni da fuori, l’organismo smette di produrli e si impigrisce. Cercare di riequilibrare il livello ormonale con fitoestrogeni è un rimedio di dubbia efficacia.



Mangiare carne di pollo tutti giorni

Non è piu un segreto che per far crescere i polli più in fretta, i produttori utilizzano l’estrogeno. Quindi il pollo che troverai nei supermercati è ricco di estrogeno. Se ti piace tanto la carne di pollo puoi provare ad acquistare la carne di pollo in qualche allevamento piccolo o dai privati, se è possibile. Ma se non sai dove procurare la carne di pollo senza gli ormoni, cerca di evitare di mangiarlo tutti i giorni.

Disturbi del fegato

Deterioramento della funzionalità epatica porta alla diminuzione della produzione di estrogeno. Il fegato può essere danneggiato dai grassi trans che sono contenuti nei prodotti lavorati come cioccolatini, dolci, biscotti industriali, formaggi fusi, esagerato consumo di alcolici.

Sedentarietà

La mancanza di attività fisica è un nemico comune per la salute in generale, ma può avere impatti specifici sulla salute femminile. L’esercizio regolare è collegato a una migliore regolazione degli ormoni, compreso l’estrogeno.

Troppo sport

L’attività fisica regolare aiuta al normale metabolismo, tiene il peso sotto controllo e mantiene l’equilibrio ormonale dell’organismo. Ma tutto questo solo ad una condizione, lo sport deve essere piacevole, deve mettere le ali. Se dopo la palestra si è stanchi e senza forze e si sogna solo di andare a dormire – vuol dire che lo sport era troppo intenso. Bisogno ricordare che durante lo sforzo eccessivo viene prodotto l’ormone antagonista dell’estrogeno – testosterone.

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Olio di Canapa – proprietà e benefici

Scopri tutti i proprietà e benefici dell’olio di canapa

Tutti tipi di uso dell’olio di canapa in cucina e nella cura del corpo

Olio di canapa ha tantissime proprietà e benefici preziose per il nostro organismo. E’ un prodotto dietetico unico perché ha tante proprietà biologiche utili per la nostra salute. La formula delle sostanze salutari è molto bilanciata. Per questo motivo olio di canapa viene assimilato dal nostro organismo molto facilmente. Non esiste nessun altro alimento naturale che contenga lo stesso cocktail di sostanze benefiche simile all’olio di canapa.

Olio di canapa può essere considerato come un olio particolarmente utile e prezioso per il nostro organismo. Ricco di sostanze biologiche nutritive, venie facilmente assimilato dall’organismo umano.

Alcuni associano canapa solo ed esclusivamente ai “narcotici” ma bisogno sapere che le le sostanze psicoattive si trovano solo nelle piante adulte. Olio però viene fatto dai semi e non contiene le sostanze narcotizzanti.

Olio di canapa è un prodotto completamente legale e lo si può trovare nei negozi. Esistono diversi scientifici che dimostrano l’efficacia dell’olio di canapa nel trattamento di alcuni disturbi e malattie. Infatti, l’olio di canapa viene largamente usato come base nella preparazione dei medicinali, negli integratori alimentari e in cucina.

Proprietà e benefici di olio di canapa

L’olio di canapa è particolarmente benefico se viene spremuto a freddo. Perché la spremitura a freddo permette di conservare tutte le proprietà preziose di questo olio. Ha un colore verde chiaro perché ha una alta concentrazione di clorofilla. Inoltre l’olio di canapa contiene:

  • Alcuni tipi di microelementi;
  • Sette tipi di vitamine;
  • Carotene;
  • Aminoacidi;
  • Fitosteroli.

Benefici dell’olio di canapa

Olio di canapa non ha controindicazioni. In generale è un olio tollerato e assimilato benissimo dall’organismo umano. Le uniche eccezioni possono essere eventuali intolleranze individuali quali si incontrano di rado.

Olio di canapa dunque è un prodotto naturale con molteplici benefici e per questo viene usato nelle cure mediche e procedure profilattiche. L’olio di canapa è indicato contro diversi disturbi e malattie ed è ottimo rimedio della profilassi di varie malattie.

Diversi studi clinici hanno dimostrato efficacia nel trattamento di alcune malattie. Osserviamo insieme quali sono i benefici dell’olio di canapa per vari sistemi e organi.

Olio di canapa - proprietà e benefici
Olio di semi di canapa viene utilizzato tantissimo per prevenire e curare vari disturbi e le malattie del corpo umano

Produzione del sangue

Olio di canapa ha un ruolo attivo nella produzione del sangue stimolando la sintesi delle cellule sanguigne. Questa perché olio di canapa è ricco di ferro, zinco e clorofilla. Assunzione regolare dell’olio è consigliata alle persone anemiche.

Sistema cardio-vascolare

Benefici dell’olio di canapa per il sistema cardio-vascolare sono notevoli. Perché l’olio di canapa contiene alcuni tipi di aminoacidi che favoriscono la diminuzione del colesterolo cattivo nel sangue. Inoltre pulisce i vasi sanguigni e rafforza i muscoli del cuore. Assumere regolarmente olio di canapa aiuta a prevenire infarto e ictus.

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Apparato respiratorio

Un altro beneficio molto importante dell’olio di canapa riguarda l’azione curativa sul apparato respiratorio. Olio di canapa è indicato nel trattamento dell’asma e nelle infezioni dell’apparato respiratorio. E’ consigliato assumere questo olio alle persone malate di tubercolosi, polmonite e bronchite.

Apparato tegumentario – Pelle

Olio di canapa, sin dall’antichità, si usa nella cura delle malattie della pelle come ad esempio vitiligine, eczema, psoriasi, dermatite e lupus. Inoltre olio di canapa fa parte delle creme contro ustioni, bruciature e ascessi.

Sistema digerente

Includere nella dieta quotidiana l’olio di canapa può aiutare a migliorare il lavoro dell’apparato digerente. L’olio di canapa è efficace nel caso di coliche, gastrite, emorroidi, ulcera dello stomaco e colecistite. Inoltre l’olio di canapa aiuta a nel caso di stipsi perché agisce come un lassativo delicato.



Sistema nervoso

Olio di canapa è benefico anche per il sistema nervoso. I medici consigliano assumerlo alle persone affette dall’insonnia, alle persone autistiche e con disturbo di iperattività.

Sistema osteo-muscolare

Olio di semi di canapa ha un azione analgesica sul sistema osteo-muscolare. Acido linoleico che fa parte dell’olio di canapa migliora assimilazione del calcio e fortifica le ossa. Quindi è utile assumerlo nei casi di osteoporosi, contusioni, osteocondrosi, stiramenti e fratture.

Metabolismo

Un consumo regolare dell’olio di canapa favorisce il processo metabolico. E’ fortemente consigliato assumerlo alle persone in sovrappeso.



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Immunità

I benefici dell’olio di semi di canapa si estendono anche al sistema immunitario ottimizzando il suo lavoro. L’olio di canapa rafforza le difese naturali dell’organismo per combatte le malattie in modo più efficace.

Organi riproduttivi

Olio di canapa agisce in modo favorevole sul sistema riproduttivo umano. Alle donne aiuta a placare dolore premestruale e migliora lo stato generale nel periodo di menopausa. Olio di semi di canapa è molto utile nella gravidanza perché contiene le vitamine fondamentali per uno sano sviluppo dell’embrione. Inoltre olio di canapa previene eccessivo accumulo di liquido amniotico.

Negli uomini assunzione regolare dell’olio di canapa aiuta a prevenire l’impotenza, adenomi e cancro della prostata.

Come assumere olio di canapa?

Una volta che abbiamo scoperto tutte le proprietà e benefici dell’olio di canapa la domanda che sorge spontanea è come assumerlo correttamente? Siccome si tratta di un prodotto naturale al 100%, viene assimilato dal nostro organismo molto facilmente. Si può includerlo nella dieta quotidiana per profilassi di varie malattie e per rafforzare le difese immunitarie.

I medici consigliano assumere un cucchiaio dell’olio di canapa 2-3 volte al giorno 30 minuti prima dei pasti. Si può assumerlo in modo continuo oppure a periodi di tempo, facendo una pausa di alcuni mesi tra un periodo e l’altro. La dose ottimale degli acidi essenziali che sono contenuti nell’olio di canapa è 14-28 ml dell’olio, rigorosamente spremuto a freddo.

Uso cosmetico

L’olio biologico puro di canapa può essere impiegato puro sulla pelle o sui capelli oppure per preparare prodotti cosmetici fai-da-te. Questo olio può essere utilizzalo per preparare creme anti-età rivitalizzanti per pelli secche, sensibili e mature.

Olio di semi di canapa può essere utilizzato puro come olio da massaggio perché, grazie alla sua altissima penetrabilità, idrata la pelle senza ungerla. Oppure può essere impiegato nella preparazione di balsami, creme e maschere calmanti e anti-irritazioni.



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Olio di canapa può essere usato nella preparazione delle maschere per capelli secchi perché nutre la fibra capillare e dona volume ed elasticità, rendendo i capelli lisci e luminosi.

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Disturbo del olfatto dopo coronavirus

Scopri cosa sia parosmia

Alterazione del olfatto, cure

Uno dei sintomi più comuni di coronavirus è la perdita dell’olfatto e viene utilizzato nella diagnosi della malattia. Nel 2020 è stato condotto uno studio che ha dimostrato che l’89% di coloro che guariscono dalla malattia riacquista la capacità di sentire di sentire gli odori entro un mese, mentre il resto delle persone non sente gli odori più a lungo. Disturbo del olfatto dopo coronavirus in alcuni casi, abbastanza rari, può diventare la parosmia.

Cos’è la parosmia?

La parosmia è una forte alterazione nella percezione degli odori, è un disturbo del olfatto.

La maggior parte delle persone con parosmia riferiscono che tutto ha un odore cattivo, se non addirittura orribile: i frutti emanano odore di sostanze chimiche e la carne spesso puzza di marcio, anche se è freschissima.

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Che puzza! Disturbo del olfatto

Quasi tutti gli odori vengono percepiti in modo distorto. Forse, in un certo senso è meglio non sentire nulla che vivere per un po ‘in mezzo alla puzza di marciume immaginario!

A differenza della scomparsa degli odori, che si osserva dall’inizio della malattia, l’alterazione degli odori può durare più a lungo della malattia stessa. Secondo le statistiche, circa il 15% dei guariti del coronavirus sperimenta la parosmia. Disturbo del olfatto dopo coronavirus può protrarsi per diversi mesi causando disaggi percettivi olfattivi e di conseguenza psicologici. Diciamoci la verità, non è bello sentire continuamente una puzza terribile!

Parosmia. Come viene curata?

Il ritorno ad un normale senso dell’olfatto richiede il ripristino delle cellule nervose e questo richiede tempo. I farmaci che accelerano il processo non sono ancora stati inventati, sebbene in alcuni casi più gravi il medico prescriva gli steroidi.



Disturbo del olfatto. Cure naturali

Visto che la medicina tradizionale non ha trovato un rimedio valido, potremo ricorrere alla medicina alternativa, precisamente all’Aromaterapia. Potrebbe essere utile annusare gli odori che si ritengono, normalmente, gradevoli. Sono consigliati, in questo caso, gli oli essenziali come lavanda, tea tree oil, eucalipto, rosmarino e limone, quali oltre ad avere un buon odore sono anche conosciuti per le proprietà curative e anti infiammatorie. Ma attenzione! Non provate ad annusare gli oli essenziali direttamente dalla boccetta!

Per fare l’aromaterapia prendete un diffusore di oli essenziali. In commercio si trovano per tutti i gusti e tasche. Mettete poche gocce all’interno del diffusore e cominciate l’aromaterapia. Sicuramente all’inizio sentirete poco o nulla, ma piano piano l’olfatto migliorerà sempre di più.

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